Politiche sociali e PNRR: nuovi termini per completare milestone e target
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Prorogati i tempi per il completamento dei progetti: disponibili le nuove scadenze fissate dal Ministero del Lavoro.
Con una comunicazione ufficiale, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha annunciato una revisione dei tempi di attuazione degli interventi finanziati attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in particolare quelli collocati nella Missione 5, Componente 2, Sottocomponente 1, dedicata alle politiche sociali.
Una decisione che arriva in risposta alle difficoltà operative riscontrate da molti enti coinvolti, e che mira a garantire una conclusione efficace e puntuale dei programmi avviati. Il provvedimento stabilisce infatti un’estensione generalizzata delle tempistiche per la realizzazione delle attività progettuali.
Prorogati i termini per completare milestone e target dei progetti PNRR legati alle politiche sociali
Tutte le linee di investimento e sotto-investimento interessate vedono infatti slittare il termine per portare a compimento le azioni previste: la scadenza, inizialmente fissata al 31 marzo 2026, viene ora ufficialmente posticipata al 30 giugno 2026. Si tratta di un rinvio che non richiede alcuna procedura aggiuntiva da parte dei soggetti attuatori.
Chi aveva programmato la conclusione delle attività entro la fine di marzo potrà quindi beneficiarne automaticamente, senza necessità di presentare richieste di modifica o aggiornamenti formali dei propri cronoprogrammi.
Questa misura si rende necessaria per consentire agli enti territoriali, ai comuni e alle altre strutture incaricate dell’attuazione degli interventi di gestire eventuali ritardi accumulati nel corso dei lavori. Le complicazioni legate all’avvio o alla gestione dei progetti finanziati dal PNRR — spesso dovute a complessità amministrative, difficoltà organizzative o tempistiche più lunghe del previsto nelle procedure di gara — hanno reso opportuno un intervento di adeguamento delle scadenze. L’obiettivo è evitare che ritardi di natura tecnica compromettano il raggiungimento dei risultati attesi dall’Unione Europea.
Proroga anche per la certificazione del raggiungimento degli obiettivi programmati
Il nuovo termine del 30 giugno 2026 non riguarda solo la conclusione delle attività operative, ma anche la presentazione delle prove richieste per certificare il raggiungimento dei target programmati. Entro la stessa data, infatti, dovranno essere caricate sulla piattaforma ReGiS tutte le documentazioni necessarie — la cosiddetta “primary evidence” — utili a dimostrare la conformità dei risultati ottenuti rispetto agli obblighi previsti dal PNRR. La piattaforma ReGiS, utilizzata per la gestione e il monitoraggio degli interventi, resterà quindi lo strumento centrale per garantire trasparenza e tracciabilità dell’avanzamento dei progetti.
Il Ministero precisa inoltre che, sebbene il nuovo termine sia valido per la quasi totalità degli interventi inclusi nella missione dedicata alle politiche sociali, sono previste possibilità di ulteriore proroga in casi del tutto eccezionali. Solo in situazioni residuali, e esclusivamente quando strettamente necessario per assicurare il pieno completamento delle attività e il raggiungimento dei target, sarà possibile beneficiare di una finestra aggiuntiva fino al 31 agosto 2026. Questa ulteriore estensione, però, non potrà essere concessa in modo generalizzato: si tratterà di deroghe circoscritte e motivate da esigenze specifiche e documentate.
La revisione delle scadenze rappresenta un passaggio significativo nella gestione dei fondi del PNRR destinati alle politiche sociali, un settore strategico per il rafforzamento dei servizi territoriali e per il sostegno alle persone in condizioni di fragilità. Gli interventi inclusi nella Missione 5, infatti, riguardano ambiti cruciali come l’inclusione sociale, la lotta alla povertà, la promozione dell’autonomia di persone con disabilità e la costruzione di reti territoriali di supporto alla comunità.
Effetti della proroga
Proprio per l’importanza di questi obiettivi, la precisazione del Ministero giunge come un messaggio di rassicurazione per tutte le amministrazioni coinvolte. La proroga intende evitare pressioni eccessive sulle strutture operative e prevenire situazioni in cui la necessità di rispettare scadenze troppo strette rischi di compromettere la qualità degli interventi o la capacità di documentarne correttamente i risultati.
L’estensione dei tempi potrebbe inoltre contribuire a una gestione più efficiente delle risorse messe in campo, permettendo una programmazione più accurata delle attività ancora da realizzare. Molti enti, infatti, nel corso dell’ultimo anno hanno segnalato difficoltà a causa dell’elevato numero di procedure da seguire e delle tempistiche ristrette imposte dalla tabella di marcia originaria del PNRR. Il nuovo quadro temporale offre dunque un margine di manovra utile per chiudere i progetti senza compromettere gli standard richiesti a livello nazionale ed europeo.
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