Nuova legge in Italia: arriva la proposta dell’ENPA per l’alcol test per chi va a caccia
Non si potrà più farlo liberamente: l’ENPA propone l’alcol test per chi va a caccia e per regolamentare l’attività venatoria.

Chi vuole dilettarsi in quello che per alcuni è una gratuita crudeltà e per altri è invece un passatempo alla pari di un qualsiasi altro sport, ci sono nuove regole in arrivo probabilmente: l’ENPA ha infatti intenzione di proporre l’alcol test per chi va a caccia. Esattamente come per chi decide di mettersi alla guida di un’auto, anche chi imbraccia un fucile dovrà essere completamente sobrio per non incorrere in sanzioni.
L’ENPA propone l’alcol test per chi va a caccia: la proposta
Si tratta di una proposta di emendamento alla Legge di bilancio quella fatta dall’ENPA, l’ente nazionale per la protezione animali, che ‘colpisce’ gli appassionati di attività venatoria. Non è la prima volta che in un’aula di giustizia si prova a mettere sullo stesso piano chi conduce una macchina e chi invece imbraccia un fucile. Ma fino ad ora non ci sono stati i risultati sperati.

L’ENPA vorrebbe incrementare il livello di vigilanza della caccia con questo strumento, che è l’alcol test, un esame che misura la quantità di alcol etilico nel sangue di chi ha in possesso un’arma per colpire animali. Se non si riuscirà ad ottenere il ritiro della licenza come diretta conseguenza di un test alcolico positivo, si richiederà almeno delle sanzioni analoghe.
Ma a quanto pare in Italia non è sufficiente risultare positivo all’alcol per ritirare un porto d’armi: ne è la prova una recente sentenza del Tar del Lazio che ha accolto un ricorso da parte di un uomo per il quale la Prefettura di Viterbo aveva chiesto il ritiro delle armi, come accade nei casi di possesso per sostanze stupefacenti. La sentenza è stata motivata differenziando i due casi: se per l’uso di sostanze stupefacenti basta quello occasionale, per quanto riguarda l’alcol c’è bisogno di constatare un abuso.
L’ENPA propone l’alcol test per chi va a caccia: chi è positivo è un pericolo?
Costituisce comunque un pericolo chi, dopo aver consumato sostanze alcoliche, imbraccia un fucile e inizia a sparare? Di sicuro ci sono stati casi diversi di incidenti, spesso anche gravi, che hanno coinvolto altri cacciatori o anche persone che non erano affatto impegnate nell’attività venatoria. Secondo Annamaria Procacci, ex parlamentare dei Verdi, l’uso di alcol e di armi dovrebbe essere assolutamente incompatibile.

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Per ora i controlli sono solo occasionali, effettuati dai Carabinieri forestali, il cui numero di componenti è sempre al di sotto della media. In questo dovrebbe intervenire la forza politica, che dovrebbe appunto garantire la sicurezza dei cacciatori e di terzi (soprattutto nelle aree faunistiche dove sono presenti ristoranti, con clientela non interessata magari all’attività venatoria che ivi si svolge).
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