Quando la moda parla anche di inclusione e bullismo: chi è Samuele Bartoletti, l’influencer che abbatte gli stereotipi italiani
Ogni giorno combatte gli stereotipi di genere, il bullismo e non esclude i contenuti sulla moda più pura: perché il nome di Samuele Bartoletti deve essere ricordato da ora in avanti, sempre.
Potrebbe sembrarti un nome come qualsiasi altro, affibbiato a un’identità di genere maschile, un bel nome effettivamente molto elegante e biblico. Poi però guardi giusto qualche suo contenuto su TikTok e Instagram e rimani ‘fregato‘ perché ti accorgi che proprio quel nome non corrisponde affatto al suo modo di vestire, di essere, di parlare. Samuele sta letteralmente riscrivendo le dinamiche sociali con un gusto e un’eleganza non indifferenti, combattendo una lotta quotidiana contro le discriminazioni di genere, il bullismo, l’omofobia.
Argomenti che forse hanno stancato qualcuno, ma è giusto parlarne, è giusto dare voce a quella ampia fetta di società italiana e non solo che paga le tasse, vivono nel nostro stesso sistema prettamente etero-centrico e privilegiato(sotto determinati punti di vista). Samuele merita di essere raccontato, ma non lo farò solo con le parole, ma con le immagini perché è quello il suo più grande potere personale. Una foto che parla, un volto che distribuisce un nuovo significato alle parole ‘genere‘, ‘sessualità‘, ‘essere semplicemente se stessi‘.
Samuele Bartoletti, perché sta riscrivendo le regole della moda sociale
Esiste la moda personale, quella che poi in fondo non segue alcuna regola, che spesso rimane ancorata a un concetto, una silhouette, un gusto vero e proprio. Esiste poi la cosiddetta moda sociale, quella che non solo viene seguita, ma che detta le tendenze più pure e che, con ogni probabilità, nel giro di qualche giorno diventerà una vera ossessione. Questa tuttavia può fortemente condizionare il nostro vissuto quotidiano all’interno del rango sociale in cui stiamo, perché se un uomo mette una gonna sai già cosa ‘potrebbe essere‘(e lo hai sicuramente pensato anche tu in questo momento).
Samuele Bartoletti è la dicotomia necessaria per comprendere il mondo in cui viviamo e che dobbiamo necessariamente cambiare. Non è un’anima femminile che si sente rinchiusa in un corpo maschile, non è una persona transessuale, non è confuso, anzi, ha le idee molto, ma molto chiare.
Samuele ha accettato la sfida più semplice quanto più difficile di tutte: esprimere se stesso sempre, nonostante il bullismo subito, nonostante i tantissimi commenti online di odio, di omofobia, di non accettazione. Si sa, spesso chi non riesce ad accettare qualcosa è perché in fondo non riesce a comprenderla e l’influencer si è persino impegnato a fare chiarezza. Samuele preferisce gli abiti ‘femminili‘(se così possiamo definirli per quella convenzione di moda sociale di cui ti parlavo prima), perché in maniera poco filosofica forse, ma del tutto pratica, li trova semplicemente comodi. Semplicemente belli. Semplicemente in linea con se stesso.
Dalle gonne ai pantaloni, ai consigli di stile per l’inverno, passando per alcuni contenuti lifestyle sino ai racconti personali, i profili social di Samuele sono un diario di bordo reale, in cui nella marasma attuale trova una nicchia, che se si vuole non è per pochi, ma per tutti. Vive in una bellissima casa circondata dal verde, ricca di luce e di allegria, lavora, paga le tasse, si prende cura del suo cagnolino. COSA ESISTE DI SBAGLIATO IN TUTTO QUESTO?
Samuele Bartoletti, l’amore per la recitazione, la fotografia e la moda senza genere
Se digiti il nome di Samuele sui motori di ricerca Instagram o TikTok, entrerai nel suo mondo, fatto di arte, cultura, bellezza, estrema eleganza: l’influencer alterna contenuti visivi inspo sulla moda, video in cui recita mettendo a nudo se stesso e facendo prevalere un’anima talmente gentile e pura che solo i cuori neri possono trovare una corda da appendergli al collo. I suoi make up sono sempre dolcissimi(vira molto a rossetti nude, ombretti neutro, unghie chic e mai troppo elaborate), ma riesce anche a personificare diverse entità tramite l’uso di costumi, parrucche e trucchi scenici.
Samuele è l’esempio lampante di chi nella vita si è ritrovato davanti alla scelta di decidere quale strada intraprendere, compresa quella del riconoscimento identitario, ma lui ha fatto qualcosa di estremamente destrutturante: non ha scelto. O meglio, ha scelto di essere tutto nello stesso momento.
E per concludere questo piccolo racconto, Samuele ci ha persino fornito un’idea per gli outfit di Natale, come maglioncino a collo alto oversize verde bosco, gonna a ruota morbida champagne(che come puoi leggere qui è tra i colori del 2025) slingback basse in pelle bordeaux e un bellissimo blazer tartan(altra tendenza di questo dicembre che puoi scoprire meglio qui) chiuso da un cinturino ton surn ton con le scarpe.
Samuele può essere nostro figlio, nostro fratello, nostro nipote, nostro comunque perché in fondo ha saputo trovare nel suo coraggio ciò che forse noi non siamo in grado di fare che è diventato il suo stesso motto: ‘Cosa dirà la gente? Rimuovi questa domanda dalla tua vita e sarai felice per sempre‘. È vero Samuele. Saremmo felici per sempre.
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