Scontro Falcomatà-Quartuccio in MetroCity, il consigliere rimette le deleghe. Latella pronto a subentrare
Dopo circa un mese e mezzo di guerra fredda tra le parti, si registra lo strappo ufficiale tra il sindaco Falcomatà e il consigliere comunale e metropolitano Filippo Quartuccio.
Il primo segnale che ha dato il via alle ostilità, riportato in anteprima su queste pagine, è datato 12 ottobre, appena una settimana dopo le elezioni regionali che hanno causato il Big Bang tra il sindaco e la parte di maggioranza ostile.
Quartuccio, da consigliere metropolitano con delega alla Cultura, escluso dalla premiazione del Festival Cosmos, con la pronta reazione dello stesso. “Mi è stato impedito di salire sul palco perchè ho sostenuto Muraca alle regionali. Cosmos è nato con me e non mi è stata data la possibilità di seguire l’ultimo appuntamento”, le parole di Quartuccio.
Dal 12 ottobre si arriva ad oggi, giorno che ha visto Quartuccio rimettere ufficialmente le deleghe alla cultura in Città Metropolitana. Teatro della resa dei conti finale, il consiglio metropolitano con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di previsione 2026-2028.
Nel corso del suo intervento, in sintesi, Quartuccio ha evidenziato della sua dignità nel rimettere le deleghe (che concretamente non deteneva ormai da settimane) mentre a qualcun altro è mancato il coraggio di togliergliele. Ogni riferimento non è puramente casuale…
Le deleghe alla cultura lasciate oggi da Quartuccio, salvo sorprese, passeranno nelle mani di Giovanni Latella, prossimo a subentrare in qualità di consigliere metropolitano a Giuseppe Ranuccio (che lascerà il seggio complice l’approdo al Consiglio Regionale) da capire se ricevendo in dono anche la delega alla cultura rimessa da Quartuccio.
Tornando al consiglio metropolitano tenutosi oggi, si è in parte ripetuto quanto verificato nel consiglio comunale di pochi giorni fa, con il centrodestra ago della bilancia. La maggioranza non avrebbe avuto i numeri per approvare il bilancio di previsione (Giuseppe Marino si è astenuto, Filippo Quartuccio ha votato contro), decisivo è stato il voto a favore del consigliere metropolitano Rocco Campolo.
Città Metropolitana e Comune quindi tristemente abbracciate da una crisi unica, in un clima tra i due enti che tutto sembra tranne che quello natalizio. L’atmosfera invece è molto più simile al celebre film ‘Parenti serpenti’ di Mario Monicelli, dove veleni, invidie e accuse reciproche avvolgevano in modo squallido la famiglia protagonista.
Nel frattempo, a Palazzo San Giorgio si accelera sulle circoscrizioni. Oggi si è tenuta una seduta della commissione presieduta da Giuseppe Marino sul tema del decentramento amministrativo. Approvate alcune variazioni alla modifica dello statuto, tra queste le funzioni che le singole circoscrizioni dovranno svolgere e la possibilità di sfiduciare il presidente delle stesse.
Prevista per domattina un’altra seduta della stessa commissione, alla presenza della Segretaria Generale del Comune. Si terrà invece con ogni probabilità martedi 9 dicembre il prossimo consiglio comunale, dedicato proprio all’approvazione dell’istituzione delle circoscrizioni.
Altro tema delicato, considerate le divergenze all’interno della maggioranza: il capogruppo Pd Giuseppe Marino ha lavorato in modo intenso e serio in questi mesi all’interno della commissione -ricevendo apprezzamento bipartisan- e spinge per l’approvazione. Di pensiero diverso invece il gruppo Red, che continua a ribadire ‘No money no party’: ovvero senza risorse economiche in arrivo da Roma da usare per il funzionamento delle circoscrizioni, il voto di Versace, Burrone e Castorina sarà contrario.
Nel corso del prossimo consiglio comunale, come da regolamento, verrà contestata anche l’incompatibilità al sindaco Falcomatà, il quale, come prevedibile, non ha comunicato in queste settimane in modo formale di aver scelto tra il consiglio regionale o Palazzo San Giorgio. Entro 10 giorni quindi -a partire dal 9 dicembre se si terrà in quella data il consiglio- Falcomatà decadrà in modo ufficiale da sindaco ‘Highlander’, chiudendo la sua lunga era con la fascia tricolore.
Almeno teoricamente quindi, sarà possibile ‘ammirare’ all’interno dell’amministrazione Falcomatà altre due settimane di scontri, frizioni, documenti, riunioni e scintille. Il modo migliore per arrivare a Natale, quando il sindaco non sarà più in sella, il vice sindaco potrebbe non essere più Brunetti, e la maggioranza potrebbe assumere sorprendenti sembianze, ad oggi sconosciute…
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