Realizzare trapani più silenziosi per ridurre l’ansia dal dentista

Studiando l’aeroacustica di un trapano dentale, i ricercatori possono individuare i suoni che causano ansia e progettare trapani per ridurli.

L’ansia dentale, nota anche come odontofobia, impedisce alle persone di effettuare le pulizie regolari e di mantenere l’igiene dentale necessaria.

Un aspetto dell’ansia deriva dal suono del trapano dentale, che emette un acuto fischio.

Come dentista, Tomomi Yamada ha assistito in prima persona al disagio e alla paura nei suoi pazienti.

“Inizialmente stavo facendo ricerche sui materiali dentali, ma mi sono reso conto che quasi nessuno — nemmeno i dentisti — affrontava scientificamente questo problema solido,” ha detto Yamada.

Yamada, professoressa associata presso la scuola di odontoiatria dell’Università di Osaka, ha presentato il suo lavoro martedì 2 dicembre nell’ambito della Sesta Riunione Congiunta tra la Acoustical Society of America e la Acoustical Society of Japan, che si tiene dal 1 al 5 dicembre a Honolulu, Hawaii.

Per comprendere l’aerodinamica della trivellazione, Yamada e i suoi collaboratori dell’Università di Osaka, dell’Università di Kobe e della National Cheng Kung University hanno utilizzato il supercomputer di punta giapponese per condurre simulazioni aeroacustiche su larga scala. Hanno analizzato il flusso d’aria interno ed esterno del trapano dentale, alimentato da aria compressa e ruotando a circa 320.000 giri al minuto.

Da queste simulazioni, sono riusciti a visualizzare come l’aria si muove attraverso e intorno al trapano per creare il rumore.

“Le nostre ricerche hanno dimostrato che rendere il trapano più silenzioso non basta a rendere il suono meno sgradevole,” disse Yamada. “Ciò che conta davvero è migliorare la qualità del suono.”

I ricercatori hanno anche testato gli effetti psicologici del trapano dentale, che può generare suoni acuti che raggiungono quasi i 20 kilohertz, sia con bambini che con adulti.

Hanno scoperto che gli ascoltatori più giovani avevano reazioni diverse al trapano, percependo i suoni come più forti e spiacevoli.

“Questo indica che la paura dei bambini dei suoni dentali non è solo psicologica, ma anche di natura fisiologica”, ha detto Yamada.

“I bambini sentono davvero questi suoni in modo diverso, quindi la loro paura del trattamento dentali è una vera risposta sensoriale, non solo immaginazione.”

Per affrontare questo problema, Yamada e i suoi colleghi stanno lavorando per ottimizzare la geometria della lama e il porto di scarico del trapano per minimizzare il rumore mantenendo le prestazioni.

Per convincere l’industria dentale ad adottare questa nuova tecnologia, è fondamentale trovare un equilibrio tra prestazioni e sicurezza del dispositivo, poiché un trapano più silenzioso non necessariamente farà il suo lavoro.

“In futuro, speriamo di collaborare con i produttori dentali attraverso partnership industria–accademia, progrediendo verso la commercializzazione dopo aver completato i necessari test normativi e di durata,” ha detto Yamada.

Crediti: Tomomi Yamada

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