Business Energy Management: perché digitalizzare i consumi è il nuovo vantaggio competitivo

Dicembre 3, 2025 - 19:30
 0
Business Energy Management: perché digitalizzare i consumi è il nuovo vantaggio competitivo

SPONSORED STORY

Business Energy Management: perché digitalizzare i consumi è il nuovo vantaggio competitivo



Indirizzo copiato

Dalla misurazione dei consumi alla pianificazione integrata: l’esperienza di Trigenia e Qintesi mostra come il Business Energy Management si stia dimostrando sempre più una leva strategica per efficienza e sostenibilità

Pubblicato il 2 dic 2025


Qintesi Point of View

Business Energy Management

Il Business Energy Management si conferma sempre più come pilastro della competitività industriale e della transizione sostenibile. In un momento in cui l’efficienza energetica mondiale rallenta, la capacità delle imprese di monitorare, analizzare e ottimizzare i propri consumi diventa un fattore decisivo non solo per contenere i costi, ma per restare sul mercato.

Secondo l’International Energy Agency (IEA), nel 2024 il miglioramento dell’efficienza energetica globale – misurato come riduzione del consumo di energia per unità di PIL – si è fermato all’1%, lo stesso tasso del 2023. Un dato che segna un deciso rallentamento rispetto alla media del decennio 2010-2019, quando il progresso viaggiava intorno al 2% annuo. In altre parole, il mondo sta dimezzando la propria capacità di “fare di più con meno energia”.

Anche l’Europa non fa eccezione. Il rapporto “Trends and Projections in Europe 2024” dell’European Environment Agency (EEA) evidenzia come gli Stati membri siano ancora lontani dal percorso necessario per raggiungere gli obiettivi di efficienza fissati al 2030, nonostante i progressi normativi e gli investimenti del Green Deal.

In questo contesto, il Business Energy Management non è più un’opzione tecnologica, ma una leva strategica. Significa gestire l’energia come un asset aziendale, integrando strumenti digitali, competenze e processi capaci di trasformare il consumo energetico da voce di spesa a vantaggio competitivo — una frontiera su cui si gioca la sostenibilità economica e ambientale delle imprese europee.

Dal dato alla decisione: il cuore del Business Energy Management

Nel panorama della fabbrica digitale, la collaborazione tra Trigenia e Qintesi rappresenta un esempio concreto di come l’integrazione tra competenze energetiche e digitali possa trasformare il modo in cui le imprese gestiscono i propri consumi. Le due aziende hanno unito le forze per costruire un modello di Business Energy Management capace di connettere i dati di produzione con quelli energetici, offrendo una visione completa e data-driven della performance industriale.

Nelle fabbriche, questo approccio si articola attorno a quattro elementi chiave: misurazione, integrazione, ottimizzazione e sostenibilità.

Il primo passo è la misurazione puntuale dei consumi. “Non può esistere ottimizzazione senza misurazione”, sottolinea Valeria Pellerey – Team Manager Corporate di Trigenia. Attraverso sensori e sistemi digitali, oggi è possibile correlare in modo preciso un lotto di produzione all’energia utilizzata nello stesso intervallo temporale: un’informazione che fino a pochi anni fa era invisibile o impossibile da gestire manualmente.

Il secondo elemento è l’integrazione con la fabbrica digitale. Qui entra in gioco la competenza di Qintesi come system integrator SAP, capace di connettere i livelli di fabbrica e di gestione. “Il MES è il cervello digitale della fabbrica, punto di incontro tra dati e processi produttivi”, spiega Lorenzo Gatti, Senior Manager responsabile del “LAB” Digital Supply Chain di Qintesi. “Integrandolo con le piattaforme di energy management di Trigenia, i dati energetici diventano parte del processo decisionale operativo”. In questo modo, l’energia smette di essere un parametro esterno e si trasforma in una variabile produttiva a tutti gli effetti.

Il terzo elemento è l’ottimizzazione attiva. Trigenia ha sviluppato soluzioni come iClab, che, grazie ad algoritmi di machine learning, ottimizzano ed automatizzano la conduzione degli impianti con cui le aziende producono energia per ridurre i picchi o sfruttare momenti più favorevoli. “Correlando produzione, fabbisogni energetici, caratteristiche proprie dei sistemi che producono energia e prezzo dell’energia – spiega Pellerey– possiamo massimizzare il margine operativo e ridurre le emissioni, con benefici immediati per l’azienda”. Qintesi amplia questo approccio fino al livello gestionale: “Con l’integrazione nell’ERP SAP – aggiunge Gatti – sarà possibile pianificare la produzione anche in funzione del costo energetico, portando l’efficienza dal piano operativo a quello strategico”.

Il quarto elemento è la reportistica orientata alla sostenibilità. In un contesto ESG e normativo sempre più stringente, il Business Energy Management consente di misurare e rendicontare consumi, emissioni e KPI energetici con precisione. Questo non solo facilita la conformità alle direttive europee, ma permette anche di valorizzare i risultati in chiave competitiva e reputazionale, trasformando la sostenibilità in un driver di business.

La partnership Qintesi–Trigenia: competenze complementari per la fabbrica energizzata

L’incontro fra Trigenia e Qintesi non è casuale: nasce dall’esigenza di superare la frammentazione che spesso caratterizza i progetti di system integration e di efficienza energetica. “Noi partiamo dall’energia, loro dai processi produttivi”, riassume Pellerey. “Unendo le nostre competenze possiamo trasformare il modo in cui le aziende guardano ai propri consumi”.

Trigenia porta l’esperienza di una Energy Service Company specializzata in efficientamento e sostenibilità, con soluzioni come iClab e Flair che ottimizzano la conduzione degli impianti che, rispettivamente, producono e consumano energia. Qintesi, invece, mette in campo la propria competenza come system integrator SAP, capace di connettere il livello di fabbrica (MES) con quello gestionale (Erp).

La vera innovazione – spiega Gatti – è che oggi possiamo estendere l’integrazione dei dati e dei processi di energy management, dalla fabbrica fino alla sistema gestionale. Significa ad esempio che l’ERP potrà generare scenari produttivi in base anche al costo dell’energia e ai dati raccolti dal campo in tempo reale”. Il risultato è un flusso dati continuo che parte dalle macchine, acquisisce ulteriore significato con i processi di fabbrica, e arriva all’ERP per essere tradotto in decisioni operative o strategiche, come ad esempio: se e quando produrre, se acquistare o autoprodurre energia, come ridurre i picchi di consumo.

Dai risparmi energetici alla competitività

I benefici di un sistema integrato di business energy management sono concreti e misurabili.

Sul piano economico Trigenia segnala che applicando i propri sistemi agli impianti che utilizzano energia è possibile raggiungere risparmi significativi sui consumi elettrici e termici, e che tali risparmi risultano tanto più evidenti quanto maggiore è l’inefficienza iniziale nella gestione degli impianti. Sul piano ambientale, la migliore gestione dell’energia significa minor consumo di combustibili fossili, minor emissione di CO2 e contributo al miglioramento dell’impronta di sostenibilità dell’azienda. Nel contesto europeo e nazionale, questo assume ancora più valore: secondo la IEA, infatti, un’accelerazione dell’efficienza energetica può contribuire a oltre un terzo della riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2030.

Ma è sul piano strategico che l’impatto diventa più interessante: correlare dati di produzione e consumi permette di individuare in tempo reale linee o lotti inefficienti, reagire ai costi energetici e pianificare la produzione in modo più intelligente. “Oggi l’energia non è più un costo indiretto e irrilevante – ricorda Pellerey – ma un fattore diretto e decisivo”. Ne consegue che le imprese che padroneggiano il business energy management possono trasformare l’energia da variabile di costo a leva di business.

Il ruolo degli incentivi e della finanza agevolata

Dato questo scenario, il percorso verso una gestione energetica avanzata non può prescindere dal supporto degli incentivi pubblici e della finanza agevolata. Esistono infatti bandi e strumenti nazionali ed europei che favoriscono l’efficientamento energetico e la sostenibilità, e saperne fare buon uso diventa sempre più importante. Inoltre, il contesto regolatorio europeo e nazionale continua a rafforzarsi: ad esempio la direttiva sull’efficienza energetica incoraggia gli Stati membri a intensificare l’azione, mentre i settori industriali ad alta intensità energetica sono sempre più al centro di misure di supporto e regolamentazione.

Trigenia, in particolare, ha sviluppato al proprio interno una divisione specializzata nella gestione della finanza agevolata e degli incentivi per la sostenibilità, un ambito sempre più decisivo per sostenere la transizione energetica delle imprese. Il team si occupa di seguire l’intero iter, dall’individuazione del bando più adatto fino alla gestione operativa e alla rendicontazione finale, sollevando le aziende da un processo spesso complesso e burocraticamente oneroso.

Accanto a questo, Qintesi mette a disposizione le proprie competenze nella digitalizzazione dei processi di controllo, rendicontazione e reporting ESG, integrando i flussi informativi legati ai progetti agevolati con i sistemi gestionali e contabili aziendali. Questo approccio consente di tracciare in modo trasparente l’utilizzo dei fondi, monitorare i risultati e alimentare in automatico i KPI energetici ed economici nei sistemi ERP e di sustainability reporting.

Insieme, le due aziende offrono un modello completo che unisce competenza tecnica, capacità digitale e visione finanziaria, riducendo il rischio di investimento e accelerando l’adozione di soluzioni di efficientamento energetico e sostenibilità.

Le tecnologie che guideranno il futuro del Business Energy Management

La combinazione tra incentivi, competenze tecniche e soluzioni digitali sta creando le basi per una nuova fase evolutiva del Business Energy Management. Dopo aver costruito un modello integrato che unisce processi, finanza e sostenibilità, il passo successivo è guardare all’innovazione tecnologica come motore di accelerazione.Guardando avanti, infatti, il Business Energy Management sarà sempre più plasmato da tecnologie digitali avanzate. Tra queste spiccano l’Internet of Things (IoT), l’Intelligenza Artificiale (AI) e le predictive analytics, strumenti che permettono di analizzare grandi volumi di dati e trasformarli in decisioni operative.

In particolare, le piattaforme di energy management digitale – come quelle sviluppate da Trigenia – incorporano algoritmi di machine learning in grado di prevedere i fabbisogni energetici, identificare pattern operativi ottimali e suggerire azioni preventive.
Qintesi sottolinea come questi sistemi consentano di trasformare “molti dati” in “conoscenza” e infine in “saggezza operativa”: la capacità di prendere decisioni consapevoli, anche controintuitive, come ridurre la temperatura di un forno industriale pur accettando un leggero aumento degli scarti, se il risparmio energetico complessivo genera un vantaggio economico maggiore.

In prospettiva, questo approccio porterà alla nascita di una fabbrica che potremmo definire “energizzata”, in cui le variabili produttive, energetiche e gestionali dialogano in tempo reale: produzione, energia, costi, sostenibilità e performance di fabbrica saranno parte di un unico ecosistema decisionale, guidato dai dati e orientato all’efficienza.

Come avviare un progetto di Business Energy Management

Per le aziende che decidono di intraprendere questo percorso, alcuni passaggi sono fondamentali (senza adottare un elenco puntato rigido): iniziare con una diagnosi energetica, implementare un sistema di monitoraggio dei consumi real-time, integrare i dati di produzione – tramite MES e sistemi IoT – e allineare questi dati al sistema gestionale (ERP). In parallelo, è necessario costruire una roadmap di interventi che consideri incentivi, agevolazioni e le tecnologie digitali appropriate. Il supporto di specialisti esterni – come Trigenia e Qintesi – consente di coniugare competenza energetica, processo di fabbrica e digitalizzazione in modo efficace.

Un progetto ben condotto può portare risultati in tempi rapidi, ridurre i rischi e generare valore aggiunto misurabile. In un mondo in cui la pressione sui costi energetici e sugli obiettivi ESG cresce costantemente, la data-driven approach all’energia non è più un’opzione: è una scelta strategica.

L'articolo Business Energy Management: perché digitalizzare i consumi è il nuovo vantaggio competitivo proviene da Innovation Post.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Redazione Eventi e News