Regionali fuoco e fiamme: Occhiuto-Tridico, campagna elettorale senza esclusione di colpi

Agosto 31, 2025 - 19:30
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Regionali fuoco e fiamme: Occhiuto-Tridico, campagna elettorale senza esclusione di colpi

occhiuto tridico

Chi si auspicava l’indicazione di Giuseppe Falcomatà quale candidato alla presidenza della Regione Calabria del centrosinistra per avere una campagna elettorale infuocata, non è rimasto deluso. Pochi giorni sono trascorsi dall’ufficialità della discesa in campo di Pasquale Tridico, ma le premesse sono piuttosto indicative.

Sarà un settembre da fuoco e fiamme, nel segno di una campagna elettorale senza esclusione di colpi tra l’uscente Occhiuto e Tridico. L’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, probabilmente consapevole di dover accorciare le distanze e accelerare rispetto al ricandidato Occhiuto, ha subito alzato il tiro e mostrato di saper usare i guantoni, a dispetto del profilo e del curriculum da pacato professore.

Occhiuto invece in passato aveva già esibito in diverse occasioni -spesso anche nei confronti del sindaco Falcomatà- una dialettica vivace, con punzecchiature decise nei confronti dei competitor politici. Sanità, Reddito di dignità, sanità, turismo e rilancio degli aeroporti, risultati dei primi sondaggi in vista delle elezioni regionali del 5 e 6 ottobre: questi i primi temi che hanno già causato uno scontro acceso tra Occhiuto e Tridico e più in generale tra il centrodestra e il centrosinistra.

Si è già riuscito a intuire quali saranno i pilastri comunicativi che guideranno le rispettive fazioni sino all’appuntamento con le urne. Dalla prospettiva di Occhiuto, per come già anticipato dallo stesso, una specie di ‘bilancio consuntivo’ di quanto realizzato in questi 4 anni, “più che nei precedenti 40” per usare lo slogan del presidente ricandidato.

Dal lato di Tridico, si prova a smontare pezzo per pezzo la costruzione del centrodestra, con la speranza di convincere gli elettori che è il centrosinistra la scelta giusta per ridare ‘dignità e speranza’ alla Calabria. Dignità da restituire attraverso l’omonimo reddito, che sta attirando curiosità, critiche e polemiche in parti uguali.

E’ una Calabria “senza speranza” quella tratteggiata da Tridico, punzecchiato nelle ultime ore dal coordinatore regionale di Forza Italia Francesco Cannizzaro rispetto ad un tema che incuriosisce molti: in caso di sconfitta, l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle si fermerà in Calabria a guidare l’opposizione o tornerà a Bruxelleses? Ad oggi non sono arrivati chiarimenti.

Nelle scorse settimane qualche rumors era circolato rispetto alla richiesta di Tridico di poter mantenere il seggio all’interno del Parlamento Europeo e rinunciare a Palazzo Campanella in caso di ko alle urne, ipotesi della sconfitta che il campo largo vuole comprensibilmente scongiurare.

In queste ore, la polemica tra le parti è incentrata sul sondaggio dell’istituto Emg/Masia, realizzato tra il 22 e il 23 agosto su un campione di mille cittadini. Il verdetto sarebbe netto: il governatore uscente Roberto Occhiuto (Forza Italia, centrodestra) otterrebbe il 60% delle preferenze, mentre l’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico, sostenuto da Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, si fermerebbe al 37%.

‘Sondaggio farlocco, realizzato ancor prima che il centrosinistra avesse un candidato‘, la dura replica del campo largo. Da considerare però che 48-72 ore prima delle rilevazioni che hanno dato vita al sondaggio, Tridico aveva già ufficializzato la volontà di scendere in campo, poi definitivamente timbrata il 23 agosto dal tavolo regionale delle forze del campo largo.

sondaggio

Se la distanza -oggi amplissima a guardare i numeri- dovesse essere quella rilevata dal sondaggio, la strada per Tridico e il centrosinistra sarebbe in salita. C’è la possibilità e il tempo a disposizione per ridurre le distanze, per farlo però serve la capacità di incidere concretamente nelle intenzioni dell’elettorato indeciso e allo stesso tempo riportare alle urne la maggioranza dei calabresi, ormai stanca e disillusa.

Missione non impossibile ma che probabilmente potrà riuscire soltanto con la presentazione di un programma solido, tangibile e realizzabile, capace di andare ben oltre la promessa misura del reddito di dignità e le scaramucce degli ultimi giorni con Occhiuto.

Meno di una settimana alla scadenza per la presentazione delle liste: nella circoscrizione Sud si attende qualche sorpresa tra le fila del centrodestra, più definita invece quella del centrosinistra, dove mancano pochi tasselli per completare un puzzle che vede all’interno del Pd scintille e divergenze dopo la discesa in campo rumorosa del sindaco Falcomatà.

Superato questo step, la battaglia entrerà nel vivo. Centrodestra e centrosinistra entreranno nel vivo della campagna elettorale, contendendosi i prossimi 5 anni di governo regionale, appuntamento elettorale che pesa il triplo in riva allo Stretto, considerato che dopo pochi mesi si andrà al voto per le elezioni comunali.

In questi giorni, l’antipasto ha già fatto capire che sarà una campagna elettorale aspra, dura, ricca di botta e risposta e toni che si alzeranno in più di una circostanza. Al di là del solito gioco tra le parti, utile ad attirare il consenso verso il proprio lato, la speranza è che ci sia spazio anche per altro. Ovvero sui temi più delicati e importanti legati allo sviluppo della Calabria e alla volontà (necessità, per tutti gli elettori) di capire quali sono le strategie di centrodestra e centrosinistra per risolverli.

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Redazione Redazione Eventi e News