Robotaxi e auto senza conducente stanno rivoluzionando la mobilità in Cina

Agosto 21, 2025 - 10:30
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Robotaxi e auto senza conducente stanno rivoluzionando la mobilità in Cina

WUHAN. La Cina continua a consolidare a suon di investimenti la sua leadership mondiale nella mobilità autonoma elettrica: nel Paese, le città diventano laboratori di innovazione anche nel settore emergente dei veicoli senza conducente. Questo è un settore che si intreccia con gli ambiziosi quanto realistici obiettivi ambientali e climatici del Paese e che promette cambiamenti radicali nella mobilità urbana.[1]

Ecosistema favorevole e dati in abbondanza

Innanzitutto, il vantaggio principale della Cina, di cui non si parla molto, è riscontrabile senza dubbio nella quantità e qualità dei dati disponibili. Tutto ciò è dovuto alla quantità enorme di utenti connessi, un ecosistema digitale fortemente integrato (che va oltre i pagamenti via smartphone), infrastrutture di rete 5G nuove di zecca. Questi sono fattori importanti poiché consentono alle aziende di elaborare e soprattutto addestrare sistemi di intelligenza artificiale più rapidamente e con un alto livello di affidabilità.[2]

Robotaxi e mobilità condivisa

La diffusione delle auto private in Cina rimane relativamente bassa (intorno al 40% delle famiglie). Ciò favorisce l’emergere di un modello di cosiddetta mobilità condivisa. In pratica ci sono intere flotte di robotaxi elettrici che sono in grado di servire milioni di cittadini riducendo traffico (soprattutto nelle ore di punta) e emissioni locali. Città di grandissime dimensioni come Wuhan, Pechino e Shenzhen hanno avviato servizi sperimentali da più di un anno incentrati sull’utilizzazione di veicoli driverless attivi 24 ore su 24.[3]

Efficienza industriale e abbattimento dei costi

A livello economico, una delle novità rilevanti è che la Cina sta rapidamente abbassando i costi di produzione dei veicoli autonomi su larga scala. Di conseguenza le nuove generazioni di robotaxi elettrici risultano essere sostenibili da un punto di vista non solo ambientale ma anche economico diffondendosi così nel mercato di massa. Occorre sottolineare come in questo contesto è davvero cruciale l’integrazione tra grandi player digitali come Baidu, Huawei, Alibaba e nuovi produttori automobilistici come Byd, Saic, Nio. Quindi siamo semplicemente di fronte a un ecosistema industriale interconnesso.[4]

Diritto e sicurezza

Il governo centrale di Pechino non si lascia distrarre da questa massiccia innovazione. La leadership istituzionale ha iniziato a rafforzare le regole di sicurezza. Incidenti e malfunzionamenti legati alla guida autonoma hanno portato, nel 2023, il Ministero dell’Industria e dell’Information Technology ha imposto standard nazionali più severi.[5] Oggi sono presenti circa 20 città pilota che hanno l’obiettivo di creare un quadro normativa chiaro sulla responsabilità in caso di incidente.[6]

Impatto ambientale

Dal punto di vista climatico, i veicoli autonomi elettrici stanno efficacemente contribuendo a:

  • ridurre le emissioni urbane, grazie alla diminuzione di auto private e al miglioramento della fluidità del traffico;
  • ottimizzare i consumi energetici, poiché i robotaxi elettrici possono ricaricarsi in orari di bassa domanda elettrica;
  • sviluppare l’economia circolare, a patto che venga affrontata la sfida del riciclo delle batterie al litio.[7]

Le sfide aperte

Nella situazione attuale, restano nodi cruciali che hanno importanti ripercussioni socio-economiche e di sviluppo sostenibile:

  • La rete elettrica è ancora troppo dipendente dal carbone e dunque i benefici climatici si riducono notevolmente[8];
  • La raccolta massiva di dati, come in altre nazioni, solleva questioni giuridiche sulla gestione e l’uso di informazioni sensibili[9];
  • Mentre le grandi città - soprattutto costiere - avanzano velocemente, le città più piccole, al momento, non sono coinvolte nei progetti pilota.

Di fatto, la Cina, scegliendo di puntare sulla mobilità autonoma elettrica come strumento di innovazione urbana e ambientale, combinando tecnologie digitali e transizione energetica, si è portata avanti nel tempo: se, nel breve o medio periodo, riuscirà a bilanciare crescita tecnologica, sicurezza e sostenibilità ambientale, la Cina sarà considerata come modello efficiente di mobilità del futuro.

[1] https://www.ndrc.gov.cn/

[2] https://www.miit.gov.cn/

[3] https://www.mohurd.gov.cn/

[4] https://www.iea.org/reports/global-ev-outlook-2024

[5] https://igarr.com/it/vehicle-regulations-in-china/

[6] https://english.www.gov.cn/

[7] https://www.unep.org/gef/focal-areas/climate-change-mitigation/our-work/electric-mobility

[8] https://www.iea.org/countries/china

[9] https://sdgs.un.org/topics/sustainable-transport

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia