Roma-Genoa, De Rossi: “Se segniamo al 90′ ci sarà rispetto. Giocheremo senza paura”

Genova. Lunedì 29 dicembre, nella gara che concluderà la diciassettesima giornata della Serie A, il Genoa scenderà in campo all’Olimpico contro la Roma. I rossoblù non sono mai riusciti a vincere contro i giallorossi in trasferta, ma per Daniele De Rossi sarà una gara dal forte valore simbolico, chiamato a tornare da avversario sul campo che ha segnato gran parte della sua carriera.
L’allenatore del Genoa ha iniziato la conferenza stampa pre match facendo il punto sulle condizioni della squadra dopo la pausa natalizia: “Li ho trovati bene i ragazzi. Io ho passato un buon Natale in famiglia, a Roma. Avevamo fatto un patto: se avessimo fatto più punti avrei dato dei giorni liberi in più. Nonostante alcune buone prestazioni, però, non abbiamo raccolto punti e i patti sono patti”.
Passando a parlare degli indisponibili, De Rossi ha spiegato che la situazione è sostanzialmente invariata: “Gli indisponibili sono sempre gli stessi, quelli di lungo corso. Gronbaek l’ho visto oggi correre sul campo, Cuenca è rientrato come Ostigard. A Thorsby non è uscita la spalla, dunque sarà a disposizione. Un giocatore come lui è sempre positivo averlo, anche a partita in corso. E’ un giocatore molto importante quando pensi di fare una partita nell’area avversaria. Un giocatore prezioso in qualsiasi partita”.
Su Ekuban spiega: “E’ una sorpresa continua, era partito dietro nelle mie idee indietro rispetto agli altri ma mi ha sorpreso anche con l’atteggiamento. Le partite che ha giocato le ha sempre fatte bene. Detto ciò Colombo ha fatto due gol e due assist, Vitinha altrettanto bene, Ekhator mi sembra sempre ogni giorno sempre più dentro alla nostra richiesta. Sono contento degli attaccanti che abbiamo”.
“Ellertsson Ne avevo sentito parlare molto bene da un allenatore che lo aveva già allenato, ma mia sta sorprendendo perché sta mettendo sempre di più qualità tecnica insieme a quei dati fisici impressionati che ha. È un giocatore davvero importante capace di coprire più posizioni in campo. Sono molto contento di lui è fondamentale per gli equilibri della squadra”, aggiunge.
De Rossi è tornato anche sulla delusione per la sconfitta con l’Atalanta. Dopo la gara aveva affermato di avere il cuore spezzato: “Non è facile, ma è una parte importantissima del nostro lavoro. Il cercare di cogliere tutti gli aspetti importanti, innanzitutto l’analisi della partita. Contro Inter e Atalanta sono state buone prestazioni, seppur diverse. Con Inter l’avevamo quasi raddrizzata ma loro tecnicamente sono stati superiori. Con l’Atalanta è stata una grande partita, era necessario analizzarla per quello che era. Non meritavamo di perdere, ma andava analizzata la prestazione. La gara va analizzata, non solo il risultato. Non siamo contenti per due sconfitte, ma non ci abbattiamo perché sappiamo che mancano 20 partite. C’è tempo per fare benissimo e tempo per andare malissimo. Siamo partiti bene, ma possiamo ancora rovinare tutto o fare un finale di stagione da sogno”.
Secondo il tecnico, le prestazioni restano la base dalla quale ripartire: “La delusione incide sempre, il calcio è così. Ma attraverso le prestazioni, alla lunga, tireremo fuori i punti che ci servono per salvarci”.
Guardando alla gara contro la Roma, De Rossi ha sottolineato l’importanza dell’approccio, sin dai minuti iniziali: “Le squadre di Gasperini si affrontano con grande cautela e rispetto, sapendo che può cambiare formazione anche all’ultimo, anche a sorpresa. Sappiamo cosa aspettarci, la Roma è una squadra molto aggressiva. Dovremo stare attenti a non concedere spazio e palle perse nel nostro primo spicchio di campo. Andiamo con rispetto, senza paura e con principi simili a quelli mostrati contro l’Atalanta. Sono due squadre simili, squadre che alla lunga si equivalgono”.
Inevitabile un passaggio sul ritorno a Roma e sul rapporto con l’ambiente giallorosso: “Forse si è parlato fin troppo di questa partita. È una gara contro una squadra che ho già spiegato cosa significa per me e cosa significherà sempre. Negarlo o farne un tabù sarebbe ridicolo. Ho vissuto questa settimana con tranquillità. La mia fede calcistica ce l’ho scritta in faccia, ma l’ho sempre vissuta con dignità. Io so stare senza la Roma. Sarà una novità ma mi aspettavo che sarebbe arrivata. Voglio fare bella figura, voglio vincere. Non c’è voglia di vendetta: io e il mio staff ci svegliamo ogni giorno con un solo obiettivo, salvare il Genoa. È la nostra unica missione”. A
Anche il comportamento in panchina sarà equilibrato: “Per rispetto dovrò avere un po’ di contegno, ma se facciamo gol sarò felice. Se devo protestare protesto, se devo chiamare i giocatori lo faccio. Non sono uno che esulta molto ai gol. Se segniamo al 90′, però, non farò come quando segnò Cristante a Udine: ci sarà rispetto. A quella maglia devo un po’ di rispetto”.
Il tecnico del Grifone ha poi speso parole di grande stima per Gasperini: “È un riferimento in qualsiasi squadra che andrò ad allenare. Ognuno poi cerca di mettere del suo nelle squadre che allena ma Gasperini è un modello stracopiato da tutti in questi anni perché penso sia stato uno dei primi a riportare un tipo di calcio che sembrava un po’ dimenticato, rendendolo offensivo e moderno. C’è stima umana e professionale, è un punto di riferimento. Sono contento che stia facendo così bene a Roma”.
In chiusura, una battuta su Sommariva, che difenderà i pali all’Olimpico: “L’abbraccio dopo l’Atalanta era un ringraziamento, non un abbraccio di consolazione. Fare il terzo portiere non è facile. Sul gol gli sono saltati davanti due o tre giocatori alti due metri. Succede a tutti, anche ai migliori. Ripartiamo con grandissima fiducia in lui. Essere genoano e giocare contro la Roma sarà una motivazione in più e lo renderà ancora più attento verso il suo obiettivo cioè quello di non prendere gol”.
“Saluterò i tifosi della Roma a fine gara, sicuramente – aggiunge De Rossi – Mi sarebbe piaciuto salutare anche i nostri tifosi che purtroppo non ci saranno ( a causa della trasferta vietata ). E’ sempre una sconfitta quando i propri tifosi non possono seguirti. Peccato, sarà una grande mancanza ma in campo cambierà nulla, faremo la nostra gara a Roma”.
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