Samsung rallenta l'ultimazione del nuovo impianto di chip in Texas: mancano clienti

Lug 4, 2025 - 15:30
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Samsung rallenta l'ultimazione del nuovo impianto di chip in Texas: mancano clienti

Samsung Electronics avrebbe deciso di ritardare il completamento del nuovo stabilimento di semiconduttori a Taylor, in Texas, a causa della difficoltà nel reperire clienti per la produzione prevista. Secondo quanto riferito da fonti a Nikkei Asia, l'impianto, inizialmente programmato per entrare in funzione nel 2024, non sarà operativo prima del 2026, nonostante un investimento complessivo di oltre 37 miliardi di dollari annunciato per gli Stati Uniti e un sussidio federale fino a 4,7 miliardi di dollari, assegnato lo scorso dicembre nell'ambito del CHIPS and Science Act voluto dall'amministrazione Biden per rafforzare la leadership tecnologica americana.

Il ritardo riguarderebbe in particolare l'installazione dei macchinari per la produzione, che secondo un dirigente della filiera dei chip non verranno montati a breve. “La domanda locale di chip non è particolarmente forte e i nodi di processo pianificati da Samsung alcuni anni fa non corrispondono più alle attuali esigenze dei clienti”, ha spiegato una fonte. Modificare l'impianto comporterebbe costi significativi, spingendo l'azienda ad adottare un approccio attendista.

LE DIFFICOLTÀ DI MERCATO E LA CONCORRENZA DI TSMC

Samsung, che già produce chip ad Austin, sempre in Texas, punta a offrire nodi di processo più avanzati per attrarre nuovi clienti. In origine era prevista la produzione di chipset a 4 nanometri, ma successivamente il piano è stato aggiornato per includere anche chip a 2 nm, più in linea con la domanda di tecnologie di frontiera per applicazioni AI e high-performance computing.

Nonostante ciò, l'avanzamento dei lavori è rallentato. Documenti di Samsung C&T, la controllata che si occupa della costruzione, indicano che a marzo scorso l'impianto era completato al 91,8%. Il termine lavori, inizialmente fissato per aprile 2024, è slittato a fine ottobre di quest'anno, ma l'avvio delle attività resta confermato per il 2026. Interpellata da Nikkei Asia, Samsung Electronics non ha fornito ulteriori dettagli sui tempi di installazione degli impianti né ha commentato le difficoltà nel trovare clienti, limitandosi a definire “regolare” l'avanzamento del progetto.

Il ritardo mette in evidenza le sfide per i produttori di semiconduttori che cercano di espandersi fuori dai mercati domestici. TSMC, principale concorrente di Samsung, ha incontrato a sua volta difficoltà nella realizzazione del proprio stabilimento in Arizona, tra ritardi nei lavori e carenza di manodopera. Tuttavia, la fabbrica è entrata in produzione alla fine dello scorso anno e TSMC è riuscita a chiudere contratti di rilievo per chip AI con Nvidia, AMD, Amazon e Google, annunciando inoltre un maxi-investimento da 100 miliardi di dollari per rafforzare la capacità produttiva negli Stati Uniti.


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Redazione Redazione Eventi e News