Sciopero generale 28 novembre 2025: tutte le informazioni
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L’intera penisola si prepara ad affrontare una delle giornate di mobilitazione più estese degli ultimi mesi: oggi, venerdì 28 novembre 2025, il Paese è interessato da uno sciopero generale di 24 ore che coinvolge praticamente ogni ambito lavorativo, dal settore pubblico a quello privato.
L’iniziativa è stata indetta dalle sigle sindacali di base Cobas, Usb, Sgb e Cub, alle quali si sono aggiunte numerose altre organizzazioni, soprattutto nell’ambito dell’istruzione. Motivo della protesta è la manovra economica, attualmente all’esame del Senato, giudicata dalle sigle promotrici insufficiente e penalizzante per lavoratori e servizi.
Settori coinvolti e modalità dello sciopero
L’agitazione riguarda l’intero arco delle attività produttive e dei servizi, con modalità differenti a seconda della categoria. Per la maggior parte dei lavoratori lo sciopero copre l’intera giornata, dalle 00:00 alle 23:59 del 28 novembre. Alcuni comparti, però, hanno adottato una struttura oraria specifica, pensata per adattarsi ai turni e per garantire comunque i servizi essenziali.
Nel settore ferroviario, ad esempio, lo stop scatta alle 21:00 del 27 novembre e si conclude alle 21:00 di oggi, coprendo quindi un’intera giornata lavorativa nelle modalità tipiche dell’attività su rotaia. Il personale autostradale, invece, ha iniziato la mobilitazione un’ora più tardi, alle 22:00 del 27 novembre, e la terminerà alla stessa ora di oggi.
Più articolata la situazione nella sanità, dove è stato adottato un sistema basato sui turni: l’astensione ha preso avvio con il turno notturno del 27 novembre e si chiuderà al termine dell’ultima squadra prevista per la giornata del 28. Per il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco le forme di protesta cambiano in base al tipo di orario: i turnisti si fermeranno per quattro ore, dalle 9:00 alle 13:00, mentre il personale impiegato in servizi giornalieri e amministrativi aderirà allo sciopero per l’intera giornata, senza conseguenze sulla retribuzione.
Trasporti ferroviari: servizi garantiti e possibili disagi
Come sempre accade in occasione di uno sciopero nazionale, il settore dei trasporti è tra quelli che generano i maggiori timori per l’impatto su spostamenti e pendolari. Il personale del Gruppo FS, così come quello di Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord, partecipa alla protesta: per questo numerosi treni potrebbero essere cancellati, subire ritardi oppure limitazioni di percorso.
Restano tuttavia attive le fasce di garanzia, previste dalla normativa per i giorni feriali: i servizi regionali sono assicurati dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00, orari pensati per tutelare gli spostamenti di studenti e lavoratori. Per quanto riguarda le corse a media e lunga percorrenza, è disponibile l’elenco dei convogli assicurati, consultabile sui canali ufficiali delle aziende ferroviarie, insieme alle tabelle dettagliate relative a ogni regione.
È bene ricordare che, come spesso accade, possibili disagi possono verificarsi anche prima dell’inizio effettivo dello sciopero e protrarsi oltre la sua conclusione, a causa della complessità nella riorganizzazione dei turni e della flotta.
Rimborso o riprogrammazione del viaggio
Chi avesse programmato un viaggio proprio per oggi può optare per diverse soluzioni. I passeggeri dei treni Intercity e Frecce possono richiedere il rimborso fino all’orario di partenza indicato sul biglietto. Per i viaggiatori dei treni regionali, invece, la richiesta deve essere fatta entro le 24:00 del giorno precedente la protesta. In alternativa è possibile ripianificare la partenza, scegliendo un treno con caratteristiche simili non appena disponibile.
Voli: cosa rimane garantito
Anche il comparto aereo affronta una giornata complessa, con possibili cancellazioni o variazioni di orario. Nonostante ciò, restano in vigore le tutele previste dalla normativa vigente. L’Enac ricorda che sono garantiti:
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tutti i voli, inclusi i charter, programmati nelle fasce protette 7:00-10:00 e 18:00-21:00;
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i collegamenti charter da e per le isole autorizzati o notificati prima della proclamazione dello sciopero;
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i voli che rappresentano l’unico collegamento giornaliero con le isole minori.
Queste misure mirano a ridurre l’impatto sull’utenza, soprattutto nelle aree dove il trasporto aereo rappresenta un servizio fondamentale.
La scuola: vasta adesione delle sigle sindacali
Tra i comparti che oggi potrebbero registrare maggiori disagi c’è anche quello dell’istruzione. Lo sciopero è sostenuto da una lunga lista di sigle, dalle storiche confederazioni di base alle organizzazioni più recenti. Oltre a Cub, Usb, Sgb e Cobas, hanno aderito diverse associazioni territoriali e di categoria, tra cui Adl Cobas, Clap, Sial Cobas, Usi, Fi-Si, Flai Ts e molte altre.
Parallelamente, altre sigle come Unicobas Scuola e Università, Cobas Scuola Sardegna e Fisi hanno scelto di proclamare autonomamente lo sciopero del personale del comparto istruzione e ricerca, convergendo però sulla stessa data. Ne consegue che molte scuole potrebbero operare a ranghi ridotti, con lezioni sospese o orari modificati.
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