Spindle Recensione

Ottobre 26, 2025 - 19:30
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Spindle Recensione

spindle-recensioneIn Spindle il tema centrale è la morte, uno degli aspetti umani più dibattuti e analizzati, la consapevolezza di essa è ciò che ci distingue dagli altri esseri viventi. È un tema che spaventa istintivamente l’uomo, il quale nei secoli ha cercato di darne un significato in psicologia, filosofia , religione e tanti altri ambiti. Anche nel mondo dei videogiochi è un tema che assume significati molto variegati: basti pensare alla serie Super Mario o ai più recenti soulslike, in cui la morte è una meccanica di gioco che assume il significato di sfida/punizione con lo scopo di essere un motore di auto miglioramento, oppure titoli come Journey e Gris, in cui il concetto di lutto e morte assumono una dimensione narrativa che fa da filo conduttore per l’intera esperienza di gioco. In Spindle, la morte saremo noi.

Spindle Recensione

Spindle è un action/adventure in cui assumeremo i panni di Dengel, la morte in persona, chiamata ad affrontare una misteriosa calamità per cui le persone smettono di morire e le loro anime si perdono nel mondo di gioco. La calamità fa sì che il mondo di gioco inizi a corrompersi e riempirsi di esseri distorti e decadenti, e Dengel sarà chiamato in causa per ristabilire l’ordine, aiutato da un improbabile maialino e da Caronte, che in questo contesto veste i panni di un'entità ultraterrena che ci chiederà di trovare le anime smarrite nel mondo e ci aiuterà ad indagare sull'origine della calamità. [caption id="attachment_1109727" align="aligncenter" width="1200"]spindle-casa-di-caronte Caronte ci ospiterà nella sua casa 'spaziale'.[/caption] Il gioco ha un’impostazione che ricorda molto i primi Zelda 2D, da cui prende evidente ispirazione (la somiglianza salta subito alla mente con il jingle di apertura dei bauli!), o a titoli più recenti come Hyperlight Drifter. Ci muoveremo nel mondo di gioco guidati dagli eventi risolvendo classici dungeon in cui sconfiggere nemici e risolvere mini puzzle game.

Uno Zelda-like minimalista

Dal punto di vista del gameplay, in Spindle il combattimento prevede un colpo base con la falce e schivata, molto semplici ma ben realizzati; la schivata non ha la fluidità di quelle viste in altri titoli come il già citato Hyperlight Drifter, ma comunque dopo un minimo di pratica è immediato prendere confidenza con il suo ritmo di esecuzione. Il level design dei dungeon di Spindle è ben fatto; non sono quasi mai capitate situazioni di incertezza legate a un design confusionario, nonostante ci siano a volte anche enigmi che si snodano su più livelli della mappa. Anche le modalità di risoluzione cambiano da dungeon a dungeon, contribuendo ad evitare la ripetitività. In fondo a ogni dungeon è presente un boss finale, generalmente semplici ma piacevoli da affrontare. [caption id="attachment_1109728" align="aligncenter" width="1200"]spindle-boss-grotta una delle boss-fight in Spindle.[/caption] Nel corso del gioco si sbloccheranno nuove abilità, utili principalmente per le boss fight e il puzzle solving. Quest’ultimo in particolare è anch’esso generalmente semplice ma ben fatto e soddisfacente, anche se a volte poco preciso; capita ad esempio che per spostare blocchi Dengel non sia perfettamente “lockato” sul blocco e quindi sia necessario muoversi con attenzione per evitare di sbagliare o cadere nel vuoto. Personalmente è stata fastidiosa anche la mancanza di muri invisibili sui bordi della mappa che si affacciano sul vuoto, ma concedo il beneficio del dubbio sul fatto che sia una scelta di design. Sebbene abbiamo parlato positivamente del combat system indicandolo come semplice ma efficace, è ovvio che l’altro lato della medaglia è che si poteva fare qualcosa di più per renderlo più profondo, magari con armi diverse o un moveset più vario. Anche il nostro fedele maialino che ci seguirà costantemente ad un certo punto della storia potrà essere utilizzato per la risoluzione dei puzzle, mentre nel combattimento è pressoché inutile il più delle volte. Però si può cavalcare! [caption id="attachment_1109735" align="alignnone" width="1200"]spindle-maiale-cavalcatura Yee-haw![/caption]

Narrazione e design di Spindle

Uno dei punti di forza di Spindle è la narrazione, lineare, semplice ma interessante, guidata dal mistero della calamità arrivata nel mondo di gioco; non sappiamo nulla di essa all’inizio e col passare del tempo ci vengono forniti sempre più dettagli sulla provenienza e sul motivo che ha spinto l’entità paranormale a compiere le proprie azioni. La scrittura e i dialoghi sono ben fatti, c’è spazio saltuariamente anche per brevi riflessioni sulla morte. Ci si poteva aspettare di più dai contenuti secondari, che sono molto pochi; ci sono mini missioni secondarie che possiamo scoprire parlando con gli abitanti in città, ma sono molto brevi e anche facilmente risolvibili seguendo la storia principale, in quanto il più delle volte riguardano oggetti smarriti recuperabili nei dungeon principali. spindle-città-con-sindaco La direzione artistica di Spindle propone una pixel art fatta a mano, pulita e minimalista. Non siamo ovviamente a livelli artistici eccelsi o da effetto “wow”, ma in ogni caso è di tutto rispetto; si passa da punti molto affascinanti, come la casa di Caronte, ad altri non sempre particolarmente ispirati e che danno l’impressione di “già visto”, come ad esempio la zona limitrofa alla città principale. Le animazioni di Dengel sono molto fluide, mentre quelle dei nemici in alcuni casi sono un po’ troppo legnose (nonostante ovviamente in una pixel art non ci si possa aspettare il fotorealismo). Si poteva fare qualcosa di più anche nel design della mappa, che ha un design raffinato ma che a volte è difficile da interpretare correttamente, in quanto lo zoom è assente. A livello sonoro, le musiche e gli effetti sono molto azzeccati; si adattano bene al contesto, contribuendo quando necessario a creare il climax giusto. In conclusione, Spindle è un titolo sicuramente valido che prende le meccaniche classiche degli Zelda e le traspone in un contesto nuovo in maniera solida, creando un’esperienza non memorabile ma sicuramente godibile. Il tema della morte ha sicuramente il suo fascino e viene sfruttato in maniera semplice ed intrigante. Il titolo è sicuramente un buon punto di partenza per lo sviluppatore Wobble Ghost e ha molti margini di miglioramento; vedremo se in futuro questa consapevolezza porterà a qualcosa di migliore.

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