Strage di Sydney, Santerini: «L’antisemitismo è una minaccia per tutti»

Dicembre 15, 2025 - 19:00
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Strage di Sydney, Santerini: «L’antisemitismo è una minaccia per tutti»
Polizia e soccorsi operano sulla scena della sparatoria a Bondi Beach (foto Ansa / Sir)

«Si tratta di un attacco terribile, che testimonia dell’emersione sia di un odio antico, sia di quanto sta accadendo a livello contemporaneo con la guerra». Milena Santerini – docente di Pedagogia in Cattolica, già deputato, coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri dal 2020 al 2022, e vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano – non ha dubbi nel sottolinare la portata dell’attentato che, in una delle spiagge più note di Sydney in Australia, ha seminato morti – 15 tra cui il rabbino Eli Schlanger e una bimba di 12 anni – e decine di feriti. E anche, naturalmente, il terrore e il buio dell’odio, in quella che avrebbe dovuto essere una serata di gioia per l’inizio della festa delle luci, Hannukkah. Un attentato che «non va assolutamente strumentalizzato politicamente», aggiunge Santerini.  

Si tratta dell’attentato più grave, contro ebrei, avvenuto fuori dai confini di Israele e del più sanguinoso da 30 anni in Australia. L’antisemitismo sta dilagando a livello mondiale?   
Più che chiederci se ve ne era più ieri o oggi, dobbiamo provare insieme a contrastarlo senza schieramenti, ma comprendendo che è una minaccia per tutta la società democratica, senza “se” e senza “ma”.

Gli attentatori, di origine pakistana, che paiono essere stati affiliati all’Isis, sono un padre (ucciso dalle forze dell’ordine) e il figlio 24enne. Ormai possiamo dire che l’odio si coltiva direttamente tra le mura domestiche?
Certo, conta molto la crescita e l’ambito familiare. Tuttavia, mi pare che ora stiamo purtroppo trasmettendo, di generazione in generazione, l’odio invece che la memoria. Penso a genitori e figli di Gaza e alle famiglie della comunità ebraiche che vengono colpite in tante parti del mondo. Credo che si debba tutti fare uno sforzo enorme per uscire dalla logica della riduzione alla sola vendetta.

Il senatore Graziano Del Rio ha avanzato una proposta, già molto contrastata, di equiparare, a livello legislativo, l’antisemitismo e l’antisionismo. Può essere una strada percorribile?
In realtà, la proposta di Del Rio intende moderare altre proposte di legge che vanno nella direzione di punire chi critica Israele. La mia opinione è che bisogna favorire tutte quelle disposizioni che rafforzano la strategia nazionale: il che vuol dire che non vanno a ledere le opinioni, ma a realizzare azioni concrete – sui social, negli stadi, nelle scuole, nelle università – per contrastare l’antisemitismo.

Milano è da sempre un presidio di dialogo tra le fedi e il Memoriale della Shoah rappresenta un luogo di crescita umana e culturale per migliaia di studenti che lo visitano ogni anno. Sta crescendo anche a Milano, oggi, un antisemitismo, magari strisciante?
Temo che, con l’alibi della guerra a Gaza, si confonda Israele con le comunità ebraiche e che riemergano antichi pregiudizi – inconsapevoli a volte, ma non troppo – e temo soprattutto, come responsabile del Memoriale, che a pagare, diciamo così, le colpe dei governi attuali siano le vittime di ieri, le vittime della Shoah. E questo non possiamo, in alcun modo, permetterlo.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia