Usa: la crescita dell’occupazione rallenta a maggio, pesa l’incertezza su dazi e prospettive economiche
L’economia statunitense ha registrato una lieve frenata nella crescita dell’occupazione nel mese di maggio, segnale che le imprese stanno diventando più caute nell’assunzione di nuovo personale a causa dell’incertezza legata ai dazi commerciali e all’andamento dell’economia nazionale. Secondo quanto riferito oggi dal dipartimento del Lavoro, nel mese di maggio sono stati creati 139 mila nuovi posti di lavoro, un dato superiore alle attese degli analisti interpellati dal “Wall Street Journal”, che avevano previsto un incremento di 125 mila unità, ma inferiore rispetto ai 147 mila nuovi occupati di aprile.
Negli ultimi mesi, il mercato del lavoro statunitense è stato influenzato dalle iniziative dell’amministrazione del presidente Donald Trump, che ha lanciato una vasta campagna per ridurre i posti di lavoro federali e la spesa pubblica, accompagnata dall’introduzione di una serie aggressiva di dazi commerciali, applicati in modo intermittente. Secondo le imprese, questa instabilità ha ridotto i margini di profitto e reso più difficile pianificare investimenti futuri.
Il mese di maggio è stato particolarmente intenso sul fronte delle politiche commerciali: Stati Uniti e Cina hanno concordato una tregua sui dazi della durata di 90 giorni, mentre il presidente Trump ha minacciato di imporre nuove tariffe all’Unione europea a partire da giugno, salvo poi fare marcia indietro per consentire ulteriori negoziati. Intanto, un tribunale federale del commercio ha annullato la maggior parte dei dazi imposti da Trump, ma una corte d’appello ne ha temporaneamente sospeso la revoca.
Nel frattempo, diverse aziende statunitensi – tra cui il produttore di computer e stampanti Hp e la catena di grandi magazzini Macy’s – hanno rivisto al ribasso le loro previsioni, citando l’aumento dei costi legati ai dazi e il rallentamento della domanda dei consumatori. L’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, considerato un importante indicatore, si è stabilizzato a maggio dopo quattro mesi consecutivi di calo, ma rimane su uno dei livelli più bassi mai registrati dalla sua creazione, nel 1952. La spesa personale, invece, è aumentata dello 0,2 per cento ad aprile, in linea con le previsioni degli analisti.
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