Val Senales in autunno: a passi lenti tra cime maestose e vallate tranquille in Alto Adige

Settembre 27, 2025 - 02:00
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Val Senales in autunno: a passi lenti tra cime maestose e vallate tranquille in Alto Adige

Alpi Retiche meridionali, al confine tra Italia e Austria, in Alto Adige. Pochi chilometri lontano da Merano il fiume Adige riceve il tributo di un suo piccolo immissario, il rio Senales. È un torrente alpino cristallino, impetuoso e breve, che nasce dalle pendici delle alte cime e scorre in una valle tranquilla dai panorami rurali, immersa nel silenzio dei grandi boschi di larici che ne coprono i fianchi.

È la Val Senales, che trae il nome proprio da quel torrente, ed è una delle destinazioni montane più panoramiche di una zona d’Italia che in quanto a viste mozzafiato non è seconda a nessun altra. È celebre in particolare perché sulle pendici di una delle vette che la coronano fu ritrovata nel 1991 la mummia chiamata Ötzi, ovvero il corpo di un essere umano vissuto oltre cinquemila anni fa e rimasto incredibilmente conservato per via della sua naturale mummificazione all’interno del ghiacciaio del Similaun.

Reperti preistorici a parte, la Val Senales è una vallata montana che, grazie a un clima che si mantiene temperato anche durante la mezza stagione, rappresenta un luogo fantastico da visitare ed esplorare durante l’autunno, quando gli imperiosi larici che popolano le sue selve assumono tinte dorate, in contrasto con il verde dei pascoli che a quelle si alternano.

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La chiesa del santuario di Madonna di Senales

La valle è situata all’incirca tra i 1200 e i 2000 metri di altitudine, e tutto attorno è coronata da una serie di vette che raggiungono e superano i 3000 metri. Escursioni di tutti i livelli e a tutte le altitudini permettono di godersi il foliage autunnale a ritmo lento, in una atmosfera di pace e relax data dal contatto profondo con la natura. Piccole località montane, malghe e baite punteggiano il territorio, mentre lo scenografico Lago di Vernago offre un colpo d’occhio di tutto riguardo in ogni stagione dell’anno.

Autunno in Val Senales e dintorni

Durante la stagione autunnale la Val Senales si apre all’esplorazione della sua fitta rete di sentieri ed escursioni, ma oltre al trekking ha anche molti altri temi d’interesse per il visitatore.

Uno è la tradizionale transumanza delle pecore. Ormai da tempo immemore (le prime testimonianze scritte sono del Quattrocento) i pastori locali trasferiscono le loro greggi ovine in Tirolo, oltre il confine con l’Austria, durante l’estate. A settembre, però, viene fatto il percorso inverso e la valle torna ad accogliere la sua candida popolazione animale, pronta a tornare ad albergare sui declivi e sui prati in cerca dell’erba più fresca. La transumanza viene festeggiata con musica, balli ed esibizioni tradizionali e con le specialità gastronomiche più tipiche della Val Senales.

Nei pressi del Santuario della Madonna di Senales è aperto fino a tutto il mese di novembre l’archeoPark, detto anche Ötzi Musem: un parco archeologico didattico all’aperto dedicato alla scoperta del mondo di Ötzi, la mummia risalente a 5300 anni fa, rinvenuta sul vicino ghiacciaio del Similaun. Un’occasione per saperne di più su questi luoghi impervi e talvolta estremi, ma popolati e attraversati dall’uomo semplicemente da sempre, preistoria compresa.

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Le vette innevate sullo sfondo del Lago di Vernago

Nel borgo di Certosa è possibile visitare quello che rimane dall’antico Monastero di Monte degli Angeli, abbandonato nella seconda metà del Settecento. Il paese più antico della Val Senales è invece Maso Corto, che è anche quello dall’altitudine più elevata: è uno dei primi luoghi dove, già in autunno, si possono verificare nevicate. Una sottile coltre bianca dona al panorama verso le vette e i boschi circostanti una magia ancora maggiore.

Chi ama godersi anche qualche momento in un ambiente più cosmopolita potrà raggiungere la vicinissima città termale di Merano, un piccolo gioiello altoatesino dal clima particolare, insolitamente temperato, e dalla grande attrattiva scenografica.

Merano è immersa tra imponenti vette alpine, ha splendidi portici medievali ad abbellire il centro storico e bellissime passeggiate che collegano i diversi angoli della città, come la nota passeggiata panoramica Tappeiner, da Quarazze a Castel San Zeno.

Tre escursioni in Val Senales

Prima di ogni altra cosa la Val Senales è una destinazione fantastica per gli amanti del trekking. I più audaci possono avventurarsi in escursioni che portano ad alta quota, fino a vette elevate, ma la valle offre anche bellissime camminate alla portata di tutti, ideale per le famiglie con bambini che vogliono andare all’esplorazione di un ambiente naturale incantato.

In autunno il meteo è una variabile da prendere in seria considerazione, ma con un po’ di fortuna si può godere della stagione di passaggio tra estate e inverno scoprendo la meraviglia del bosco di montagna: alti larici popolano i fianchi di picchi e colline, con i loro fusti slanciati e le chiome che si assumono una tinta dorata, mentre nel sottobosco c’è una vera e propria esplosione di profumi e il silenzio regna sovrano. Tre in particolare sono le escursioni raccomandate per l’autunno in Val Senales.

Il giro del Lago di Vernago

Il Lago di Vernago è artificiale, realizzato grazie a una diga costruita tra gli Anni Cinquanta e i primi Sessanta nei pressi dell’omonimo paese in Val Senales. Lo specchio d’acqua è particolarmente scenografico perché racchiuso dalle montagne, un bacino verde smeraldo dove si specchiano boschi e vette.

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Le chiome dei larici in autunno in Val Senales

Il sentiero che circonda il lago è indicato dalla cartellonistica in lingua tedesca, basta seguire la dicitura Seerundweg, che indica l’anello attorno all’invaso. Il percorso costeggia il lago, incontra delle bucoliche cascatelle montane, ampi prati dedicato al pascolo e offre costantemente uno splendido colpo d’occhio sui dintorni.

È un sentiero molto semplice e davvero alla portata di tutti: è lungo circa sei chilometri, si percorre in poco più di un paio d’ore e non ha praticamente nessuna difficoltà altimetrica. Bonus: se si ha particolare fortuna, e l’autunno non è stato molto piovoso, il livello delle acque del lago potrebbe essere sufficientemente basso da veder spuntare dalle acque il campanile della vecchia chiesa del paese che è stato sommerso dall’invaso.

Giogo Tasca partendo da Maso Corto

Maso Corto è il più alto e antico dei paesi della Val Senales. Si trova a circa 2000 metri, in fondo alla valle. Da qui parte la funivia che porta alla splendida Croda delle Cornacchie, oltre i 3200 metri di altitudine.

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In Val Senales molte vette superano i tremila metri

Poco prima dell’abitato, però, parte il sentiero che porta al Giogo Tasca, vetta panoramica a 2700 metri, dalla cui croce solitaria, infissa nel terreno nei pressi dei resti di un rifugio distrutto da un incendio quasi un secolo fa, si può far spaziare lo sguardo su tante delle vette circostanti. A poca distanza dalla vetta si trova anche un piccolo laghetto.

La salita al Giogo Tasca è tosta. Non ci sono passaggi difficili, ma l’escursione ha un notevole dislivello: si deve fare tanta salita per arrivarci. Il percorso di andata e ritorno richiede circa 5 ore, un’intera giornata di cammino. Merita però notevolmente per il contesto naturale e per i panorami montani estremamente suggestivi, fra cui spicca anche la veduta dall’alto sul Lago di Vergnago.

La Val di Fosse e il Maso Gelato

La Val di Fosse è una piccola valle laterale della Val Senales, che si apre nei pressi del paese di Certosa e si trova praticamente tutta all’interno del Parco Naturale Gruppo di Tessa.

Una bella escursione panoramica, lunga quasi 10 chilometri ma in morbida salita, senza strappi, porta a una serie di alpeggi. Splendide sentinelle, le vette che coronano questa valle sorvegliano il passaggio dei visitatori spiccando all’orizzonte, mentre un torrente vivace accompagna il cammino.

Il luogo d’arrivo è il Maso Gelato, una malga storica, di cui ci sono testimonianze antichissime. Risale addirittura al 1290 la prima testimonianza scritta di un edificio in questo luogo. Oggi è un punto di ristoro assai apprezzato da numerosi escursionisti ed è aperta dalla tarda primavera fino all’autunno.

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Redazione Redazione Eventi e News