Verona, la Filarmonica cancella il concerto del tenore russo: “L’arte non può essere propaganda”
La Filarmonica di Verona annulla il concerto del cantante russo Ildar Abdrazakov per il suo sostegno a Vladimir Putin. Il ministro della Cultura Alessandro Giuli approva: “La cultura deve unire, non dividere”.
Verona, la Filarmonica dice “no” alla propaganda,
cancellato il concerto del tenore russo
Una decisione che sta facendo discutere il mondo della cultura. La Filarmonica di Verona ha annunciato l’annullamento del concerto del cantante lirico Ildar Abdrazakov, previsto per gennaio 2026.
La motivazione ufficiale è chiara: il tenore russo è noto per il suo sostegno pubblico a Vladimir Putin e per la partecipazione attiva a campagne politiche e culturali promosse dal Cremlino.
Il nome di Abdrazakov, artista di fama internazionale, è legato anche alla direzione dell’Opera statale di Sebastopoli, nella Crimea annessa, una posizione che ha contribuito ad alimentare le polemiche.
“L’arte non può essere propaganda”
La decisione della Filarmonica arriva con una presa di posizione netta: «L’arte non può essere propaganda».
Il messaggio, riportato anche dal The Times, sottolinea la volontà dell’istituzione culturale di distinguere tra libertà artistica e promozione politica.
Secondo fonti interne, la cancellazione è stata presa dopo un confronto con le autorità culturali italiane, che hanno valutato la sensibilità del tema in un momento storico ancora segnato dal conflitto russo-ucraino.
Le parole del ministro Giuli
Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha commentato positivamente la decisione, ribadendo un principio chiaro:
“La cultura è benvenuta in Italia quando è veicolo di dialogo e pace, non quando diventa strumento di propaganda.”
Le parole del ministro rispecchiano una linea culturale precisa: difendere la libertà dell’arte, ma senza tollerare derive ideologiche che possano trasformarla in mezzo di pressione politica.
Arte, diplomazia e libertà d’espressione: un equilibrio fragile
L’episodio apre un dibattito più ampio: fino a che punto l’arte può essere separata dalla politica?
Negli ultimi anni, numerose istituzioni culturali europee si sono trovate di fronte a scelte difficili, tra tutela della libertà artistica e responsabilità etica.
La decisione veronese non è isolata: anche altri teatri europei hanno sospeso collaborazioni con artisti ritenuti troppo vicini a governi autoritari.
Cosa rappresenta questa scelta
La cancellazione del concerto di Ildar Abdrazakov non è solo un atto di politica culturale, ma un segnale forte: l’Italia vuole ribadire che l’arte deve restare libera e indipendente.
In un’epoca in cui la cultura è spesso utilizzata per influenzare l’opinione pubblica, la presa di posizione della Filarmonica di Verona assume un valore simbolico: difendere l’arte come spazio di dialogo, non di propaganda.
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