A Cuasso naufragano i progetti sull’ospedale. Il Comitato e la sindaca: «Serve un piano vero»

Novembre 20, 2025 - 15:30
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A Cuasso naufragano i progetti sull’ospedale. Il Comitato e la sindaca: «Serve un piano vero»
Cuasso al Monte - ospedale

La riqualificazione dell’ospedale di Cuasso al Monte si è arenata, e, con essa, le speranze di vedere rinascere un presidio sanitario fondamentale per l’area del Piambello.
Il duplice progetto annunciato nel 2021 – un ospedale di comunità e un centro di riabilitazione  pneumologica – è ormai considerato abbandonato nel silenzio delle istituzioni.

A denunciarlo sono il Comitato per l’ospedale di Cuasso e la sindaca di Cuasso, Loredana Bonora, che si dicono delusi e amareggiati per l’assenza di risposte chiare sul futuro della struttura.

Progetti bloccati, lavori fermi e atti vandalici

Uno dei punti più critici riguarda l’ODC, il cantiere dell’“Ospedale di Comunità”, per cui erano stati destinati 3,6 milioni di euro dal PNRR. Dopo un primo avvio, al termine di una fase travagliata per continue intrusioni e un devastante incendio, i lavori nel cantiere sono stati sospesi a causa proprio degli atti vandalici e dei furti. La ditta appaltatrice, secondo quanto riportato dall’azienda ospedaliera, avrebbe lasciato l’area perchè insicura.

«Come è possibile che un’azienda pubblica e il suo gestore dei lavori siano arrivati a una situazione simile? È mancato completamente il controllo», denuncia Gian Battista Seresini, portavoce del Comitato.

«Che fosse un luogo poco sicuro lo abbiamo capito quando è emerso che qui si era rifugiato un evaso dai Miogni di aVarese – commenta la sindaca Loredana Bonora – Era evidente che quel presidio sarebbe andato incontro a una fine annunciata. Noi abbiamo chiesto vigilanza, offerto disponibilità della nostra forza di polizia locale, ma da soli non potevamo fare molto. Anche la Protezione Civile ha dovuto sopperire la Comunità del Sorriso, quando in inverno furono rubati i cavi in rame del riscaldamento».

Dalla pneumologia al nulla

Altro progetto rimasto nel limbo è quello che avrebbe dovuto riportare a Cuasso un centro d’eccellenza pneumologico, da affiancare alla funzione riabilitativa. Dopo l’annuncio del mancato finanziamento da parte del Ministero della Salute, perchè era un progetto in cui era coinvolta anche l’università cioè un secondo ministero, Regione aveva promesso di farsi carico di una nuova progettazione, ma ad oggi, spiegano i membri del Comitato, l’ASST è ferma in attesa di un via libera da Palazzo Lombardia.

«Nel frattempo l’ospedale è in uno stato disastroso e siamo in balia degli eventi», attacca Seresini.

comitato e sindaca di cuasso

Una struttura strategica, senza strategia

L’ospedale di Cuasso ha alle spalle una lunga storia di promesse e occasioni mancate. Già nel 2005 erano stati avviati lavori per l’adeguamento sismico poi fermati dopo il fallimento della ditta appaltatrice. Nel 2017, il Comitato e la Commissione socio-sanitaria della Comunità Montana del Piambello presentarono in regione un progetto per un ospedale riabilitativo, condiviso con tanti interlocutori locali e istituzionali. Nessuna risposta ufficiale è mai arrivata.

Nel 2022, poi, l’annuncio del nuovo piano di sviluppo nel corso di una serata pubblica ad Arcisate, senza mai averne discusso prima con il territorio. «Il nostro progetto collettivo è stato completamente ignorato –  denuncia Angelo Ferrarello del Comitato – Ora chiediamo che venga riconosciuta la natura strategica dell’ospedale e che sia restituito alla sua funzione di presidio sanitario per un territorio vasto al servizio di oltre 70.000 cittadini».

“Un’occasione persa, servono risposte chiare”

La sindaca Bonora chiede un cambio di passo: «O ha sbagliato qualcuno tre anni fa, o è cambiato qualcosa, ma non è accettabile che oggi siamo ancora fermi. In base alla progettazione annunciata nel 2021 come Comune avevamo presentato anche una proposta sul piano energetico ampia che riguardava l’area del Parco Cinque Vette. Sono anche intervenuta per potenziare i servizi nell’area attorno all’ospedale. Ora ci rendiamo conto che tutti gli elementi progettuali annunciati erano carenti fin dall’inizio. Cuasso, invece, ha tutte le caratteristiche per diventare un ospedale del futuro, orientato alla salute unica, quel programma One health che è alla base della riforma sanitaria lombarda. Non possiamo accettare questa incertezza: servono risposte concrete, soprattutto sulla sicurezza della struttura».

Il nodo dei costi e della vigilanza

Tra le tante contraddizioni segnalate, anche la questione della sorveglianza: secondo quanto è stato riferito, la ditta avrebbe lasciato il cantiere a causa dei tanti furti e vandalismi: « Ma ci sono evidenze di queste situazioni? Sono state sporte le denunce?» si chiede il Comitato: «L’area in balia di sé stessa è dovuta anche a un investimento che la Corte dei Conti non avrebbe legittimato».

«A questo punto, il territorio chiede chiarezza – conclude Bonora – Ma serve un progetto serio, concreto e duraturo».

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Redazione Redazione Eventi e News