Cicalone non si ferma, lo youtuber “incubo dei borseggiatori” Simone Ruzzi dopo il pestaggio: “Tornerò”
Cicalone ha pubblicato quei video anche sui social, dopo aver diffuso le fotografie del suo volto ferito e provato dall’aggressione. Cicalone, il nome con il quale è diventato famoso Simone Ruzzi, definito “l’incubo dei borseggiatori” a Roma, youtuber del degrado e delle periferie di mezza Italia, è stato aggredito sulla linea A della metropolitana a Roma. Non era la prima volta, era già successo tra mezzi di trasporto e stazioni, periferie e quartieri difficili, mai però con questa violenza. E le immagini sono lì a provarlo. Sulla vicenda indagano polizia e carabinieri.
50 anni, un passato da pugile, campione di kickboxing, istruttore di pugilato, manager in attività commerciali, l’attività in palestra e quella da youtuber, già in passato aggredito – o quantomeno andatoci molto vicino – mentre con un gruppo di filmmaker documentava furti e delinquenza, borseggiatrici e borseggiatori, soprattutto sui mezzi di trasporto. È diventato un personaggio, oltre un milione di follower su YouTube. Aveva cominciato con video sulla storia e le leggende della boxe, ha continuato con reportage a Roma per raccontarne degrado e violenza, un format che ha replicato per molte altre periferie italiane, spesso accompagnato dal campione di kickboxing Mattia Faraoni.
L’aggressione si sarebbe consumata intorno alle 18:44 alla fermata della metro A Ottaviano della Capitale. Nel video si vede un gruppo di persone che parlano, animatamente, a distanza ravvicinata. Un uomo dalla stazza imponente colpisce all’improvviso e a sorpresa Ruzzi con un pugno sulla mandibola. L’aggressione è proseguita, con alcune guardie giurate colpite e andate a terra, lo stesso Ruzzi ripetutamente colpito, preso a calci anche quando è sdraiato al suolo. “Infami veri, da dietro in dieci”, ha scritto sui social. Sono attimi di alta tensione, di grande violenza quelli delle immagini che hanno ripreso anche i volti degli aggressori.
A seguire racconto e disamina – anche tecnica, dei colpi, manco fosse un incontro regolare e non un’aggressione in strada – da parte dello stesso Ruzzi. Ha assicurato infine che non si fermerà e che tornerà in giro per la città a girare i suoi video di denuncia su degrado e delinquenza. “In ospedale sono venuti tutti – ha raccontato a Repubblica – polizia e carabinieri a esprimermi solidarietà. Con loro c’è sempre piena collaborazione, anche perché dai nostri video riescono a riconoscere i borseggiatori che circolano in metro. Molti, addirittura, mi dicono che se sono fuori servizio o in turno, vogliono aggiungersi a noi per dare supporto: mi dicono ‘se ti serve, chiama’. Anche la polizia locale, ad esempio, quando ero in zona, ha mandato agenti a bloccare i borseggiatori. Le istituzioni sono con me”.
Chi lo segue crede che il suo sia un racconto autentico della realtà, chi lo critica lo trova più impegnato a fare il giustiziere che a cercare di rendere giustizia al degrado con toni sensazionalistici e provocatori. E il pubblico si divide tra la destra securitaria e la sinistra progressista ma a un livello del dibattito declassato ai minimi termini. Cicalone è stato comunque ospite di Atreju, il festival politico di Fratelli d’Italia, ed è arrivato spesso ospite in televisione negli ultimi anni. Il Corriere della Sera stimava in una 20ina di migliaia di euro l’ammontare mensile di guadagno dello youtuber dai suoi video, una stima che in verità non può essere verificata. Quello dell’aggressione ha superato già le 18mila visualizzazioni.
Secondo Evelina, videomaker che gira spesso con Cicalone e che si trovava con lo youtuber anche ieri, la spedizione del branco era mirata. “Erano sei o sette volti noti, rom o dell’est Europa, brutti ceffi e molto aggressivi, che poco prima avevano minacciato le guardie giurate”, ha detto ad AdnKronos. Personaggi che avevano “già incontrato, ci avevano minacciato verbalmente: sembravano essere più dei ‘capi’ che dei borseggiatori comuni. Di solito si appostano vicino alle macchinette per i biglietti, per rubare i bancomat ai turisti”. Sull’aggressione indagano gli agenti del commissariato Borgo.
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