Contrabbando sigarette: in Italia due impianti fermati per un danno UE da 160 milioni
Bruxelles – Due fabbriche capaci di produrre 4 milioni di sigarette al giorno sono state sequestrate dalla Procura europea (EPPO). Il centro produttivo dell’organizzazione, che realizzava prodotti di contrabbando, si trovava a Pomezia, a pochi chilometri da Roma, in uno stabilimento di oltre 4.000 metri quadrati. Gli ufficiali della Guardia di Finanza di Roma, una volta entrati, hanno trovato 27 tonnellate di sigarette, 19 tonnellate di tabacco oltre a 134 pallet di materiali per il confezionamento. Il secondo capannone sequestrato è quello di Ferentino, in provincia di Frosinone ed aveva lo scopo di impacchettare le sigarette e smistarle in giro per l’Europa.
I sospettati, in totale sette, forse erano consapevoli di essere stati localizzati, per questo hanno utilizzato jammer e rilevatori di frequenza per eludere il rilevamento da parte della polizia. Ora i truffatori dovranno rispondere dell’accusa di detenzione di prodotti di contrabbando di tabacco e contraffazione di marchi. I soggetti sono di nazionalità bulgara e ucraina.
La Procura europea, in sinergia con quella italiana, ha il compito di accertare condotte illecite che ledono gli interessi finanziari dell’Unione europea. In questo caso, la frode è legata al mancato pagamento delle imposte sulla vendita di sigarette: un danno stimato dall’EPPO in circa 160 milioni di euro in tasse e accise non versate. Nei due impianti si producevano infatti sigarette per un valore di 700.000 euro al giorno, pari a 240 milioni di euro all’anno.
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