Due giornate dedicate al Teroldego nel suo territorio d’origine

Siamo nell’ambito del vino, e quindi nessuno si accigli se partiamo da un termine francese, anche perché è quello che si è imposto a livello planetario per identificare un concetto capitale: quello del legame che si crea tra il complesso delle caratteristiche fisiche di un territorio (altitudine, composizione del terreno, clima), la sua storia, la comunità che lo abita e un prodotto enologico che lì trova il miglior ambiente possibile per il suo sviluppo e valorizzazione. Esatto, il terroir. Termine che tra l’altro si è diffuso agevolmente anche in settori diversi da quello enologico, dagli spirits ai formaggi, dal caffè al cioccolato, persino al grano.
Torniamo all’enologia e ci spostiamo in una zona dove questo legame tra territorio e vino è talmente forte e identitario da diventare anche lessicalmente univoco: dici Piana Rotaliana e dici Teroldego, dici Teroldego e l’aggettivo rotaliano va di conserva. Esistono anche bottiglie di Teroldego prodotte in altre zone, ad esempio in Veneto o in Toscana, ma si tratta di casi ancora sporadici. È infatti in quella parte pianeggiante del Trentino, nei vigneti di Mezzolombardo, Mezzocorona e Grumo (San Michele all’Adige), che questo vitigno autoctono rende al meglio. La sua presenza qui è stata documentata a partire dal quattordicesimo secolo, mentre la Denominazione di origine controllata Teroldego Rotaliano è stata approvata nel 1971.

Un vino dall’identità così ben definita che il suo principale evento di celebrazione ha come caratteristica saliente proprio quella di metterlo a confronto e dialogo con altri prodotti di territori vitivinicoli altrettanto importanti e affermati. “Incontro Rotaliani” è una rassegna enoica e culturale organizzata dal Consorzio Turistico Piana Rotaliana Königsberg, si tiene ogni due anni e i prossimi sabato 25 e domenica 26 ottobre saranno le giornate dedicate alla quarta edizione. L’avvio infatti risale al 2019, e la regione chiamata come primo degno interlocutore fu la Borgogna, alla quale sono seguite poi la Rioja e la zona dell’Etna. Quest’anno il confronto è doppio, perché dedicato al vitigno Syrah e dunque a due delle sue zone di elezione: Cortona, in Toscana, e Côte Rôtie, nella Valle del Rodano.

Il filo di tutti questi intrecci territoriali verrà tratto nel wine talk di inaugurazione, sabato 25 ottobre alle ore 10.00 al Teatro San Pietro di Mezzolombardo: “Vino e paesaggio: storie di viti, radici e territori autentici – Conversazioni tra Piana Rotaliana, Cortona, Etna e Borgogna”, moderato da Luciano Ferraro (ingresso libero senza prenotazione). Gli altri eventi del sabato prevedono poi un walk around tasting a Cantina Martinelli, dalle 15 alle 18, con oltre quaranta etichette in degustazione tra Teroldego Rotaliano e Syrah delle regioni ospiti, accompagnati da assaggi di prodotti gastronomici locali e cocktail a base di grappa, sempre locale naturalmente) (biglietti disponibili online) e poi in serata la cena “Incontri di gusto”, in Cantina Rotari: tre territori, Trentino, Toscana e Francia, nel menu degli chef Barbara Orrù e Paolo Dolzan del ristorante PerBacco, pensato per esaltare i sapori e gli abbinamenti con i vini rotaliani (biglietti online).
La domenica sarà dedicata ai wine lab, sempre su prenotazione. Il primo appuntamento è alle ore 10 in Cantina Rotaliana con “Caccia al territorio: degustazione alla cieca di Syrah e Teroldego”, esperienza condotta dalla wine educator e sommelier Adua Villa che inviterà i partecipanti a riconoscere e confrontare terroir e vini differenti, e poi a intervalli di un’ora si procede con altre degustazioni e incontri di approfondimento in cantina: “Radici comuni, espressioni diverse: dialogo tra Teroldego e Syrah” con il professore Attilio Scienza presso l’azienda agricola Foradori, “Teroldego Reloaded: giovani produttori si raccontano tra calici e assaggi gastronomici” in Cantina Dorigati con Roberto Anesi, wine educator e Miglior Sommelier d’Italia 2017, “Capsula del tempo: il Teroldego ieri e oggi” alla Cantina della Fondazione Edmund Mach con la giornalista Divina Vitale, “L’incontro che non ti aspetti: grappe, formaggi e sigari in degustazione” con il giornalista Francesco Bruno Fadda alla Distilleria Bertagnolli e infine “Teroldego&Syrah: viaggio tra Piana Rotaliana, Cortona e Côte Rôtie, in Cantina Endrizzi con il sommelier e giornalista Andrea Gori.
Sempre per la domenica sono previste anche alcune originali wine experience, come la visita guidata tramite cuffia alla Cantina Donati, la degustazione dedicato all’abbinamento pizza e Teroldego rosato presso l’azienda agricola De Vescovi Ulzbach e il momento artistico dedicato alla scoperta delle sculture di Paolo Colombini tra le vigne dell’azienda agricola De Vigili.

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