Erasmus? Sì, ma questa volta in Italia

Al via la seconda edizione dell’Erasmus italiano: si ampliano gli atenei aderenti al progetto e l’offerta formativa. Università in cui è possibile fare domanda e relative scadenze
L’Università di Pisa dà il via alla seconda edizione dell’Erasmus italiano, il programma di mobilità nazionale pensato per favorire lo scambio di esperienze formative tra atenei italiani.
Il bando per l’anno accademico 2025/2026 è ora disponibile e introduce numerose novità, con l’obiettivo di rendere l’iniziativa sempre più inclusiva e ricca di opportunità per studenti e studentesse, sia di triennale che di magistrale.
Per iscriversi, è necessario inviare la propria candidatura entro e non oltre il 15 luglio all’indirizzo e-mail della Direzione didattica, studenti e internazionalizzazione erasmus.italiano@unipi.it.
Ulteriori informazioni sui requisiti, le scadenze e le modalità di presentazione della domanda sono disponibili nel bando presente online.
Le selezioni avverranno in base a criteri di merito accademico e motivazione analoghi a quelli impiegati per l’Erasmus internazionale. Il soggiorno potrà essere da tre a sei mesi con un contributo mensile per gli aventi diritto di 600 euro.
Il progetto, nato con lo scopo di offrire un’occasione di mobilità all’interno del sistema universitario italiano, si amplia quest’anno sia dal punto di vista geografico che disciplinare.
I corsi di studio disponibili tra triennali e magistrali sono oltre 100, con un’offerta formativa che si amplia rispetto allo scorso anno in tutte le aree disciplinari.
Oltre alle collaborazioni già attive con l’Università di Napoli Federico II, l’Università degli studi di Padova, l’Università degli studi di Pavia, l’Università degli studi Roma Tre e l’Università degli studi di Torino, l’ateneo pisano ha siglato nuove convenzioni con l’Università degli Studi di Brescia, l’Università degli Studi di Palermo e l’Università degli Studi di Cassino.
Lanciato nel 2024, l’Erasmus italiano si è rivelato un’occasione propizia per studenti e studentesse desiderosi di sperimentare un’esperienza universitaria fuori sede mirata all’approfondimento dei loro percorsi di studio e di ricerca, ma restando nel contesto del sistema universitario nazionale.
Da Pisa sono 5 gli studenti e le studentesse che hanno scelto di partire per una delle destinazioni disponibili, mentre sono 18 i ragazzi e le ragazze arrivati nell’ateneo pisano.
Gli atenei aderenti al progetto
Tra gli atenei italiani che hanno aderito all’iniziativa, oltre alla già citata Università di Pisa, emergono anche il Politecnico di Torino, il cui bando è scaricabile online e l’invio della domanda è previsto per il 14 luglio, il Politecnico di Bari, che rivolge l’iniziativa solo agli studenti frequentanti un corso magistrale o a ciclo unico, con scadenza il 15 luglio e il Politecnico di Milano, il cui bando è consultabile qui e il termine per la candidatura è fissato per il 14 luglio.
E ancora, si annoverano l’Università di Trento, il cui termine per l’invio della domanda è fissato per il 14 luglio, l’Università di Brescia, con scadenza l’8 luglio, l’Università Parthenope di Napoli, con termine il 20 luglio, l’Università del Sannio, con termine il 16 di luglio online, l’Università di Cagliari, con termine il 15 luglio, l’Università di Palermo, con scadenza il 21 luglio, L’Università di Pavia, in scadenza il 10 luglio e l’Università del Sannio, con termine il 16 luglio.
Il programma prevede l’erogazione di una borsa di studio per svolgere parte del programma del loro corso di laurea presso un altro ateneo italiano, della durata di minimo 3 mesi fino a un massimo di 6 mesi.
Nel processo di selezione verranno considerati – come per l’Erasmus internazionale – il rendimento accademico, la motivazione e le competenze linguistiche, oltre ad altri criteri specifici indicati nei bandi.
Per gli studenti che hanno presentato domanda e risultassero, in base alla graduatoria, esclusi dalla borsa, è possibile comunque fare richiesta di mobilità con gli atenei indicati nel bando senza usufruire della stessa.
Ulteriori informazioni sono presenti nei bandi dei rispettivi atenei e/o contattando l’indirizzo e-mail di riferimento.
L'articolo Erasmus? Sì, ma questa volta in Italia è stato pubblicato su GreenPlanner Magazine.
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




