Estonia: respinta l’offerta di Rheinmetall di costruire una fabbrica di munizioni

Settembre 27, 2025 - 15:00
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Estonia: respinta l’offerta di Rheinmetall di costruire una fabbrica di munizioni

L’Estonia ha rifiutato l’offerta avanzata dal colosso tedesco degli armamenti Rheinmetall che prevedeva la costruzione di una fabbrica di munizioni sul proprio territorio, ritenendo le condizioni proposte troppo onerose per le finanze pubbliche. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Hanno Pevkur, spiegando che la proposta avrebbe comportato un investimento iniziale consistente da parte dello Stato, senza nemmeno che venisse garantita una quota di maggioranza. L’Estonia ha invece optato per una gara d’appalto pubblica alla quale Rheinmetall non ha partecipato, e che ha attirato l’interesse di diversi produttori internazionali. Secondo Pevkur, gli accordi preliminari con nuovi partner saranno firmati a breve e riguarderanno sia munizioni da 155 millimetri sia esplosivi di vario tipo. “Diversi tipi di produzione di munizioni arriveranno sicuramente in Estonia”, ha dichiarato il ministro. Tuttavia, alcuni esponenti della politica estone, come il deputato Leo Kunnas, hanno espresso preoccupazione per il ritardo accumulato da Tallinn rispetto a Lettonia e Lituania. Più ottimista il presidente dell’Associazione delle industrie della difesa, Taavi Veskimagi, secondo cui la priorità dell’Estonia deve restare lo sviluppo di tecnologie proprie ad alto valore aggiunto e vocazione all’export.

Nel frattempo, la Lettonia ha annunciato un accordo da 275 milioni di euro con Rheinmetall per la costruzione di una fabbrica di munizioni per artiglieria in collaborazione con la Latvian Defense Corporation, che deterrà una quota del 49 per cento. L’avvio della produzione è previsto per la primavera del 2026 e si stima che l’impianto creerà almeno 150 nuovi posti di lavoro, con un potenziale export fino a 3 miliardi di euro l’anno. “La Lettonia diventerà un centro strategico nella catena di approvvigionamento europea”, ha affermato la premier Evika Silina. Rheinmetall, che avrà il 51 per cento della joint venture, ha sottolineato l’importanza di diversificare la produzione bellica in Europa. “Non vogliamo concentrare tutto in Germania, il rischio sarebbe troppo elevato”, ha dichiarato l’amministratore delegato Armin Papperger. La Lettonia ha già in corso un secondo progetto industriale a Iecava per la produzione di munizioni di grosso calibro e sta accelerando anche sul fronte dei veicoli blindati e dei droni in cooperazione con il Regno Unito.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia