Ian Garry e Khamzat spiegano l’incidente nel backstage

Fabrizio Barbera
Ian Garry e Khamzat spiegano l’incidente nel backstage

Ian Garry e Khamzat Chimaev hanno avuto un alterco nel backstage di UFC Qatar. Ora, entrambi hanno dato la loro versione dei fatti.

Sabato scorso è andata in onda una Fight Night in Medio Oriente, precisamente in Qatar. Nel co main event della serata Ian Machado Garry ha sconfitto l’ex campione mondiale Belal Muhammad per decisione unanime.

L’incontro di cartello se lo è invece aggiudicato Arman Tsarukyan vincendo per sottomissione nel secondo round contro Dan Hooker. All’angolo dell’armeno c’era Khamzat Chimaev che ha avuto un diverbio con Garry.

Perché Khamzat e Ian Garry hanno sfiorato la rissa?

Nel post match si vede un video in cui c’è Ian Garry che si sta complimentando con Khamzat Chimaev per l’ottimo lavoro svolto con la preparazione del match di Arman Tsarukyan.

Pacche sulla schiena, strette di mano, un breve dialogo e poi la situazione precipita con Khamzat che spinge l’irlandese. Il campione dei pesi medi perde la calma, ma per fortuna la security evita il contatto fisico.

Ian Garry in conferenza stampa fornisce la sua versione dei fatti: “Mi stavo complimentando con Arman per la bella vittoria ottenuta. Poi sono andato dicendogli ‘Hey campione come stai? Quand’è che ti rivedremo all’opera?’. Lui mi risponde ‘Non lo so fratello, vediamo’. A quel punto mi spinge”.

‘The Future’ prosegue sostenendo che Khamzat sia un bambino: “Si è inserito in mezzo il tipo della sicurezza, altrimenti credo che ci saremmo azzuffati. Ad ogni modo, si è comportato come un ragazzino che non sa gestire la rabbia. Gli ho detto che voleva soltanto rubare i titoli sui giornali, piuttosto che pensare alla vittoria del suo amico. Un giorno lo andrò a prendere”.

Tuttavia, Khamzat Chimaev crede che Ian Garry lo ha provocato: “Mi ha dato due pacche forti sulla schiena. Quello non è il modo per salutare una persona. Vuole semplicemente imitare Conor McGregor, ma non sarà mai come lui. Ian è un combattente di me**a”.

 

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