Torna il tempo di Fur of Love: la label che certifica le pellicce pre-loved, salvandole dalla discarica
Fur of love – la label lanciata da GreenPlanner nel 2022 – ha ormai “autocertificato” migliaia di capi d’epoca in pelle e pelliccia che sono stati salvati dalla discarica e possono essere vestiti orgogliosamente come simbolo di affetto per i propri cari, ma anche per l’ambiente
Le prime avvisaglie del clima invernale cominciano ad arrivare: le temperature si abbassano, pioggia ghiacciata e nevischio raffreddano ulteriormente le nostre giornate. Ma, come soleva dire Robert Baden-Powell (il fondatore degli scout) “non esistono cattive stagioni, solo abbigliamenti non adeguati“.
In queste giornate vestire un capo caldo e avvolgente aiuta: un tempo si usavano le pellicce. Una cosa oggi considerata inaudita – giustamente – ma che, rispetto ai capi in pelliccia ereditati da nomme e zie e rimasti nell’armadio, ha un risvolto affettivo e anche sostenibile.
Fur of Love (Fol) è l’etichetta nata quindi per salvare le pellicce pre-loved da oblio, discariche e inceneritori, scoperchiando un vero e proprio dilemma affettivo e ambientale: cosa fare della vecchia pelliccia, magari ereditata e, soprattutto, realizzata in un’epoca nella quale c’era poca consapevolezza delle tematiche ambientaliste e animaliste?
Se la butto inquino, se la indosso mi sento in colpa. Non dobbiamo invece condannarle, dobbiamo portarle con affetto e orgoglio, ma possiamo anche farne upcycling, trasformando quello che prima era un cappotto in una borsa, un gilet, un cuscino e, perché no, anche in un tappeto.
L’iniziativa è stata lanciata da GreenPlanner in occasione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti del 2022: Fur of Love (Fol), etichetta green, esprime e potenzia il valore etico che sostiene la campagna europea di contrasto alla produzione di rifiuti: le pellicce ereditate da mamme e nonne – capi d’epoca che spesso restano inutilizzate negli armadi – sono frutto di coscienza di un mercato della moda e di una sensibilità ambientale diverse.
Infatti, la label Fur of Love permette di esprimere chiaramente questo concetto: questa pelliccia è vecchia e noi vogliamo indossarla al meglio. Dal momento che non si può tornare indietro, recuperare una pelliccia significa onorare gli animali che sono stati sacrificati e, insieme, sensibilizzare nuove e vecchie generazioni al rispetto delle risorse.
Fur of Love: sostenibilità, upcycling, design e second hand
Oggi, dopo tre anni di gestazione e di disseminazione del progetto, Fur of Love è stata adottata da migliaia di persone in tutta Italia (se siete interessati potete richiederla compilando questo form online – il suo costo è di 7 euro, spese di spedizione comprese) proprio per sottolineare che il riuso di un prodotto del secolo scorso è per loro sinonimo di profondo rispetto per il Pianeta, gli animali e anche per gli affetti: perché riutilizzo significa rinnovato valore.
Chiunque scelga di aderire alla campagna potrà cucire la label sul proprio capo in pelliccia e certificarlo Fur of Love (Fol), esplicitando il fatto che il sacrificio del secolo scorso (le Fur of Love sono esclusivamente pellicce prodotte prima del 2000) non finirà in un armadio né in discarica.
Per tutte le pellicce – certificate Fur of Love – chiuse negli armadi è anche possibile trovare un nuovo proprietario grazie alla reimmissione sul mercato come second hand.
L’importante è credere in un’economia diversa da quella attuale (il classico circolo vizioso compro-uso-butto) che tuteli economia, ambiente e persone, creando questa volta un circolo virtuoso potenzialmente infinito: compro-uso-riciclo, riuso, trasformo.
L'articolo Torna il tempo di Fur of Love: la label che certifica le pellicce pre-loved, salvandole dalla discarica è stato pubblicato su GreenPlanner Magazine.
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