Fidanzati morti a Policoro, una perizia può riaprire il caso dopo 37 anni: “Duplice omicidio mascherato da incidente”

Ottobre 2, 2025 - 22:00
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Fidanzati morti a Policoro, una perizia può riaprire il caso dopo 37 anni: “Duplice omicidio mascherato da incidente”

Altro che incidente domestico. Dietro la morte di Luca Orioli e Marirosa Andreotta, la coppia di giovani trovati morti il 23 marzo del 1988 in una villetta di Policoro, cittadina nel Materano, in Basilicata, affacciata sullo Jonio, ci sarebbe in realtà un duplice omicidio.

Ne sono convinti i familiari di Luca Orioli, che hanno commissionato una perizia criminologica che non lascerebbe dubbi: sui corpi dei due ragazzi vi sarebbero segni di violenza, colpi alla nuca e quella che viene definita manipolazione della scena del crimine, ovvero la villetta di proprietà della famiglia Andreotta.

Per questo l’avvocato Antonio Fiumefreddo, legali degli Orioli, martedì 30 settembre ha depositato alla Procura generale di Potenza un’integrazione documentale per chiedere l’avocazione delle indagini sulla morte dei due giovani 21enni, dopo l’ennesimo rigetto della Procura sulla riapertura del caso.

Ufficialmente Luca e Marirosa, rientrati dall’università da pochi giorni, sarebbero deceduti per cause accidentali, folgorazione o intossicazione da monossido di carbonio, con i corpi trovati nel bagno della villetta. Tesi questa sempre respinta dalla madre di Luca Orioli, Olimpia Fuina, che nel corso degli anni ha sempre chiesto di approfondire le indagini sulla morte del figlio: questo ha spinto gli inquirenti nel passato alla riesumazione dei corpi e a una nuova perizia che – pur senza prove definitive, come ricorda il Corriere del Mezzogiorno – ipotizzò la possibilità di un omicidio.

Ma cosa hanno in mano i familiari di Orioli? L’avvocato Fiumefreddo ha consegnato alla Procura generale di Potenza una serie di atti basati sulla perizia criminologica e medico-legale del professore Francesco Bruno e del suo collegio di specialisti: un lavoro che escluderebbe l’ipotesi di morte accidentali della coppia di fidanzati, evidenziano invece la presenza di lesioni violente sui corpi. Si tratterebbe, riferisce il Corriere del Mezzogiorno, di un colpo alla nuca per Marirosa, un trauma ai genitali per Luca e varie ecchimosi al volto e al collo, oltre alla presenza di schiuma polmonare, un segno tipico dell’annegamento. Ma il legale ha parlato anche di testimoni a conoscenza dei fatti.

“Dalla perizia emerge con chiarezza che Luca e Marirosa non morirono per un incidente, ma furono vittime di un duplice omicidio mascherato da tragedia domestica“, è l’accusa del legale. “Dopo quasi quarant’anni – spiega Fiumefreddo – lo Stato deve finalmente alle famiglie un accertamento pieno della verità e delle responsabilità”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia