In Calabria studenti a lezione d’impresa, voleranno in Silicon Valley

Roma, 1 set. (askanews) – Si chiama “Careviva” il progetto vincitore delle borse di studio nella Silicon Valley assegnate a conclusione della summer school “Si può già fare” dell’associazione ‘L’orodicalabria’: il suo obiettivo è quello di accompagnare le famiglie nel percorso che porta all’adozione dei bambini, aiutandole ad affrontare e superare tutte le difficoltà che spesso costringono ad abbandonare l’idea di diventare genitori. Grazie al sostegno di Innovit, i 4 studenti universitari calabresi voleranno per due settimane di full immersion nelle realtà più innovative della California, dove potranno trasformare la loro idea in progetti reali.
“Ma siete tutti vincitori, anche se senza biglietto aereo. Siete tutti un pezzo importante della nuova Calabria, collaboreremo”, ci ha tenuto a spiegare il direttore scientifico Francesco Verderami rivolgendosi agli altri 20 studenti universitari che hanno animato la seconda edizione dell’iniziativa, che anche quest’anno si è svolta a Belvedere Marittimo (Cs). “Il futuro, anche il nostro, è nelle mani delle ragazze e dei ragazzi della Calabria, oggi c’è la consapevolezza di una capacità imprenditoriale, è quella che vogliamo mettere in campo”, ha sottolineato il presidente dell’associazione ‘L’orodicalabria’ Ernesto Magorno.
Suddivisi in sei gruppi di lavoro per quattro giorni – dal 28 al 31 agosto – i 24 studenti che hanno partecipato alla summer school hanno elaborato altrettanti progetti in diversi campi e ora potranno essere inseriti tra le start up che l’incubatore dell’Università della Calabria accompagna nel loro percorso di crescita. Percorsi di successo come dimostrano le esperienze raccontate durante i talk serali che hanno accompagnato l’iniziativa da chi, prima di loro, è riuscito a realizzare il proprio sogno d’impresa, aziende e start up oggi conosciute anche oltre i confini nazionali.
“La Calabria ha l’occasione per trasformarsi da periferia a frontiera”, è la previsione del rappresentante di Innovit Pasquale Scaramuzzino, è stato lui ad offrire le borse di studio nella Silicon Valley: “Toccherete con mano quello che si può fare – ha spiegato ai 4 studenti vincitori – avrete interlocuzioni con i Ceo di grandi imprese, insomma da spettatori diventerete ‘spettattori'”. Protagonisti, dunque, come i padri di GipStek, una start up calabrese che ha mosso i primi passi nel 2013 mettendo a punto un sistema di geolocalizzazione col quale è poi sbarcata addirittura in Giappone: qui, assieme a Ntt Data si è aggiudicata l’appalto di un aeroporto, al quale si è aggiunto quello di Malpensa in Italia oltre ad altri clienti del calibro di Autostrade, per citare qualch esempio. A loro è stata assegnata la prima edizione del “premio L’orodicalabria”, un ulivo calabrese in ferro e bronzo realizzato dal maestro Cosimo Allera, che l’associazione ha scelto di consegnare agli imprenditori che si distinguono per la loro attività.
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