In Francia il francobollo profuma di croissant

Altro che lettere profumate di lavanda: in Francia hanno deciso che la posta doveva avere aroma di burro. L’8 ottobre La Poste ha presentato un francobollo speciale da 2,10 euro che, se strofinato, sprigiona l’aroma del croissant. Lanciato in occasione della Giornata mondiale del francobollo, il gadget filatelico è stato subito ribattezzato “croissant stamp” e ha fatto il giro dei media globali.

France24 ha raccontato la novità come un’operazione che unisce filatelia e patrimonio gastronomico; The Times lo ha definito «l’omaggio più patriottico mai spedito»; la CNN ha titolato che “la Francia mette in busta il profumo del suo simbolo più amato”. Nel frattempo, su Instagram e TikTok spopolano i video di chi lo strofina davanti alla fotocamera come fosse un profumo da collezione, con hashtag come #CroissantStamp e #FrenchPostGoals.

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Non è la prima volta che la filatelia francese gioca con l’olfatto: già lo scorso anno aveva fatto discutere il francobollo alla baguette. Ma stavolta la scelta è più pop: il croissant è insieme rito quotidiano e cliché internazionale, capace di evocare Parigi al risveglio o la pausa veloce al bistrot.

Per i curiosi: il francobollo non è solo da collezione, è valido anche per le spedizioni internazionali, come conferma The Local. E, soprattutto, si può acquistare anche online sul sito ufficiale di La Poste, il France Philately Store, che dichiara la possibilità di spedizione mondiale. Nei Termini e Condizioni si legge che sono previste consegne tracciate internazionali e che per i Paesi dell’UE (Italia inclusa) non ci sono dazi aggiuntivi: in pratica, con qualche euro in più per la spedizione, il francobollo burroso può arrivare fino alla cassetta della posta di Milano o Palermo.

C’è chi lo trova geniale, chi già teme l’arrivo di versioni all’odore di escargot, e chi sogna un’intera collezione di “profumi gastronomici” da annusare in salotto. Quel che è certo è che il francobollo al croissant ha centrato l’obiettivo: far parlare di sé ben oltre i confini della filatelia, trasformandosi in un fenomeno virale e, soprattutto, pop.

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