Italia-Lettonia: rafforzata la collaborazione nel settore fintech, opportunità e regole per mercato sicuro

Ottobre 14, 2025 - 07:30
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Italia-Lettonia: rafforzata la collaborazione nel settore fintech, opportunità e regole per mercato sicuro

Meno burocrazia, più mercato unico. È questa la direzione in cui si muove l’Europa del fintech, e la Lettonia si candida a diventare una delle sue capitali, tra innovazione e nuove regole europee, come emerso dalla tavola rotonda “Building Stronger and More Sustainable Relations between Latvia and Italy in Fintech Domain”, ospitata dall’ambasciata di Lettonia a Roma. L’incontro, promosso dall’Agenzia lettone per gli investimenti e lo sviluppo insieme al Fintech District e all’ambasciata di Lettonia, ha riunito istituzioni e imprese per rafforzare la collaborazione tra i due Paesi. A margine, Marine Krasovska, responsabile del dipartimento Fintech della Latvijas Banka, e l’imprenditore e politico Reinis Znotins hanno illustrato le opportunità e le sfide del settore dopo l’entrata in vigore delle nuove normative europee MiCA (Markets in Crypto-Assets) e Dora (Digital Operational Resilience Act). Il mercato baltico “è di per sé già molto innovativo”, ha spiegato Krasovska. Negli ultimi anni, “abbiamo osservato una crescita significativa nell’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, i servizi cloud e gli strumenti digitali per i pagamenti”.

A sostegno di questo sviluppo, la Latvijas Banka ha creato due strumenti chiave: l’Innovation Hub e il Regulatory Sandbox. “Abbiamo messo a disposizione delle fintech un luogo – anche virtuale – dove possono testare il proprio modello di business e capire se è conforme alla normativa europea”, ha affermato Krasovska. “Per le startup è una grande opportunità per validare la propria idea e capire se ‘volerà’ o meno, perché si può avere un’idea di business fantastica ma non essere familiari con la complessa regolamentazione europea”, aggiunge. L’Innovation Hub consente alle imprese di ricevere consulenza da esperti della banca centrale su aspetti normativi e operativi, mentre il Sandbox “è pensato per testare servizi innovativi molto specifici, che non sono mai stati offerti prima sul mercato”. Oltre a questi strumenti, Latvijas Banka “offre ai fornitori di servizi di pagamento non bancari – ossia istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica autorizzati in Europa – la possibilità di connettersi direttamente al sistema di pagamento Eks della banca centrale. L’Eks garantisce l’esecuzione dei pagamenti in tutta l’area Sepa, che comprende i paesi dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo”.

Al contempo, le nuove regole europee rappresentano “un passaggio cruciale per il consolidamento del fintech nel continente”, come spiegato da Reinis Znotins, secondo cui la regolamentazione MiCA, approvata dal Parlamento europeo il 20 aprile 2023, “ha chiarito definitivamente che i fornitori di servizi legati alle criptovalute e le criptovalute stesse sono legittimi”. “Non c’è più quella nuvola di dubbio del tipo ‘è legale o non è legale?’, ora l’Unione europea ha detto chiaramente: sì, è legale, e ha fornito un quadro di regole da seguire”, ha osservato Znotins. La novità più rilevante, aggiunge, è che “le aziende potranno ottenere una sola licenza in uno Stato membro e offrire liberamente i propri servizi in tutto il mercato europeo. Prima era necessario ottenere più licenze in diversi Paesi; ora è sufficiente una sola autorizzazione, ad esempio in Lettonia o in Italia, per operare anche in Francia o Germania”. Un cambiamento che, secondo l’imprenditore lettone, “riduce notevolmente la burocrazia e rafforza il mercato unico, come ha detto Mario Draghi: meno burocrazia e più mercato comune”. Znotins ha, inoltre, sottolineato come la Lettonia si stia posizionando come punto di riferimento per le imprese fintech europee. “Le aziende italiane hanno l’opportunità di aprire una sede a Riga e, con una licenza MiCA, e da lì servire tutto il Nord Europa – Scandinavia e Paesi baltici”, ha ricordato.

Nel quadro della stessa normativa MiCA, la Banca di Lettonia “sta lavorando per agevolare ulteriormente l’attività delle imprese innovative”. In Lettonia, a detta di Znotins, “è già possibile versare il capitale sociale di un’azienda in criptovaluta: siamo l’unico Paese in Europa dove questo è possibile”. Inoltre, “stiamo sviluppando un’iniziativa che consentirà alle imprese di pagare alcune tasse in criptovaluta, che poi verranno convertite in euro dallo Stato”. Queste innovazioni, sottolinea, “offrono nuove opportunità per le imprese internazionali che vogliono operare in modo flessibile e digitale”. Sia Krasovska che Znotins hanno ribadito l’importanza della sicurezza informatica come fondamento della fiducia nel sistema finanziario. “La nuova regolamentazione Dora, entrata in vigore a dicembre 2024, è fondamentale per il settore finanziario”, ha affermato Krasovska. “Non importa se si tratta di una grande banca o di una startup: ogni operatore deve dimostrare di avere un sistema di sicurezza adeguato e procedure solide di gestione del rischio e degli incidenti”.

La responsabile del dipartimento di supervisione della Banca di Lettonia ha avvertito che “un singolo incidente informatico può mettere in discussione l’intero sistema finanziario, perché i clienti finali valutano il settore nel suo complesso. La sicurezza deve essere una priorità sin dal primo giorno di attività”. Anche Znotins ha ricordato che le imprese che operano sotto la regolamentazione MiCA “devono essere conformi anche al regolamento Dora, che definisce le procedure di sicurezza digitale e informatica. Non è semplice, perché richiede risorse e specialisti, ma è necessario per garantire una protezione efficace dei clienti”, ha spiegato. “Oggi le nuove regole non sono solo un vantaggio per le aziende ma assicurano anche che i consumatori siano tutelati in modo più solido e trasparente”. La tavola rotonda tenuta a Roma si inserisce nel quadro delle iniziative volte a rafforzare la cooperazione economica e tecnologica tra Lettonia e Italia nel settore dell’innovazione finanziaria. Come ha sottolineato Krasovska, “oggi la vera sfida per le fintech europee è unire innovazione e compliance: solo così potranno crescere in un mercato sempre più competitivo e regolamentato”.

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