Libia: sequestrate oltre due milioni di pillole narcotiche al confine sud-occidentale
Le pattuglie della Regione militare libica del Gebel Gharbi, una delle principali aree dell’Ovest libico, hanno sequestrato oltre 2,19 milioni di pillole narcotiche nel corso di un’operazione condotta nella zona della Hamada occidentale, altopiano desertico che si estende al confine con l’Algeria e rappresenta uno dei principali corridoi del contrabbando nel Sahara centrale. Lo riferisce la stessa Regione militare in una nota, precisando che il carico era “destinato a inondare il Paese di una sostanza pericolosa” e che l’intervento ha portato anche all’arresto di cinque presunti trafficanti di nazionalità non libica. Secondo il comunicato, l’operazione rientra nelle attività condotte regolarmente dalle unità di frontiera per il contrasto al contrabbando e alla criminalità organizzata lungo la fascia meridionale, un corridoio utilizzato sia dalle reti di traffico di esseri umani sia dai gruppi impegnati nel commercio illegale di armi e stupefacenti. La Regione militare ha ribadito il proprio “impegno a contrastare con fermezza ogni minaccia alla sicurezza nazionale e alla sicurezza dei cittadini”, invitando la popolazione locale a collaborare con le autorità e a segnalare eventuali attività sospette “a sostegno degli sforzi di mantenimento della stabilità”.
L’area dell’operazione si trova a circa 350-450 chilometri a sud-ovest di Tripoli, in un settore scarsamente popolato, caratterizzato da piste desertiche che collegano la Libia all’Algeria e al Niger. Il Gebel Gharbi, che in arabo significa “Montagna Occidentale”, è una vasta regione collinare che si estende a sud della Tripolitania. Amministrativamente e militarmente rappresenta un importante cordone di sicurezza tra la fascia urbana costiera – dove si concentra la popolazione e il potere politico – e il deserto sahariano, teatro di attività di traffico transfrontaliero. La sua estensione e la sua posizione ne fanno uno dei principali settori di vigilanza del Governo di unità nazionale. La Hamada occidentale, parte libica dell’altopiano roccioso che si estende dalla Libia all’Algeria e fino al nord del Niger, è da anni considerata una delle rotte più utilizzate da reti criminali attive nel traffico di droga, carburante, armi e migranti. La frontiera libico-algerina, lunga circa 1.000 chilometri, attraversa proprio questa zona, priva di infrastrutture e difficile da controllare, nonostante la presenza di pattuglie mobili e avamposti militari.
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