L’oasi dell’anima, un borgo d’arte tra silenzio e natura incontaminata: perfetto per un weekend autunnale

Un piccolo borgo incastonato tra i boschi alpini, dove l’arte incontra il silenzio e il tempo sembra rallentare.
Ci sono luoghi che non hanno bisogno di luci né di clamore per incantare. Basta il fruscio delle foglie d’autunno, il profumo del legno e la pietra scaldata dal sole. Questo borgo, che un tempo rischiava l’abbandono, oggi vive una seconda vita grazie all’arte e al coraggio di chi ha creduto che anche tre abitanti possano custodire un mondo intero. Non è un villaggio turistico, né una meta da cartolina: è un’oasi di anima e silenzio, perfetta per chi cerca autenticità.
Arrivare in questo borgo è come attraversare una soglia invisibile. Le viuzze di Valleggia sono in pietra e non portano solo da una casa all’altra, ma conducono dentro racconti sospesi. Murales, sculture in legno e installazioni spuntano qua e là, tra un cortile e un antico lavatoio, quasi a dialogare con chi passa. L’antica casa di un artista visionario, oggi trasformata in studio-museo, custodisce quadri, sculture e scritti che raccontano una vita intera spesa a ridare voce a pietre mute. Ogni angolo è diventato esposizione, ogni muretto un pezzo di memoria.
Un borgo che respira natura
L’autunno è forse la stagione più affascinante per viverlo. Le foglie dei castagni tingono di oro i sentieri, i faggi e le betulle si piegano al vento, e il silenzio si fa quasi sacro. Da qui partono diversi cammini che si snodano tra boschi e pascoli alpini. C’è il percorso che porta verso Montescheno, tra panorami che si aprono all’improvviso; oppure quello che conduce al Colle della Forcola, con viste che lasciano senza parole. Camminare diventa meditazione, ogni passo un invito a lasciarsi alle spalle la frenesia.
Chi sceglie di trascorrere qui un fine settimana non deve aspettarsi piazze piene o locali notturni. Qui la bellezza sta altrove. Si può:
- esplorare le opere d’arte diffuse per il borgo, come in una mostra a cielo aperto;
- fermarsi al fontanile e lasciarsi cullare dallo scorrere lento dell’acqua;
- sedersi accanto a un vecchio forno restaurato e immaginare la vita di un tempo;
- fotografare i colori autunnali che avvolgono la Valle Antrona;
- concedersi una giornata di trekking leggero tra boschi e ruderi alpini.
La sera, se ci si ferma nelle vicinanze, il cielo limpido regala stelle nitide, lontane da qualsiasi inquinamento luminoso. È il genere di spettacolo che fa capire quanto sia prezioso il silenzio. Il borgo è raggiungibile solo a piedi, con una breve camminata che parte da Montescheno. Non troverete bar o ristoranti, quindi è bene portare con sé acqua e qualche snack. A pochi chilometri ci sono strutture ricettive semplici ma accoglienti, ideali per chi vuole fermarsi senza fretta.
In questo angolo remoto, ogni pietra parla e ogni passo riconnette con ciò che conta davvero. Non serve molto: basta arrivare, respirare e lasciarsi sorprendere dal silenzio che, qui, non è mai vuoto ma pieno di vita.
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