Lunedì della I settimana di Avvento

Novembre 17, 2025 - 11:00
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Lunedì della I settimana di Avvento

ALL’INGRESSO
«Venite, benedetti dal Padre mio – dice il Signore –.
In verità vi dico:
ogni volta che avete usato misericordia
con uno dei miei fratelli più piccoli,
l’avete fatto a me».

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, che a santa Elisabetta [di Ungheria] hai dato la grazia di riconoscere e onorare Cristo nei poveri, concedi a noi, per sua intercessione, di servire con instancabile carità coloro che si trovano nella sofferenza e nel bisogno.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

EZECHIELE 1, 1-12
Lettura del profeta Ezechiele

In quei giorni. Ezechiele disse: «Nell’anno trentesimo, nel quarto mese, il cinque del mese, mentre mi trovavo fra i deportati sulle rive del fiume Chebar, i cieli si aprirono ed ebbi visioni divine. Era l’anno quinto della deportazione del re Ioiachìn, il cinque del mese: la parola del Signore fu rivolta al sacerdote Ezechiele, figlio di Buzì, nel paese dei Caldei, lungo il fiume Chebar. Qui fu sopra di lui la mano del Signore. Io guardavo, ed ecco un vento tempestoso avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di metallo incandescente. Al centro, una figura composta di quattro esseri animati, di sembianza umana con quattro volti e quattro ali ciascuno. Le loro gambe erano diritte e i loro piedi come gli zoccoli d’un vitello, splendenti come lucido bronzo. Sotto le ali, ai quattro lati, avevano mani d’uomo; tutti e quattro avevano le proprie sembianze e le proprie ali, e queste ali erano unite l’una all’altra. Quando avanzavano, ciascuno andava diritto davanti a sé, senza voltarsi indietro. Quanto alle loro fattezze, avevano facce d’uomo; poi tutti e quattro facce di leone a destra, tutti e quattro facce di toro a sinistra e tutti e quattro facce d’aquila. Le loro ali erano spiegate verso l’alto; ciascuno aveva due ali che si toccavano e due che coprivano il corpo. Ciascuno andava diritto davanti a sé; andavano là dove lo spirito li sospingeva e, avanzando, non si voltavano indietro».

SALMO Sal 10 (11)

La tua gloria, Signore, risplende nei cieli.

Il Signore sta nel suo tempio santo,
il Signore ha il trono nei cieli.
I suoi occhi osservano attenti,
le sue pupille scrutano l’uomo. R

Il Signore scruta giusti e malvagi,
egli odia chi ama la violenza.
Brace, fuoco e zolfo farà piovere sui malvagi;
vento bruciante toccherà loro in sorte. R

Giusto è il Signore,
ama le cose giuste;
gli uomini retti
contempleranno il suo volto. R

PROFETI Gl 1, 1. 13-15
Lettura del profeta Gioele

Parola del Signore, rivolta a Gioele, figlio di Petuèl. Cingete il cilicio e piangete, o sacerdoti, urlate, ministri dell’altare, venite, vegliate vestiti di sacco, ministri del mio Dio, perché priva d’offerta e libagione è la casa del vostro Dio. Proclamate un solenne digiuno, convocate una riunione sacra, radunate gli anziani e tutti gli abitanti della regione nella casa del Signore, vostro Dio, e gridate al Signore: «Ahimè, quel giorno! È infatti vicino il giorno del Signore e viene come una devastazione dall’Onnipotente».

VANGELO Mt 4, 18-25
Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Mentre il Signore Gesù camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono. Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.

DOPO IL VANGELO  
Ringraziamo il Signore per la sua misericordia
e per i suoi prodigi a favore degli uomini.
Offriamo a lui sacrifici di lode.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Padre santo, che ci hai mandato il tuo Unigenito a proporci la tua misericordia come ideale di vita, donaci di tendere all’alta mèta con la costanza di santa Elisabetta di Ungheria e di conseguire la corona di gloria che anche a noi, da giusto giudice, hai preparato.
Per Cristo nostro Signore. Amen

SUI DONI
Accogli i nostri doni, o Dio di misericordia, in questo memoriale dell’immenso amore del tuo Figlio e, per i meriti e le preghiere di santa Elisabetta di Ungheria confermaci nella generosa dedizione a te e ai fratelli.
Per Cristo nostro Signore. Amen

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Nella grandezza della tua bontà e nella tua paterna giustizia fai sorgere il sole sui buoni e sui malvagi e fai scendere la pioggia sul campo dei giusti e degli ingiusti. Tu hai coronato santa Elisabetta di Ungheria perché il suo cuore misericordioso l’aveva resa simile a te e le hai dischiuso le porte del tuo regno eterno, preparato prima della costituzione del mondo per coloro che sanno vedere il Cristo nei poveri e nei piccoli.
Uniti a questa tua serva beata, con gli angeli e con i santi eleviamo unanimi alla tua maestà l’inno di adorazione e di gloria: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE
«Nessuno ha un amore più grande di questo
– dice il Signore –:
dare la vita per i propri amici».

ALLA COMUNIONE
Camminiamo nella carità,
come anche Cristo ci ha amato
e ha dato se stesso per noi,
offrendosi in sacrificio di soave profumo.

DOPO LA COMUNIONE
O Padre, che in questa celebrazione ci hai fatto tuoi commensali, donaci di imitare l’esempio di santa Elisabetta di Ungheria, che si consacrò a te con perfetta dedizione e si prodigò instancabilmente per il bene del tuo popolo.
Per Cristo nostro Signore. Amen

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia