Maratoneti morti nel sonno, l’indagine sui certificati medici: il giallo di Alberto e Anna deceduti a pochi giorni di distanza

Per la morte dei podisti Alberto Zordan, 48 anni di Sovizzo (Vicenza) e Anna Zilio, 39 anni di Marano (Vicenza), entrambi tesserati con la stessa società sportiva, la Team Km Sport di San Martino Buon Albergo (Verona), le Procure indagano sui certificati medici presentati.

È questa la pista attualmente seguita dagli investigatori di Vicenza e Verona in merito alla morte dei due runners, morti a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro per un malore improvviso nel sonno.

Anna Zilio è stata trovata morta il 14 ottobre scorso dal padre che non ricevendo risposta aveva allertato polizia e i vigili del fuoco che hanno poi fatto la scoperta nel suo appartamento di Verona. “La famiglia vuole chiarezza, ha la necessità di comprendere le cause che hanno portato al decesso – spiega l’avvocato Marco Pezzotti, che tutela i parenti di Zilio – un dolore enorme per i familiari e per questo si vogliono risposte precise attendendo l’esito dell’indagine”.

Passano poche settimane e il “collega” podista Alberto Zordan viene rinvenuto senza vita in casa, nella notte tra sabato primo novembre e domenica 2 novembre, a Sovizzo. Zordan in questo periodo si stava allenando in preparazione di un appuntamento podistico particolarmente sentito, ovvero la maratona di Valencia del 7 dicembre prossimo. “Era una persona che non si arrendeva mai, un vero samurai”, ha raccontato alla stampa locale l’amico Paolo Fongaro, con cui aveva condiviso vent’anni di lavoro e amicizia.

Su entrambe le salme è stata effettuata l’autopsia: come precisato dalla procura berica è stato disposto un un esame diagnostico con il prelievo di tessuti, oltre ad un approfondimento sui liquidi biologici.

Su delega della Procura inoltre la polizia ha effettuato approfondimenti sui certificati medici agonistici, obbligatori per poter partecipare alle competizioni sportive a cui Zordan e Zilio partecipavano da tesserati alla Team Km Sport, negozio specializzato per runner e insieme società amatoriale di marciatori, maratoneti, ciclisti e appassionati di triathlon.

Nel mirino è finito uno studio medico, dove è stato acquisito un documento risalente al 2021 sull’attività agonistica di Anna Zilio. Secondo quanto riferisce l’Ansa, la 38enne ex avvocato era stata fermata per alcuni problemi fisici proprio in quell’anno, mentre Zordan sarebbe stato in regola con i certificai.