Migliaia di morti per il ciclone Ditwah. Denuncia il Wwf: «Catastrofi climatiche ancora fuori dalle agende politiche»

Dicembre 4, 2025 - 00:30
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Migliaia di morti per il ciclone Ditwah. Denuncia il Wwf: «Catastrofi climatiche ancora fuori dalle agende politiche»

Il bilancio delle vittime provocate dal passaggio del ciclone Ditwah ha raggiunto livelli drammatici: 1.300 morti e 3 milioni di sfollati vengono segnalati nelle ultime ore in Indonesia, Sri Lanka e Thailandia, con ingenti danni provocati anche in Vietnam, Malesia e Filippine. Le popolazioni sono state colpite pesantemente da alluvioni, inondazioni e frane. Una tragedia che, denuncia il Wwf, impone ai governi di intervenire sulle vere cause della crisi climatica e di mettere fine alle pratiche di deforestazione, che amplificano la frequenza e la severità degli eventi climatici estremi. «Ancora una volta davanti ai nostri occhi, ma fuori dalle agende dei governi, c’è l’urgenza di agire contro la crisi climatica abbandonando i combustibili fossili e mettendo fine alla deforestazione», ribadisce l’associazione ambientalista. «Gli esperti ci dicono che i sistemi tropicali, tifoni, uragani o cicloni tropicali, stanno producendo molta pioggia a causa del riscaldamento dell'atmosfera e dell'oceano, che alimenta queste tempeste – sottolinea il Panda – Un recente studio di attribuzione condotto dal Grantham Institute for ClimateChange and the Environment utilizzando il modello Imperial College Storm Model (IRIS) ha rilevato che il cambiamento climatico ha aumentato di circa il 10,5% la quantità di pioggia del tifone Fung-wong, che ha colpito le Filippine il mese scorso».

Anche in Asia, come in altre regioni del mondo, l’opinione pubblica critica la scarsa preparazione e attenzione da parte dei governi verso gli effetti della crisi climatica per comunità e persone. Per il Wwf, è urgente rimuovere le cause, segnatamente uso dei combustibili fossili e deforestazione, e contemporaneamente affrontare il danno già fatto, cioè l’aumento di frequenza, intensità e rischi dei fenomeni estremi provocati dal cambiamento climatico.

Questi fenomeni arrivano dieci giorni dopo che la Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima (Cop30) in Brasile si è conclusa senza fornire le risposte che i paesi colpiti dai danni dei cambiamenti climatici hanno ripetutamente chiesto, vale a dire i finanziamenti anche per prevenire e far fronte ai disastri, nonché un percorso per transitare fuori dai combustibili fossili.

L’Indonesia, colpita in questi giorni da piogge monsoniche e tempesta tropicale, è uno dei luoghi più rappresentativi del ciclone ecologico provocato dalla combinazione di crisi climatica e distruzione delle foreste tropicali. Dagli anni ’90 l’Indonesia ha perso un quarto della sua copertura forestale e solo nel 2024 oltre 240.000 ettari di foresta primaria sono andati perduti.

Denuncia il Wwf: «Deforestazione e gestione forestale non sostenibile indeboliscono profondamente la resilienza dei territori, amplificando la frequenza e la severità di eventi climatici estremi come le alluvioni. Senza la copertura arborea, il suolo perde la sua capacità di trattenere l’acqua, l’erosione aumenta e le piogge intense si trasformano più facilmente in ondate di piena improvvise. La tutela e la gestione responsabile delle foreste non sono quindi solo una questione ambientale, ma una misura essenziale di sicurezza climatica e di protezione delle comunità. Dove gli alberi vengono sostituiti da piantagioni e da infrastrutture umane, si pavimenta la strada a perdite e sofferenze umane».

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia