Mille giorni dopo l’incendio di via Piacenza 80 famiglie ancora fuori casa. L’appello alla città: “Non dimenticateci”

Novembre 9, 2025 - 15:00
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Mille giorni dopo l’incendio di via Piacenza 80 famiglie ancora fuori casa. L’appello alla città: “Non dimenticateci”
incendio via piacenza

Genova. Il 14 febbraio 2023, poco dopo l’ora di cena, un incendio distrusse il tetto del grande palazzo corrispondente al civico 17 di via Piacenza, in Val Bisagno. Le fiamme – provocate dal surriscaldamento di un cannello in uso nel cantiere in quei giorni in corso per il rifacimento del tetto – in poche ore si “mangiarono” completamente la copertura e nelle operazioni di spegnimento le migliaia di litri d’acqua necessari per lo spegnimento penetrarono in ogni angolo dell’edificio. Risultato: palazzo completamente inagibile e 80 famiglie evacuate.

Oggi, più precisamente il 1o novembre, sono passati mille giorni da quella notte terribile e gli abitanti del civico 17 a casa non ci sono ancora tornati. Anzi, cinque di loro, nel frattempo, sono pure mancati, mentre i “superstiti” restano in attesa di un risarcimento, dovendo fare i conti con mutui rimasti da pagare, spese e incertezze per una vita, di fatto, cambiata per sempre.

Con questa bagaglio di sofferenza e indeterminatezza, in questi giorni, i residenti del palazzo sono tornati a farsi sentire, approfittando dell’ingombrante ricorrenza del numero tondo, ritrovandosi davanti al portone chiuso, “sigillato” oggi con una grande catena assicurata al ponteggio. “Questa è una vergogna di Genova – racconta Marco Mantero, il cui appartamento è andato completamente distrutto nell’incendio – a quasi tre anni dall’incidente, pur essendo stata accertata la dinamica e la responsabilità dell’evento, i risarcimenti sono fermi, come i lavori di ristrutturazione del palazzo”. Come ci spiegano, l’accordo tra assicurazioni (quella della ditta e quella dell’amministrazione del civico) non è ancora stato definito, mentre la perizia del Ctu è stata rimandata di volta in volta, senza arrivare ad una determinazione definitiva dei danni.

Via Piacenza 17, 1000 giorni dopo
I residenti davanti al civico 17 di via Piacenza

Danni, i cui effetti collaterali oggi, i residenti stanno continuando a pagare: “Dopo una iniziale sospensione di qualche mese, le rate del mutuo con cui avevo acquistato l’appartamento sono tornate puntualissime, mentre nel frattempo sto pagandomi l’affitto della casa in cui sono dovuta trasferirmi – racconta Giulia – e ad oggi non so quando e soprattutto se potrò mai tornare a viverci”. Una rassegnazione condivisa da molti oramai ex residenti, che si lasciano scappare un “a questo punto lo demolissero pure“. La paura, infatti, è che la ristrutturazione del palazzo coperta dall’assicurazione non basti a sistemare completamente tutto, e che rimanga ancora un costo, salato, da pagare per poter rimettere piede in quella casa abbandonata in fretta e furia nel cuore della notte.

Anche chi aveva un negozio nel caseggiato, oggi, non sa cosa potrà essere della propria attività: “Ho chiusa la saracinesca il pomeriggio del 14 febbraio, senza sapere che non l’avrei mai più riaperta – racconta Marcella, titolare in un bar latteria ora chiuso – abbiamo perso tutto quello che c’era li dentro, abbiamo provato a ricostruirci un’attività ma i costi sono impossibili per ripartire da zero”.  “Oggi chi ha un appartamento qua dentro come seconda casa ci paga l’Imu nonostante sia inagibile – spiegano – La tari è stata sospesa, come anche l’occupazione del suolo pubblico dei ponteggi. Questa esenzione, però, deve essere rinnovata prossimamente, e auspichiamo che le istituzioni non ci lasciano da soli. E’ anche per questo che oggi siamo qua, per chiedere di non essere dimenticati“.

Nel frattempo, però, l’abbandono continua, e le impalcature, installate dopo mesi di attese per sostenere il “pallone” che protegge la struttura sventrata dalle fiamme, dono diventate una “scenografia” immobile e arrugginita de quartiere. Uno frammento urbano il cui unico segno di vita è l’edera che è iniziata a crescere da un giardino rimasto abbandonato, avvolgendo lentamente le impalcature. “Ecco il nostro bosco verticale – osserva malinconicamente un ex residente – almeno qualche cosa vive ancora in via Piacenza 17“.

 

 

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Redazione Redazione Eventi e News