Morte Ettore Pausini: si costituisce 29enne per lo zio della cantante Laura, investito e ucciso in bicicletta

Ha 29anni, straniero ma residente a Rimini, il giovane uomo che si è costituito per l’incidente in cui è morto Ettore Pausini alle porte di Bologna. Aveva 78 anni la vittima, era in bicicletta quando è stato investito da un’automobile in via Stradelli Guelfi. Non c’è stato niente da fare, è morto per le ferite riportate. E l’uomo alla guida non si era fermato a prestare soccorsi. La tragedia si era consumata domenica pomeriggio. Le indagini sono coordinate dalla procura della Repubblica di Bologna.

Si è costituito al comando della polizia locale il presunto uomo alla guida. L’automobile, un’Opel vista viaggiare ad alta velocità da alcuni testimoni, era stata ritrovata dai carabinieri a due chilometri di distanza dal luogo dell’incidente. La Polizia Locale ha rintracciato il proprietario che ha indicato l’amico che era alla guida, il quale si è poi presentato al comando, è stato denunciato. L’automobile è stata sequestrata e trasferita in un luogo protetto per consentire i rilievi tecnici e gli accertamenti scientifici per ricostruire la dinamica dell’incidente.

Ettore Pausini era lo zio della cantante Laura Pausini, particolare che ha conferito ulteriore notorietà mediatica alla tragedia. Parentela che sta facendo anche discutere per via di alcune dichiarazioni della figlia della vittima. Ettore Pausini era comunque il fratello del padre della popstar. Gestiva un salone di barbiere in piazza Azzarita. Era piuttosto noto anche per il suo attivismo nell’associazione Onconauti di Bologna, che sostiene e assiste pazienti oncologici. Era vedovo da tempo.

“La sua storia è quella di un uomo che, dopo aver affrontato con coraggio e determinazione la malattia, ha scelto di trasformare la propria esperienza in un dono per gli altri. Da Onconauta, Ettore ha saputo rinascere, rimettersi in cammino e tendere la mano a chi si trovava ad affrontare la stessa difficile situazione. È stato un testimone autentico dei valori dell’associazione, incarnando ogni giorno lo spirito di solidarietà e impegno che ci unisce. Sportivo, entusiasta e dotato di una profonda sensibilità, Ettore ha dedicato tempo, energie e cuore ai nostri progetti. Sempre presente, sempre disponibile, ha portato tra noi il suo sorriso e la sua intelligenza”.

“La sua forza tranquilla e la sua generosità sono state un esempio per tutti noi. Lo vogliamo ricordare così come era: pieno di vita, con lo sguardo sereno, in sella alla sua bicicletta, simbolo di libertà e di movimento, ma anche del suo continuo desiderio di andare avanti, di scoprire, di condividere. Nel suo ricordo, rivolgiamo un appello a tutti coloro che ogni giorno percorrono le strade: siate prudenti, rispettosi, consapevoli che ogni vita è preziosa. Ogni anno, troppe persone come Ettore vengono strappate alle loro famiglie e alle loro comunità. Onorare la sua memoria significa anche impegnarsi per una cultura della sicurezza e del rispetto reciproco”.