Non prende le medicine, il marito spara e uccide la moglie nel sonno: il femminicidio a Lecce
Prima ha sparato la moglie alla testa e poi ha chiamato il 118. “Venite, ho sparato in testa a mia moglie”. Amelia Quarta non voleva prendere i medicinali, ha detto l’uomo. Aveva 83 anni. Il marito Luigi Quarta ha confessato. È stato arrestato, interrogato per circa tre ore, accusato di omicidio volontario. È successo a Lecce, nel quartiere San Pio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.
L’uomo ha raccontato nell’interrogatorio di aver sparato alla moglie alla testa perché la donna si rifiutava di prendere i farmaci che le erano stati prescritti per il diabete. La convivenza sarebbe diventata molto difficile negli ultimi tempi. Frequenti i litigi. Esasperazione. Quarta era un elettricista, la moglie era stata una rappresentante di argenti. Marito e moglie avevano lo stesso cognome.
Erano le 12:20 di domenica 8 giugno quando l’uomo ha telefonato il 118 dopo aver esploso almeno un colpo d’arma da fuoco alla testa della moglie. Il corpo della vittima è stato ritrovato in camera da letto. La pistola calibro 38 era detenuta legalmente. La donna è morta sul colpo, ferita fatalmente alla tempia dal proiettile. L’uomo è stato arrestato e portato in caserma per l’interrogatorio. I carabinieri accerteranno i contenuti della confessione.
Disposto il sequestro dell’abitazione e dell’arma. Sul corpo sarà condotta l’autopsia. Il pm Alessandro Prontera ha disposto l’arresto in flagranza e la detenzione in carcere per omicidio. Sconforto e incredulità nel quartiere, neanche alle forze dell’ordine risultavano precedenti denunce per liti o violenze.
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




