Opera Liquida debutta con “Selvatico Ancestrale” nel teatro del carcere di Opera il 24 e il 25 ottobre

La compagnia teatrale Opera Liquida, fondata e diretta da Ivana Trettel, presenta il suo nuovo e potente spettacolo: Selvatico Ancestrale. L’appuntamento è per il 24 e 25 ottobre alle ore 20.30, presso il teatro della Casa di Reclusione Milano Opera, in collaborazione con la Direzione del carcere. Lo spettacolo sarà aperto a un pubblico misto, composto da persone detenute e spettatori provenienti dalla città.
Biglietti disponibili esclusivamente su operaliquida.org, da acquistare entro e non oltre il 20 ottobre.
Un grido silenzioso che diventa voce
In un’epoca in cui l’essere umano sembra aver perso valore, Selvatico Ancestrale restituisce dignità e voce a chi ne è privo. Un filo d’erba, un albero, un’ape: simboli di una resistenza che sopravvive nella cura, nella consapevolezza, nei Popoli Foresta e nelle nuove generazioni “che ragionano come i Popoli Foresta, senza averli mai incontrati”, come sottolinea Eliane Brum, nel suo “Amazzonia”. Il sodalizio con la giornalista fotografa Giuditta Pellegrini, che da dieci anni documenta le foreste del mondo, dando vita alla mostra omonima, ha risvegliato la nostra necessità e il senso di appartenenza.
L’arte come atto di resistenza e rinascita
Il cuore pulsante dello spettacolo è il lavoro artistico delle persone detenute, protagoniste non solo sul palco ma anche dietro le quinte. I costumi, disegnati da Salvatore Vignola, sono realizzati dalle persone detenute costumiste sotto la guida di Tommaso Massone. Le immagini fotografiche di Pellegrini dialogano con la materia serica donata da Ratti, storica eccellenza tessile di Como.
La scenografia, ideata da Marina Conti e Ivana Trettel, realizzata dalle persone detenute scenografe guidate da Simona Venkova, rinnova la collaborazione con l’artista cinetico Giovanni Anceschi e si ispira alla sua “Strutturazione Tricroma”. Si trasforma in antro, grotta, rifugio: uno spazio che accoglie e protegge, una sintesi possibile tra umano e natura.
Un effluvio evocativo di natura incontaminata avvolgerà il pubblico grazie alla Maître Parfumeur Maria Candida Gentile, prima donna in Italia ad aver ottenuto il titolo di “naso” al prestigioso Grasse Institute of Perfumery.
In scena, voci che resistono
Gli attori – persone detenute ed ex detenute – Vittorio Mantovani, Alfonso Carlino, Carlo Bussetti, Anwar Ahmed, Alessandro Arisio, Babacar Casse, Christian Ortega, Nunzio Saglimbene, Christopher Santos e Nicolae Stoleru danno vita al corpo-foresta, ai distruttori, all’essere senziente, in una ricerca di armonia e riconoscimento reciproco. Insieme a loro, Eleonora Cicconi, attrice e assistente alla regia.
La cura del progetto è affidata a Nicoletta Prevost. I testi dello spettacolo sono di Ivana Trettel, Alessandro Arisio, Vittorio Mantovani e Christopher Santos. A creare le atmosfere, le musiche originali di Nicolini/Troiani.
Ancora una volta Ivana Trettel, che firma regia e drammaturgia dello spettacolo, mescola linguaggi artistici differenti, per sollecitare sensi e pensieri degli astanti, a ricercare un rito catartico che ci permetta di riconoscerci umani, in un respiro comune.
Opera Liquida è parte della rete nazionale Per Aspera ad Astra – come riconfigurare il carcere attraverso cultura e bellezza, promossa da Acri con il contributo di Fondazione Cariplo e altre dieci fondazioni di origine bancaria, ispirata al modello della Compagnia della Fortezza di Volterra.
credit foto Ludovica Sagramoso Sacchetti
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