Papa Leone invita i capi di Stato perché cessi ogni violenza: ”Non possiamo abituarci alla guerra”

Novembre 17, 2025 - 07:30
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Papa Leone invita i capi di Stato perché cessi ogni violenza: ”Non possiamo abituarci alla guerra”

Papa Leone e la domenica dedicata ai poveri: prima l’incontro sul sagrato di San Pietro, poi la messa nella basilica in occasione, appunto, del “Giubileo dei Poveri e della Giornata Mondiale dei Poveri”; una funzione seguita da 6mila fedeli presenti all’interno della Basilica e 20mila all’esterno. Infine, dopo l’Angelus, nell’aula Paolo sesto ha pranzato con 1.300 poveri (lasagne,cotoletta, babà); tra loro anche una cinquantina di trans accompagnati da don Andrea Conocchia, parroco di Torvaianica e suor GenevieveJeanningros, religiosa delle Piccole Sorelle di Gesù . Una domenica piena, ricca di messaggi (soprattutto ai Capi degli Stati (“ascoltate il grido dei poveri, non c’è pace senza giustizia”), di inviti a sviluppare la “cultura della accoglienza”, di invocazioni (“non vinca l’indifferenza”), di auspici (“la convivenza umana diventi spazio di fraternità e dignità per tutti”).

LA SUPPLICA AI GOVERNANTI

Papa Leone invita i capi di Stato perché cessi ogni violenza: ”Non possiamo abituarci alla guerra”. Nella foto Droni
Mosca: “Kiev prepara una provocazione clamorosa in Polonia per scatenare una guerra tra la Nato e la Russia” (foto Ansa) – Blitz Quotidiano

Due i temi più ricorrenti: accoglienza e pace. Il pontefice ha messo il dito nella piaga della solitudine che, ha affermato, “attraversa le varie forme di povertà nelle società contemporanee, quelle materiali e spirituali, e colpisce soprattutto i giovani. E’ questo muro che va abbattuto, superando individualismo e superficialità”.

Quanto alla guerra, oltre a definirla “una sconfitta per tutti che causa solo morte e distruzione, un inganno basato sulla paura e sul potere, che sacrifica innocenti e non porta a soluzioni” ha rimarcato l’invito a “promuovere la pace come unica via” sottolineando la necessità di dialogo, cooperazione e riconoscimento della comune umanità “per costruire una convivenza duratura”.

LA PACE E’ UN DOVERE

Papa Leone ha rinnovato il suo appello alla pace affermando che porre fine alla guerra e’ “un dovere improrogabile di tutti i responsabili politici e la pace deve essere la priorità della politica”. Ha poi espresso gratitudine verso coloro che si impegnano attivamente per la mediazione e la pace “perché non possiamo abituarci a guerre e distruzione “.
Dopo la preghiera dell’Angelus in piazza San Pietro ha menzionato gli attacchi contro comunità e luoghi di culto in Bangladesh, Nigeria, Mozambico, Sudan e in altre regioni. Ha colto l’occasione per ricordare anche il grave attentato terroristico avvenuto nel Kivu ( Repubblica Democratica del Congo). Poi ha pregato per Gaza e l’Ucraina, due terre sotto attacchi che non risparmiano i bambini e causano ingenti danni anche alle infrastrutture civili, “lasciando le famiglie senza casa mentre il freddo avanza”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia