Per eleggere il sindaco a Porto Viro sulla scheda scrivono il nome del cane, “Thor”: ok, dice il Tar

Porto Viro, comune di nemmeno 14mila abitanti, a 35 km da Rovigo, grosso borgo acquattato sul delta, pet-friendly, come si dice oggi, al punto da affidare ai cani addirittura cittadinanza politica.
Ricorso al Tar per colpa di Thor
Le ultime elezioni amministrative, qui, a maggio scorso, saranno ricordate: elezione sul fil di lana per Mario Mantovan, dalla polizia municipale alla poltrona di sindaco per sette voti sette. Poi il ricorso al Tar per colpa del cane “Thor”.
Coincidenze linguistiche, fatto sta che Stefano Permunian, avversario canditato, ricorre al Tar perchè tre voti sono stati assegnati nonostante al posto del nome Mantovan ci fosse scritto Thor, appunto il cane di Mantovan.
Per il Tar va bene lo stesso, si capisce quel che si voleva dire, cioè quel che si voleva votare. “L’animale domestico del candidato sindaco lo ha accompagnato nel corso della campagna elettorale, affiancandolo in varie iniziative pubbliche anche a sfondo ambientale ed essendo in buona mostra accanto all’immagine del suo padrone nello stesso profilo social utilizzato dal candidato e visionato da migliaia di follower”. Tanto bastava al Tar, tanto si doveva a Thor.
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