Piciocchi scioglie le riserve in conferenza stampa: “Annuncerà le tappe del suo impegno per Genova”

Genova. A due settimane esatte dal voto, dopo essersi preso anche qualche momento di relax, l’ex vicesindaco reggente Pietro Piciocchi scioglierà la riserva. Il candidato del centrodestra, sconfitto da Silvia Salis alle ultime comunali, ha indetto per lunedì a Palazzo Tursi una conferenza stampa “per annunciare i propri programmi futuri, delineando le priorità e le prossime tappe del suo impegno per Genova”.
L’appuntamento è fissato a mezzogiorno nella sala giunta nuova, dove fino a pochi giorni fa l’amministrazione di centrodestra convocava i giornalisti per comunicare le proprie iniziative. In realtà tutti i gruppi consiliari possono usare quei locali, compresa l’opposizione. E Piciocchi ad oggi risulta ufficialmente un consigliere comunale di minoranza. Insieme a lui, si legge nell’invito diffuso dal suo staff, ci saranno tutti gli eletti della lista civica Vince Genova.
Ed è proprio sul ruolo politico di Piciocchi che si farà chiarezza nelle prossime ore, una decisione non indifferente per gli equilibri del centrodestra a Genova e in Liguria. “Da fuori o da dentro sono determinato a difendere gli otto anni della nostra buona amministrazione“, aveva detto pochi giorni dopo le elezioni, in coerenza con quanto riportato nella convocazione della conferenza stampa.
Indiscrezioni giornalistiche lo hanno individuato come possibile assessore della giunta Bucci in Regione in caso di ampliamento della squadra, mossa che tuttavia farebbe saltare gli accordi presi dal governatore con Forza Italia, cui spetterebbe un’eventuale poltrona aggiuntiva in piazza De Ferrari. E l’ex sindaco in settimana si è affrettato a dichiarare che nel centrodestra “va tutto bene”, glissando su questa ipotesi. Altri hanno teorizzato in alternativa una nomina di Piciocchi al vertice di un’azienda pubblica, non necessariamente in Liguria, magari a Roma.
Ma in questo periodo di riflessione l’ex reggente avrebbe preso seriamente in considerazione l’idea di restare a Palazzo Tursi, dove gli spetterebbe di diritto il ruolo di leader dell’opposizione. Ruolo che altrimenti potrebbe toccare a Ilaria Cavo, campionessa assoluta di preferenze nella lista Orgoglio Genova, designata vicesindaca in caso di vittoria, che ha già annunciato l’intenzione di mantenere il seggio in consiglio comunale in assenza di incompatibilità con quello da deputata in quota Noi Moderati.
Intanto si attende ancora la convocazione del primo consiglio comunale. L’atto compete alla sindaca Salis che deve procedere entro dieci giorni dalla proclamazione degli eletti (che risultano in carica dal 30 maggio), poi la seduta si terrà entro dieci giorni dalla convocazione. A presiederla, in attesa di eleggere chi guiderà stabilmente l’aula, sarà il cosiddetto “consigliere anziano“, titolo assegnato non in base all’età anagrafica ma alla “cifra elettorale più alta”, cioè la somma tra le preferenze individuali e i voti ottenuti dalla propria lista: a rispettare questi requisiti è Davide Patrone del Pd, che ironicamente risulta tra i più giovani avendo 28 anni.
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