Rigiocare il Futuro, un progetto di inclusione sociale, formazione e reinserimento delle persone detenute

Giugno 9, 2025 - 21:30
 0
Rigiocare il Futuro, un progetto di inclusione sociale, formazione e reinserimento delle persone detenute
rigiocare il futuro

A Napoli, all’interno del Centro Penitenziario Pasquale Mandato di Secondigliano, è nata la più grande cittadella dello sport in Italia

Una grande cittadella dello sport che rappresenta un esempio concreto ed efficace di alleanza tra pubblico, privato e terzo settore è stata inaugurata nel quartiere Secondigliano di Napoli, all’interno del Centro Penitenziario Pasquale Mandato.

Un’opera nata dalla sinergia tra le associazioni Seconda Chance e Sport Senza Frontiere che ha ottenuto il sostegno di una vasta rete di imprese, tra cui Entain Italia, ItaAirways, Miri, A.I.B e altre numerose realtà del mondo privato.

L’iniziativa è stata patrocinata da importanti enti quali la Regione Campania, il Comune di Napoli (attraverso il logo Napoli Capitale dello Sport 2026 – di Sport e Salute), che l’ha sostenuta grazie al progetto Sport di tutti – Carceri, finalizzato a promuovere attività sportive, formative ed aggregative negli Istituti penitenziari, l’Associazione Italiana Arbitri e l’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale.

Rigiocare il futuro, un progetto di inclusione sociale e formazione

Rigiocare il futuro è il nome del progetto all’interno del quale è stata realizzata la costruzione di quella che può essere definita la più grande cittadella dello sport mai realizzata in un carcere italiano, che vede un nuovo campo da calcio e due campi da padel destinati a favorire l’inclusione sociale, la formazione e il reinserimento delle persone detenute attraverso lo sport.

 

Come sappiamo, investire nella riabilitazione sociale attraverso lo sport all’interno dei centri penitenziari significa investire nel futuro del Paese.

Un sistema penitenziario capace di offrire percorsi di crescita e formazione genera impatti positivi, che travalicano le mura del carcere e contribuiscono alla costruzione di una società più inclusiva e sicura, riducendo i tassi di recidiva e favorendo il reinserimento lavorativo e sociale.

Lo sport, oltre a creare percorsi di benessere fisico, con i suoi valori di rispetto, disciplina e collaborazione, diventa così uno strumento concreto di cambiamento, capace di restituire dignità alle persone e rafforzare il tessuto sociale.

La cittadella sportiva, i cui lavori sono appena terminati, non è solo un’infrastruttura ma un vero e proprio laboratorio di educazione, disciplina, rispetto delle regole e crescita personale.

Attraverso attività sportive strutturate e percorsi formativi che prenderanno il via da questo mese, il progetto si propone di offrire nuove prospettive di vita a chi sta scontando una pena, in un’ottica di reintegrazione e di costruzione del futuro.

L’evento di inaugurazione è stata l’occasione per un confronto tra promotori e partner del progetto sull’importanza di creare per i detenuti strutture e occasioni per la pratica sportiva, che diventano opportunità di crescita e reinserimento lavorativo.

rigiocare il futuro

Al panel sono intervenuti Giulia Russo, direttrice del Centro Penitenziario Pasquale Mandato Secondigliano Napoli, Lucia Castellano, provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Campania, Emanuela Ferrante, assessore allo Sport e alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, Antonio De Iesu, assessore alla Legalità e alla Polizia Municipale del Comune di Napoli, Samuele Ciambriello, garante della Regione Campania delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Stefano Gobbi, responsabile Progetti Territorio e Terzo Settore di Sport e Salute, Pino Maddaloni, sportivo olimpionico, Michele Affinito, vicepresidente Associazione Italiana Arbitri), Andrea Faelli, Ceo di Entain in Italia, Flavia Filippi, giornalista di La7 e fondatrice di Seconda Chance, Alessandro Tappa, presidente di Sport Senza Frontiere.

 

A seguire, dopo il panel, la Cittadella dello Sport è stata animata da partite inaugurali di calcio e padel che hanno coinvolto giocatori storici del Napoli, tra cui Emanuele Calaiò, Dario Marcolini, Francesco Montervino, Roberto Carlos Sosa, Nicola Mora, Gennaro Scarlato.

Anche Luca Toni, calciatore, commentatore televisivo e sostenitore di progetti di inclusione attraverso lo sport, alcuni detenuti insieme a rappresentanti delle associazioni e dipendenti di Entain e delle altre aziende sostenitrici del progetto sono state protagonisti dei match.

L'articolo Rigiocare il Futuro, un progetto di inclusione sociale, formazione e reinserimento delle persone detenute è stato pubblicato su GreenPlanner Magazine.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia