Siti porno e verifica dell'età: è rimasto tutto come prima?
Ieri è entrato in vigore il regolamento che impone l’obbligo di verifica dell’età per l’accesso ai siti porno dall’Italia. Eppure, ancora oggi la quasi totalità dei portali inseriti nell’elenco di AGCOM è liberamente visitabile da chiunque, minorenni compresi e senza alcun tipo di controllo. Perché?
Siti porno e verifica dell’età: dov’è l’age gate?
Alla domanda risponde direttamente l’autorità, con un comunicato stampa che abbiamo ricevuto in redazione e che fa una precisazione. Si distingue tra siti e piattaforme stabiliti in Italia
oppure operanti dall’estero, ma raggiungibili anche dal nostro paese.
- I siti e le piattaforme stabiliti in Italia devono dotarsi di sistemi di verifica della maggiore età conformi alle prescrizioni indicate entro sei mesi dalla data di pubblicazione del provvedimento (ovvero dal 12 novembre 2025);
- per i siti e le piattaforme che diffondono contenuti in Italia, ma non stabiliti nel nostro paese, il tempo di implementazione è di tre mesi dalla pubblicazione della lista (dall’1 febbraio 2026).
AGCOM fa chiarezza anche sui criteri di inserimento nell’elenco, che sarà aggiornato nel tempo. Eccoli.
- L’utilizzo prevalente della lingua italiana, da valutare in relazione alla presenza di elementi testuali realizzati in lingua italiana nell’interfaccia utente;
- il raggiungimento da parte del servizio online di un significativo numero medio di utenti unici mensili sul territorio italiano, sulla base dei dati forniti da organismi dotati della massima rappresentatività del settore;
- il conseguimento da parte del fornitore del servizio di piattaforma per la condivisione di video di ricavi realizzati in Italia;
- il servizio è promosso o commercializzato anche per gli utenti italiani;
- il servizio ha un dominio in Italia o fornisce un indirizzo di contatto e/o un numero di telefono in Italia.
Ricordiamo che il sistema implementato per la verifica dell’età avviene dev’essere conforme al principio del doppio anonimato, per garantire la tutela della privacy. Per maggiori informazioni sul funzionamento rimandiamo all’articolo dedicato.
In caso di mancato rispetto dell’obbligo, l’autorità ha il potere di richiedere l’adeguamento ed eventualmente poi di applicare sanzioni fino a 250.000 euro ai gestori o di imporre il blocco di siti e piattaforme.
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




