Suor Cristina: la voce incoraggiata da Papa Francesco sul palco di “The Voice”
Scopri come Papa Francesco spinse Suor Cristina Scuccia a partecipare e vincere ‘The Voice of Italy’, un incontro tra fede e musica.

La storia di fede, coraggio e musica di Suor Cristina Scuccia, divenuta celebre vincendo la terza edizione di “The Voice of Italy” nel 2014, raccontata dalla voce della protagonista.
Un invito inatteso dal Santo Padre
Era la primavera del 2014 quando Suor Cristina ricevette un messaggio che avrebbe cambiato il corso della sua vita. Ospite di una celebrazione in Vaticano, la giovane suora dell’ordine delle Suore Orsoline trovò il coraggio di cantare un breve inno davanti a Papa Francesco. “Dopo aver ascoltato la tua voce,” le avrebbe detto il Pontefice, “dovresti far sentire il tuo dono al mondo intero.” Fu quell’incoraggiamento personale a spingerla a iscriversi a “The Voice of Italy”, il talent show canoro che in pochi mesi l’avrebbe resa una vera star.
Dal coro della parrocchia al palco più ambito
Cristina Scuccia era già nota nelle foranie della diocesi di Milano per il suo talento naturale: dirigeva piccoli cori adulti e partecipava a eventi liturgici cantando brani sacri e gospel. Ma il passo verso la televisione fu tutt’altro che scontato: “In convento ci avevano sempre insegnato la modestia,” ricorda, “e l’idea di esibirmi davanti a milioni di spettatori mi spaventava.” Tuttavia, il sostegno discreto di Papa Francesco – che aveva definito la musica “via privilegiata per incontrare Dio” – le fece superare ogni esitazione.
Un percorso trionfale fra pop, soul e spiritual
Salita sul palco di “The Voice” con un’arrangiamento soul di “No One” di Alicia Keys, Suor Cristina conquistò all’istante pubblico e giudici, portandosi a casa quattro “sì” e scegliendo di far parte del team di J-Ax. Nei mesi successivi, con cover emozionanti di brani come “Hallelujah” di Leonard Cohen e “Like a Virgin” di Madonna, mostrò tutta la sua versatilità artistica. Il 3 maggio 2014, davanti a un’Arena di Verona gremita e un’audience televisiva di milioni, vinse la finale con il 62% dei voti, entrando nella storia dei talent italiani.
Musica e missione: un progetto oltre il palco
La vittoria non fu per Suor Cristina un punto d’arrivo, ma un trampolino per portare un messaggio di speranza e fraternità. Dopo il talent show, pubblicò un EP di brani gospel e pop-soul e intraprese un tour europeo nei teatri e nelle chiese, alternando concerti a testimonianze di vita consacrata. “Il mio obiettivo,” spiega, “è dimostrare che l’arte può aprire porte al dialogo e all’inclusione, superando barriere culturali e sociali.” Proprio come le aveva insegnato Papa Francesco, per cui la musica è “un linguaggio universale capace di sanare ferite”.
Oggi fra convento e palcoscenico
A distanza di oltre dieci anni, Suor Cristina continua a dividersi fra gli impegni comunitari nella sua casa religiosa e la passione per la musica. Collabora a progetti educativi con giovani, promuove iniziative solidali e ogni tanto torna in studio per nuove registrazioni. “Se il Pontefice non mi avesse spronata,” riflette, “forse avrei continuato a cantare solo al coro parrocchiale. Invece ho scelto di mettermi in gioco, convinta che il talento vada condiviso.” Un messaggio che rimane un monito: quando fede e arte si incontrano, possono davvero cambiare il mondo.
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