Zelda: Breath of the Wild e Tears of the Kingdom come i film di Hitchcock, afferma Dan Houser

Novembre 7, 2025 - 01:30
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Zelda: Breath of the Wild e Tears of the Kingdom come i film di Hitchcock, afferma Dan Houser

The Legend of Zelda: Breath of the Wild e Tears of the KingdomL'impatto che ebbe The Legend of Zelda: Breath of the Wild nell'industria videoludica è stato talmente tanto potente da settare un nuovo standard per quanto riguardano le esperienze di stampo open world. Anche The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom fece lo stesso, puntando però al miglioramento di quanto di buono ha realizzato il suo predecessore del 2017. Due opere che sicuramente rappresentano un unicum nel panorama dei videogiochi, continuamente acclamati da critica, pubblico e addetti ai lavori negli anni a venire per ciò che propongono al suo interno. Altre parole al miele arrivano a riempire il vaso degli elogi sui due titoli in questione, e questa volta giungono da Dan Houser, storico co-fondatore di Rockstar Games.

Le parole di Houser su Zelda: Breath of the Wild e Tears of the Kingdom

Parlando con Lex Fridman all'interno del suo podcast, l'autore dietro Red Dead Redemption e Grand Theft Auto parla dei primi anni dei giochi tridimensionali, affermando che "tutti quei primi giochi in 3D erano incredibili quando li vedevi per la prima volta" e che "improvvisamente questi giochi sono vivi, o sono credibili in un modo diverso". Soffermandosi in particolare sul periodo Nintendo 64, Fridman e Houser dicono come l'approccio di Nintendo al gioco fa sempre in modo che nessun pixel venga sprecato, con il conduttore del podcast che sostiene come Zelda abbia spianato la strada alla sensazione di vivere realmente un mondo. È da qui che il co-fondatore di Rockstar Games individua un paragone molto importante in The Legend of Zelda: Breath of the Wild e Tears of the Kingdom:
I nuovi Zelda si sentono come Hitchcock. Stanno solo parlando la lingua dei videogiochi. Sapete che tutto funzionerà in questo modo ed è abbastanza sistemico. L'insieme di questa struttura riesce a fondersi in modo così naturale e sorprendente. Sembra che quando guardi un film di Hitchcock non sia realtà, ma stia parlando il linguaggio del cinema con un accento molto, molto forte. È davvero cinematografico, non è affatto realismo. E questo è quello che mi sembrano Breath of the Wild e Tears of the Kingdom, rappresentano cose incredibili che potrebbero esistere solo nei videogiochi e non in altri medium.
The Legend of Zelda: Breath of the Wild e Tears of the Kingdom Dalle parole di Houser non sorprende che uno dei punti forti di Breath of the Wild e Tears of the Kingdom sia quello di un gameplay fondato sulla completa libertà d'azione, che si fida delle decisioni del giocatore attraverso un mix tra interazione ambientale, variabili meteorologiche ed elementi di natura fisica e chimica. Letteralmente parlando, come anche trattato nelle nostre recensioni di Breath of the Wild e Tears of the Kingdom, questi due Zelda possono essere considerati dei giocattolai. Ogni giocatore e giocatrice troverà sempre un modo tutto suo di approcciarsi a quei mondi, ingegnandosi senza seguire regole specifiche e con soltanto l'obiettivo di "arrivare al dunque". Rimanendo in tema, sapevate che The Legend of Zelda: Breath of the Wild è stato fatto oggetto di un recente studio scientifico condotto da JMIR Serious Games su un campione di studenti post-laurea? I risultati di questa ricerca hanno evidenziato gli effetti benefici portati dal gioco, amplificati ancor più se si uniscono altri media (in questo caso, alcune pellicole dello Studio Ghibli).

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Redazione Redazione Eventi e News