20 Fenchurch Street: il grattacielo che bruciava le auto

Agosto 10, 2025 - 20:00
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20 Fenchurch Street: il grattacielo che bruciava le auto

Nel cuore della City di Londra, tra le vie affollate di banchieri, turisti e professionisti, sorge un edificio che non passa mai inosservato. Ufficialmente noto come 20 Fenchurch Street, questo grattacielo è conosciuto da tutti come il Walkie-Talkie per via della sua forma inconfondibile, che ricorda un vecchio radiotelefono portatile. Inaugurato nel 2014 e progettato dall’architetto uruguayano Rafael Viñoly, è diventato uno dei simboli contemporanei della capitale britannica. Ma non solo per il suo design: nel 2013, ancora in costruzione, si è guadagnato le prime pagine dei giornali di tutto il mondo per un curioso e inaspettato effetto ottico che gli valse il soprannome di “scorching skyscraper”, il “grattacielo che brucia”. Sì, perché la sua facciata concava rifletteva la luce solare con tale intensità da danneggiare le auto parcheggiate nelle vicinanze. Un episodio che ha alimentato critiche, risate e leggende urbane, contribuendo a costruire l’aura di notorietà che oggi lo circonda.

Le origini del Walkie-Talkie

Vista della precedente torre per uffici a 20 Fenchurch Street prima della costruzione del Walkie‑Talkie

L’edificio per uffici che occupava 20 Fenchurch Street prima della realizzazione del Walkie‑Talkie.

La storia del Walkie-Talkie inizia nei primi anni 2000, quando l’area di Fenchurch Street – uno dei cuori pulsanti del distretto finanziario londinese – si trovava al centro di un vasto piano di rinnovamento urbanistico. L’obiettivo era chiaro: riqualificare la zona con edifici moderni e riconoscibili, capaci di diventare nuove icone della città. Nel 2004, la proposta dell’architetto Rafael Viñoly venne selezionata per la sua audacia: un grattacielo alto 160 metri, sviluppato su 38 piani, con una forma inclinata verso l’esterno man mano che si sale, un disegno allora mai visto a Londra.

Questa scelta progettuale non era soltanto estetica: l’idea era di massimizzare gli spazi ai piani alti, dove si trovano gli uffici più prestigiosi e il celebre Sky Garden, riducendo invece l’ingombro a terra per non schiacciare visivamente la strada. Tuttavia, fin dai primi rendering il progetto suscitò opinioni contrastanti: c’era chi lo definiva innovativo e dinamico, e chi invece lo riteneva un “pugno nell’occhio” rispetto alla tradizionale skyline londinese.

Nonostante le critiche, i lavori iniziarono nel 2009 e, dopo cinque anni di costruzione, il Walkie-Talkie venne inaugurato nel gennaio 2014. Il costo complessivo superò i 200 milioni di sterline e la proprietà fu suddivisa tra Land Securities e Canary Wharf Group, due colossi dell’immobiliare britannico.

Per approfondire la storia urbanistica della City e il contesto in cui il Walkie-Talkie è stato costruito, puoi consultare il sito ufficiale del City of London.

Un’icona architettonica controversa

Sin dalla sua inaugurazione, il Walkie-Talkie è stato uno degli edifici più discussi della capitale. Il suo design “a imbuto rovesciato” non solo lo rende immediatamente riconoscibile, ma lo ha anche reso bersaglio di critiche feroci da parte di urbanisti e cittadini. Nel 2015 vinse addirittura la Carbuncle Cup, il premio (ironico) assegnato ogni anno al “peggior nuovo edificio del Regno Unito” dalla rivista Building Design.

Molti londinesi lamentavano che la sua forma sovrastasse gli edifici circostanti, alterando l’equilibrio estetico della città e gettando lunghe ombre sulle strade sottostanti. Alcuni lo paragonarono a un “pannello solare gigante” e altri a un “radiotelefono sovradimensionato piantato nel centro finanziario”.

Eppure, nonostante le polemiche, il Walkie-Talkie si è imposto come un nuovo landmark della città. Oggi, per i turisti che visitano Londra, è diventato un punto di riferimento tanto quanto il Gherkin o lo Shard. La sua sagoma compare regolarmente nelle fotografie panoramiche e nei servizi televisivi sulla capitale.

Lo “specchio ustorio” di Londra

Il momento che segnò definitivamente la fama del Walkie-Talkie arrivò nel 2013, quando l’edificio era ancora in costruzione. A causa della curvatura della facciata sud, rivestita di vetro, i raggi del sole venivano concentrati in un punto preciso della strada sottostante con un effetto simile a quello di una lente d’ingrandimento. Il risultato? Temperature fino a 91°C, sufficienti a sciogliere parti in plastica e vernice delle automobili parcheggiate nella zona.

Uno dei casi più clamorosi fu quello di una Jaguar XJ di colore nero, il cui specchietto retrovisore e alcune parti della carrozzeria rimasero deformati. Il proprietario, incredulo, raccontò l’episodio ai media, e in poche ore la notizia fece il giro del mondo. I londinesi, con il tipico humour britannico, ribattezzarono subito l’edificio “Walkie Scorchie”.

Per risolvere il problema, venne installata una rete di schermature solari sulla facciata e furono modificati alcuni elementi strutturali per ridurre il fenomeno di concentrazione dei raggi. L’episodio rimane uno degli aneddoti più curiosi e raccontati della storia recente dell’architettura londinese. Approfondimenti tecnici sul fenomeno si possono trovare sul The Guardian.

Lo Sky Garden: il giardino sospeso di Londra

Persone all’interno dello Sky Garden, il giardino panoramico del grattacielo Walkie‑Talkie a Londra

Lo Sky Garden, giardino pubblico sospeso ai piani 35–37 del Walkie‑Talkie, con vista a 360° sulla capitale.

Se il Walkie-Talkie ha diviso l’opinione pubblica per la sua estetica e per la vicenda dello “specchio ustorio”, ha però anche regalato alla città uno degli spazi pubblici più spettacolari: lo Sky Garden. Situato ai piani più alti (dal 35° al 37°), questo giardino panoramico è un’oasi verde sospesa a 160 metri di altezza, con vista mozzafiato a 360 gradi sulla capitale. L’accesso è gratuito – un dettaglio che sorprende molti turisti – ma va prenotato in anticipo online.

Il progetto dello Sky Garden è nato come compensazione urbanistica: in cambio della concessione a costruire un edificio dalle dimensioni così imponenti, i promotori accettarono di destinare gli ultimi piani a un parco pubblico. All’interno, piante tropicali, felci, palme e fiori stagionali si mescolano a terrazze panoramiche e aree di ristorazione.

Uno dei punti più amati è la terrazza sud, da cui si ammira il Tower Bridge incorniciato dal Tamigi, mentre a nord si apre lo skyline con lo Shard, il Gherkin e St. Paul’s Cathedral. Lo Sky Garden è anche diventato una location privilegiata per eventi, matrimoni e cene eleganti: il ristorante “Darwin Brasserie” e il bar “Sky Pod” offrono piatti e cocktail con la città illuminata come sfondo.

Questo spazio è oggi un esempio di come l’architettura contemporanea possa integrare funzioni pubbliche in progetti privati, offrendo un beneficio concreto alla comunità e ai visitatori.

Un colosso dell’economia immobiliare

Oltre all’aspetto estetico e turistico, il Walkie-Talkie è un gigante dell’economia londinese. Gli spazi interni sono occupati da uffici di multinazionali, studi legali e società finanziarie di primo piano, attratti dalla posizione strategica e dalla visibilità dell’edificio. L’affitto di un piano può superare i 100 sterline al piede quadrato l’anno, una cifra che lo colloca nella fascia alta del mercato immobiliare europeo.

Secondo dati del City of London Corporation, l’edificio ospita ogni giorno migliaia di lavoratori e genera un indotto significativo per i servizi circostanti: ristoranti, caffetterie e negozi beneficiano del flusso costante di professionisti e turisti.

La gestione del grattacielo è affidata a un team di property management altamente specializzato, che coordina sicurezza, manutenzione, logistica e rapporti con gli inquilini. Nel 2017, Land Securities e Canary Wharf Group hanno venduto l’edificio a un consorzio di investitori di Hong Kong per circa 1,3 miliardi di sterline, una delle transazioni immobiliari più importanti mai avvenute a Londra.

Curiosità e aneddoti

Il grattacielo Walkie‑Talkie (20 Fenchurch Street) ripreso da sud con il Tamigi in primo piano

Il profilo curvo del Walkie‑Talkie domina lo skyline della City, uno dei landmark più riconoscibili di Londra.

Oltre alla già citata storia dell’“effetto lente”, il Walkie-Talkie è al centro di altre curiosità. Durante la sua costruzione, ad esempio, vennero realizzati calcoli estremamente complessi per resistere ai forti venti che colpiscono la City, con un sistema di ancoraggio e irrigidimento che rende l’edificio particolarmente stabile.

Nel 2015, i londinesi si divertirono a condividere sui social un’immagine virale: il Walkie-Talkie fotografato dalla giusta angolazione sembrava “abbracciare” il vicino grattacielo del Gherkin, creando una coppia architettonica involontaria.

È anche apparso in diversi film e serie TV, tra cui Spider-Man: Far From Home (2019), in cui il personaggio vola sopra la City, regalando una vista inedita del grattacielo.

Il futuro del Walkie-Talkie

A dieci anni dalla sua apertura, il Walkie-Talkie resta un caso di studio per architetti e urbanisti. La sua storia dimostra come un edificio possa essere al tempo stesso amato e odiato, diventare oggetto di satira ma anche icona riconosciuta a livello mondiale.

Il futuro sembra orientato verso una maggiore sostenibilità: sono allo studio interventi per migliorare l’efficienza energetica, ridurre l’uso di vetri riflettenti e introdurre sistemi di ventilazione naturale per ridurre il consumo energetico degli impianti di condizionamento.

Oggi, visitarlo significa vivere un pezzo della Londra contemporanea, con tutte le sue contraddizioni: una città che sa unire la tradizione dei palazzi storici con il coraggio di sperimentare forme e materiali innovativi.


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