Aereo militare turco precipitato in Georgia, 20 soldati morti, il giallo corre sui social: “Non è stato un incidente”
Dubbi, perplessità, teorie del complotto e autorità che cercano di contenere il flusso delle notizie: è l’atmosfera che orbita intorno al caso dell’aereo militare turco precipitato in Georgia martedì 11 novembre. Il ministero della Difesa di Ankara ha confermato questa mattina la morte di tutti i passeggeri che si trovavano a bordo. L’aereo e una C-130, a bordo c’erano 20 persone, tutti soldati dell’aviazione. Era decollato dall’Azerbaigian, era diretto verso la Turchia. Le autorità georgiane hanno aperto un’inchiesta sulla strage, sul posto anche una squadra di investigatori dalla Turchia.
L’aereo era partito in mattinata da Trabzon, città turca sul Mar Nero, ed era atterrato a Ganja, città azera, in tarda mattinata. Era ripartito dopo poco più di due ore. I militari a bordo, secondo i media azeri, avevano partecipato a una parata militare a Baku. Il velivolo era scomparso dai radar circa 27 minuti dopo il decollo. Era stato ripreso mentre precipitava nel vuoto in picchiata, avvitandosi su se stesso. Alcune parti del velivolo si staccavano dal corpo mentre dalle ali si alzava un fumo grigio. Si è schiantato su una collina, in una zona rurale, in Georgia a cinque chilometri dal confine con l’Azerbaijian, nei pressi della Comune di Sighnaghi.
🇹🇷 A Turkish Air Force plane crashed near the Georgian border, the Georgian Ministry of Internal Affairs reported.
“A Turkish military aircraft crashed in the Sighnaghi municipality, approximately five kilometers from the Georgian state border. According to preliminary… pic.twitter.com/rlp0DBmmnF
— Levan Gudadze (@GudadzeLevan) November 11, 2025
I soldati a bordo erano tutti ufficiali e facevano parte dell’aviazione. Nessun segnale di SOS che avvertiva di un’emergenza sarebbe stato inviato dalle autorità di Tbilisi. Secondo canali militari citati dai media azeri, l’aereo era accompagnato da un drone non identificato e da un elicottero che sarebbero rimasti in volo per quaranta minuti. Ancora da chiarire cause e dettagli dell’incidente. Le prime informazioni tratte da Flightradar24 ipotizzavano che il velivolo fosse un Lockheed C-130E Hercules di cinquantasette anni, inizialmente in servizio presso la Royal Saudi Air Force e trasferito all’Aeronautica Militare Turca nel 2010.
Sui social sono emersi parecchi pareri di persone più o meno autorevoli che hanno messo in discussione che non si sia trattato di un incidente, nel frattempo l’autorità statale turca per la Radio e la Televisione ha chiesto ai media del Paese di pubblicare solo informazioni provenienti da fonti “ufficiali” e di non diffondere immagini dello schianto. “Gli aerei non si disintegrano in volo senza un intervento interno o esterno. O qualcosa è esploso al loro interno (magari un carico di munizioni trasportato), oppure sono stati colpiti. Se c’è un attacco o un sabotaggio, che il sangue dei nostri figli non resti impunito”, ha scritto tra gli altri sui social l’accademica turca Deniz Ulke Kaynak.
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




