Alluvione, il lavoro della Caritas proseguirà a lungo


Gli operatori dell’Area Emergenze, i giovani che stanno compiendo il percorso formativo “Corsie di emergenza”, i volontari del Centro logistico diocesano di Burago e quelli (molti giovani) delle parrocchie interessate dagli allagamenti: Caritas Ambrosiana ha dispiegato e coordinato risorse importanti, non soltanto umane, per fare fronte alle conseguenze dei nubifragi che, lunedì 22 settembre e nei giorni seguenti, hanno colpito diverse zone della Diocesi. E l’attenzione alle realtà alluvionate è destinata a protrarsi in futuro, con progetti di risanamento mirati.
I primi interventi
Caritas è intervenuta in cinque località di tre province, ovvero nel quartiere di Niguarda (a Milano), a Lentate sul Seveso e Meda (Monza Brianza) e a Vighizzolo di Cantù e Cabiate (Como), operando in edifici sommersi, ai piani interrati e bassi, dalle esondazioni del fiume Seveso e dei torrenti Tarò e Certesa.
Nella fase dell’immediata urgenza, oltre all’estrazione di acqua e fango, impiegando pompe e aspiraliquidi, si è provveduto a effettuare sgomberi e pulizia delle case, grazie anche all’utilizzo di idropulitrici; nei giorni successivi si è passati alla seconda fase, relativa alla consegna alle famiglie alluvionate e alle parrocchie di deumidificatori e riscaldatori per asciugare alloggi, oratori e altri ambienti, in modo da velocizzare il rientro delle persone nelle case o la ripresa delle attività. Le attrezzature, di proprietà Caritas, sono state utilizzate direttamente o messe a disposizione degli alluvionati; i volontari coordinati sono stati diverse decine, così come le famiglie e le case nelle quali Caritas è riuscita intervenire, direttamente o “prestando” le attrezzature.
La visita dell’Arcivescovo
Martedì 7 ottobre l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, si è recato in visita in alcune delle realtà ambrosiane alluvionate. Con lui, a Niguarda, c’era anche don Paolo Selmi, direttore di Caritas Ambrosiana, a conferma della volontà di dare concretezza e operatività alle intenzioni di aiuto manifestate dalla Diocesi. Così ora un po’ ovunque – insieme a parrocchie e amministrazioni comunali, e a Lentate e Cabiate addirittura attivando i centri d’ascolto appositamente costituiti – Caritas Ambrosiana sta conducendo una più puntuale mappatura dei bisogni. Sulla base delle esperienze acquisite e dei dati emergenti, si stanno già delineando alcune prospettive di intervento, per realizzare le quali, nelle prossime settimane, si ipotizza di svolgere anche raccolte di fondi ad hoc nei diversi ambiti territoriali.
Il punto sui progetti
A Niguarda, parrocchia Pratocentenaro, l’obiettivo di Caritas Ambrosiana è contribuire al ripristino dei locali della associazione San Vincenzo, che svolge attività caritative (distribuzione di abbigliamento e alimentari) di cui beneficiano circa 150 famiglie. Il progetto coprirà le spese di rifacimento dell’impianto elettrico, opere murarie e di imbiancatura e l’acquisto di frigoriferi e scaffalature.
A Meda il progetto, in fase di studio, riguarderà la Rsa della Fondazione Besana che ospita circa 80 persone. L’intervento punterà al ripristino della cucina e delle dispense tramite l’acquisto di elettrodomestici (frigoriferi, freezer, piani di cottura, lavastoviglie industriale), di attrezzature varie (scaffalature, armadi, piani di lavoro in acciaio inox) e il rifacimento dell’impianto elettrico.
Il terzo progetto prevede un sostegno diretto a circa 20 famiglie alluvionate, individuate tra quelle più fragili, nei comuni di Cabiate, Lentate e Meda. Nello specifico, si prevede il finanziamento dell’acquisto di elettrodomestici (frigoriferi, freezer, lavatrici, forni…).
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