Appalti truccati nella sanità in Sicilia, chiesto l’arresto dell’ex governatore Totò Cuffaro e del deputato Saverio Romano

Novembre 5, 2025 - 00:02
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Appalti truccati nella sanità in Sicilia, chiesto l’arresto dell’ex governatore Totò Cuffaro e del deputato Saverio Romano

L’ennesima inchiesta giudiziaria rischia di terremotare la politica siciliana e, di riflesso, quella romana. La Procura di Palermo ha chiesto gli arresti domiciliari per 18 persone nell’ambito di una indagine su una serie di appalti nella sanità regionale: tra questi spiccano alcuni nomi “pesanti” come quello di Salvatore “Totò” Cuffaro, ex presidente della Regione, e del parlamentare e coordinatore politico di Noi Moderati Francesco Saverio Romano.

Gli altri indagati, accusati a vario titolo di associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione, sono Vito Raso (storico segretario di Cuffaro), Carmelo Pace (deputato regionale della Dc), Roberto Colletti (ex manager di Villa Sofia), Antonio Abbonato, Ferdinando Aiello, Paolo Bordonaro, Alessandro Mario Caltagirone, Marco Dammone, Giuseppa Di Mauro, Vito Fazzino, Antonio Iacono, Mauro Marchese, Sergio Mazzola, Paolo Emilio Russo, Giovani Tomasino e Alessandro Vetro.

I carabinieri del Ros hanno notificato agli indagati l’invito a comparire davanti al Gip per l’interrogatorio preventivo: solo dopo quest’ultimo verrà deciso se accogliere o meno la richiesta di arresti domiciliari avanzata per Cuffaro e gli altri indagati, e se chiedere al Parlamento l’autorizzazione a procedere per Romano.

A diversi indagati è stato notificato anche un decreto di perquisizione, compreso Cuffaro. In un comunicato della Procura guidata da Maurizio De Lucia si legge che “le perquisizioni sono state disposte al fine di evitare la dispersione delle prove a seguito della discovery delle indagini imposta dalla notifica dell’invito a rendere interrogatorio cosiddetto preventivo a seguito della richiesta di applicazione di misura cautelare avanzata nei confronti degli indagati”.

Romano e Cuffaro sono già stati coinvolti nel recente passato in indagini giudiziarie. L’ex governatore siciliano Cuffaro, oggi presidente nazionale della Nuova Dc, è stato condannato in via definitiva a 7 anni di reclusione per favoreggiamento con aggravante mafiosa: lasciò il carcere nel 2015 grazie all’indulto e alla buona condotta, dopo aver scontato quasi 5 anni di reclusione. Saverio Romano, ex ministro e sottosegretario nei governi Berlusconi, fu accusato di concorso esterno in associazione mafiosa: l’attuale parlamentare di Noi Moderati fu prosciolto nel 2012 dal gip con la vecchia formula dell’insufficienza di prove.

“Apprendo dalla stampa di una richiesta della procura di Palermo che mi riguarderebbe: non ne so nulla e non ho ricevuto alcuna comunicazione. In ogni caso sono assolutamente tranquillo e a disposizione, pronto a chiarire eventuali dubbi dei magistrati, dei quali ho la massima stima e considerazione”, dichiara in una nota Romano.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia