Case e stradine di pietra nel mezzo dei vigneti: il borgo italiano del vino si trasforma a novembre
Montefalco, il borgo umbro famoso per il Sagrantino e le sue vedute mozzafiato. A novembre il paese si trasforma.
Nel cuore verde dell’Umbria, dove le colline si accendono di toni dorati e le vigne respirano l’autunno, sorge Montefalco, un borgo medievale che sembra uscito da un quadro rinascimentale. Qui, tra antiche mura di pietra e scorci mozzafiato, il tempo scorre lento, accompagnato dal profumo del vino nuovo e dell’olio appena franto.
Conosciuto come la “Ringhiera dell’Umbria” per il suo panorama a 360 gradi che abbraccia Perugia, Spoleto e i Monti Martani, Montefalco è un piccolo gioiello incastonato tra vigneti e uliveti. A novembre, quando la vendemmia è ormai conclusa e l’aria si riempie di profumi di cantina, il borgo si trasforma: le stradine di pietra si animano di eventi, degustazioni e passeggiate dal fascino unico.
Montefalco, il borgo del vino che incanta l’Umbria
Passeggiare per Montefalco significa respirare secoli di storia. Le antiche mura racchiudono un centro storico intatto, dove ogni angolo racconta un frammento del passato. La Piazza del Comune, perfettamente circolare, è il cuore del borgo: qui si affacciano il Palazzo Comunale, la chiesa di Santa Maria de Platea e la ex chiesa di San Filippo Neri, oggi trasformata in un elegante teatro.
Tra le tappe imperdibili spicca il Complesso museale di San Francesco, un autentico scrigno d’arte che custodisce affreschi di Benozzo Gozzoli e una sezione dedicata al vino Sagrantino, simbolo identitario di Montefalco. Non meno suggestiva è la chiesa di Santa Chiara della Croce, dove vive ancora la vite di Sagrantino più antica dell’Umbria, piantata oltre 150 anni fa.
Per chi ama camminare, novembre è il mese ideale per esplorare i sentieri che si snodano tra i vigneti color rame e le colline silenziose. Le escursioni organizzate dal Museo Civico e Sistema Museo permettono di scoprire mestieri antichi, tradizioni agricole e i sapori genuini della terra umbra.

A Montefalco il vino non è solo una bevanda, ma una parte integrante della cultura locale. Le cantine aprono le porte per degustazioni di Sagrantino e Rosso di Montefalco, accompagnati da bruschette con olio nuovo, salumi e formaggi umbri. L’autunno regala sapori autentici, una cucina essenziale ma raffinata, che riflette l’anima contadina del territorio.
Le trattorie del borgo offrono piatti che scaldano il cuore: pappardelle al sugo d’oca, zuppe di legumi, arrosti e dolci al vino passito. Tutto è legato al ritmo delle stagioni e alla genuinità dei prodotti locali.
Secondo la leggenda, il nome Montefalco fu dato da Federico II di Svevia, affascinato dai falchi che popolavano la zona. Oggi, lo spirito di quell’antico legame con la natura vive ancora tra le sue colline.
L'articolo Case e stradine di pietra nel mezzo dei vigneti: il borgo italiano del vino si trasforma a novembre proviene da Blitz quotidiano.
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




