Outlander: Blood of My Blood è il prequel che i fan aspettavano – Recensione

Outlander - Blood of My Blood è il prequel che ogni fan della serie aspettava. In questa recensione di Outlander Blood of My Blood, analizziamo perché la serie di Sky Atlantic e NOW riesce a raccontare le origini di Claire e Jamie Fraser attraverso una Scozia divisa, nuove storie d’amore e un ritorno alle atmosfere delle prime stagioni. In Outlander: Blood of my Blood non è la legge della spada a regnare. È quella delle highlands di Scozia, che abbiamo conosciuto più da vicino proprio in Outlander. La serie prequel, ora disponibile su NOW e Sky Atlantic, riporta lo spettatore a riempirsi i polmoni con un’ambientazione assai riconoscibile quanto incredibile, e rispolvera una delle migliori serie britanniche in circolazione. [embed]https://www.youtube.com/watch?v=9hvjJEXoIhs[/embed]
Perché Blood of My Blood è un prequel diverso dagli altri
Se avete amato Outlander, dunque, potreste amare anche Blood of my Blood. È una serie che non si accontenta affatto di raccontare il preludio di tutto ma che espande in modo significativo l’immaginario legato alle creazioni letterarie di Diana Galdon, la celeberrima scrittrice statunitense a cui dobbiamo per l’appunto la serie principale del franchise. Con Outlander - Blood of my Blood, infatti, si esplora un contesto ben diverso a quello tradizionale, e si ritorna di prepotenza, in modo preponderante e totale, nella nostra amata Scozia. Una Scozia divisa da lotte intestine, che non ha un re, che deve la sua sudditanza alla corona di Sua Maestà re Giorgio I e che, tra le tante cose, non se la vive affatto bene con la casata Hannover, a suo tempo protettrice del regno di Gran Bretagna e Irlanda, quando il Regno Unito diventò qualcosa di più. È una storia fatta di passione e intrighi, di cornamuse e di leggende, di tanto coraggio e amore, ma soprattutto di un nuovo modo per spingere lo spettatore a vivere ciò che è davvero il sangue del suo sangue in qualsiasi accezione la si immagini.
Da madre in figlio, da padre/madre in figlia…
Non è un titolo a caso, quello dato dalla produzione. Outlander - Blood of my Blood, ovvero sangue del mio sangue, scorre nelle vene di Ellen McKenzie e di Brian Fraser. Ma è pure quello che scorre nelle vene di Julia ed Henry Buchamp. Se vi dicessi che Ellen e Brian erano i genitori di James Fraser, voi ci credereste? E si vi confermassi che è lo stesso per quanto riguarda Claire? La trama principale dell’intera storia, nonché delle tredici puntate di questa prima stagione (la seconda è stata confermata dalla produzione), si concentra su questi legami. Da una parte c’è l’amore tra Julia ed Henry, entrambi inglesi, interpretati da Hermione Corfield e da Jeremy Irvine, e dall’altro quello meno moderno, ovvero tra Ellen e Brian, interpretati da Harriet Slater e da Jamie Roy.
In Outlander si parlava di una Claire che, finendo per sbaglio in un cerchio di pietra, si ritrovava nel diciottesimo secolo. Blood of my Blood, al contrario, ci riporta agli inizi del 1700, e con una Scozia mai così divisa e in difficoltà. Henry e Julia si conosciuti nel corso di una corrispondenza, con il primo, impiegato come soldato nella Grande Guerra, che spera in una risposta. Julia, che si occupava al tempo della corrispondenza dei soldati, decide di rispondere a Henry. Ed entrambi, attraverso le loro parole, s’innamorano inaspettatamente. Ed entrambi, esattamente come la figlia, ripiombano in un secolo decisamente antecedente al loro.
Outlander - Blood of my Blood è una serie unica
Intanto, Brian Fraser è un giovane figlio bastardo di Lord Lovat Fraser, un uomo abietto che prova un disgusto e un odio incontrastato nei confronti della famiglia Mckenzie, suoi rivali. Com’è facile da intuire, l’amore tra Brian ed Ellen nasce dalla passione. Non potendo farvi eccessivi spoiler su come nasce il loro amore, sappiate solo che… beh, James ha certamente preso sia dal padre che dalla madre quando si tratta di mettere davanti i suoi sentimenti. Pure in questo caso, la storia è avvincente e piacevole. È tutto merito di una scrittura convincente, delicata e ben impostata, particolarmente curata sotto ogni punto di vista, rafforzata a dovere dalle prove attoriali del cast. Quando una buona scrittura è evidente, lo si nota soprattutto dalla facilità che quest’ultimo riesce a trasporre attraverso lo schermo: il tentativo è, per l’appunto, piuttosto riuscito.
È una serie televisiva del tutto nuovo con degli elementi che, volente o nolente, fanno parte di noi. Io, lo ammetto, mi sono emozionato molto nel rivivere certe situazioni. E, attenzione, non sto dicendo affatto che ci sia una sorta di ripetività in questo senso. Chiunque abbia amato Outlander, come già esplicato più sopra, amerà anche Blood of my Blood in modo viscerale. Complici una realizzazione estetica di assoluto livello e una colonna sonora fantastica, da quel sacramento musicale di Bear McCreary, Blood of my Blood è una serie televisiva che respira in modo convincente tutto ciò che amiamo di questo franchise.
Pregi, difetti e perché vale la pena guardarla
Non abbiamo trovato troppi difetti nella visione. A volte, è stata dura seguire lo svolgimento di alcune azioni ambientate nel passato. Avremmo gradito un maggiore approfondimento in tal senso per scoprire meglio cosa ci potesse essere all’interno del racconto in modo soddisfacente e unico. Ci siamo trovati davanti a una serie dal grande tasso emozionale in uno sfondo, quello scozzese, assai meraviglioso e particolareggiato. Se amate Outlander e non sapete cosa guardarvi in attesa di Frakenstein o qualche altra serie televisiva, allora Outlander - Blood of my Blood potrebbe fare in assoluto al caso vostro.
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